H for Hybrid

Il titolo della mostra parafrasa F for Fake (1973) di Orson Welles, un’opera ibrida essa stessa, in cui Welles sfuma i confini tra verità e finzione, arte e falsificazione, performance e identità.
Comunicato stampa
WIZARD LAB è lieta di presentare H for Hybrid, una mostra con opere di Camilla Alberti, Ivy Chilelli, C-LAB (Laura Cinti & Howard Boland), Clarissa Falco, Wataru Iwata e Andrea Samory.
Il titolo della mostra parafrasa F for Fake (1973) di Orson Welles, un’opera ibrida essa stessa, in cui Welles sfuma i confini tra verità e finzione, arte e falsificazione, performance e identità. Il film mette in discussione le nozioni tradizionali di verità, autorialità e purezza artistica, con Welles stesso nei panni di narratore, mago e ingannatore, aggiungendo un ulteriore livello a questa esplorazione sfaccettata dell’identità e della narrazione.
In biologia, un ibrido è definito come la prole di due specie differenti o la combinazione di elementi distinti. Ma l’ibridazione ha anche profonde implicazioni culturali, filosofiche e politiche—soprattutto nel pensiero postumanista, dove indaga l’intreccio tra umano e non-umano, natura e tecnologia, sé e altro.
Ispirandosi ai contributi teorici di Donna Haraway, Lynn Margulis, Eduardo Viveiros de Castro e altri, gli artisti in mostra esplorano l’ibridazione come concetto e come pratica.