Guido Botta – Antologica

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI
Viale Diego Balsamo Crivelli 11, Torino, Italia
Date
Dal al

ore 10.30-12.30 e 16.30-20, festivi 10.30-12.30 con chiusura nella giornata di lunedì

Vernissage
15/07/2011
Artisti
Guido Botta
Generi
arte contemporanea, personale
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Prima mostra Antologica del Maestro Guido Botta (il pittore delle Langhe), all’apertura delle celebrazioni del primo anniversario dalla scomparsa.

Comunicato stampa

GUIDO BOTTA

Note biografiche

1921: Guido Botta nasce il 1°luglio in Alessandria e cresce in una fattoria alla periferia della città dov’era, allora, tutto un susseguirsi di giardini, orti, prati; il suo animo comincia a subire il fascino del mondo della natura delle piante in particolare, che costituiranno, poi, un motivo essenziale del suo mondo pittorico.

1940-45: Allo scoppio della II guerra mondiale Botta, che si era iscritto all’Accademia Albertina di Torino dopo aver conseguito l’abilitazione magistrale, viene richiamato alle armi, interrompe gli studi regolari e consegue il diploma alla fine del conflitto come privatista.

Combatte in Croazia, in Russia, e rientrato in Italia, rimane a Siena sino all’8 settembre.

Periodo in cui disegna isbe russe, angoli caratteristici di località toscane, paesaggi monferrini.

1947: Si sposa con Maria Elena Grimaldi (Nuccia), insegnante di lettere e, vanno a vivere in Alessandria in vicolo Quartieretto, dove vivono tutt’ora. Inizia a insegnare disegno nelle scuole medie, prima come incaricato, poi di ruolo, sino al 1971. Frequenta a Torino, lo studio del pittore Cesare Maggi, col quale resterà legato da deferente amicizia.

In questo periodo Botta vive per qualche mese all’anno a Santa Margherita Ligure dove disegna e dipinge attratto dall’incanto di certi scorci della cittadina ligure e delle località vicine, dai riflessi della baia di San Fruttuoso, dalle viuzze di Portofino. Dipinge al mare, senza trascurare le colline del Monferrato.

1950: Cesare Maggi presenta le sue prime mostre personali nell’agosto 1950 a Santa Margherita, nel febbraio 1951 in Alessandria e successivamente a Torino nel 1953 e nel 1955. In una di queste occasioni scrive: “Botta è un uomo moralmente forte cui le difficoltà e la lotta non fanno paura. Io gli auguro di salire sempre tenacemente e sarò fiero se col suo impegno, cui giovò l’aiuto del mio consiglio, potrà raggiungere e godere la vetta desiderata …”. E inoltre ”… è evidente l’amore che l’artista nutre per la realtà del soggetto, realtà che nei più felici momenti si converte in libero ad autentico fatto pittorico. Ottime capacità d’indagine fisionomica e psicologica rilevano i ritratti della moglie e della mamma …”

Costituisce con alcuni pittori alessandrini, sotto l’egida dell’Ente Provinciale per il Turismo, il gruppo artistico “Pellizza da Volpedo” tendente a ricordare e degnamente valorizzare l’illustre artista conterraneo. Sempre con l’appoggio del cavalier Trentin, direttore dell’E.P.T, organizza raduni di pittori a Caldirola nel 1952 e ad Acqui nel 1953, a cui partecipano tra gli altri Cesare Maggi, Peluzzi, Levrero, Manzone, Salietti e Dina Bellotti.

Nel 1954 con alcuni amici apre la “La Maggiolina”, la prima galleria d’arte in Alessandria, e la dirige per qualche anno con mostre di artisti prestigiosi quali Sassu, Casorati, Rosai, Soffici, De Grada, Fabbri e Biancini.

1956: Nell’aprile del 1956 Botta allestisce una personale a Milano alla galleria Gussoni. Aligi Sassu presenta Botta alla galleria il “Il Pincio”, dove il Maestro espone nell’autunno dello stesso anno.

Sassu riconosce che: “… Botta ci offre l’esempio di un artista, di un pittore dotato di qualità e di un sentimento vero, un uomo che ci avvia a intendere quanto ancora v’è di autentico nella natura del suo paese, nella terra, nei campi, nei sentimenti più semplici con un linguaggio chiaro a lui a noi tutti …” negli anni successivi espone ancora a Roma, Milano e ad Alessandria con favorevoli note di critica su importanti giornali e riviste .

1960: Botta nell’estate del 1960 si reca a Salisburgo per frequentare il corso di acquerello, tenuto dal grande Maestro Oscar Kokoschka, poichè sente il bisogno di arricchire di colore la sua tavolozza.

Il risultato viene cosi evidenziato da Sassu: “… così ha dipinto centinaia di acquarelli. E la umana ed affettuosa simpatia del Maestro lo ha aiutato a scaldare il suo colore, ad aprirsi ad una maggiore libertà di forme, a scavare e liberare quel fuoco che, sotto la timidezza propria dei veri artisti, è costretto, a volte, a celare…”

1962: Presentato da Davide Lajolo, Botta espone a Roma, nella galleria “Il Vantaggio”, una serie di paesaggi delle Langhe, le colline care a Cesare Pavese. Il suo Incontro con le Langhe, sotto la spinta della sua ammirazione per il grande scrittore, è determinante per il suo mondo pittorico: le Langhe nei loro molteplici e suggestivi aspetti, divengono il suo tema preferito.

1965: Per poter approfondire la conoscenza dell’ambiente langarolo nelle sue varie componenti apre uno studio a Bossolasco.

Dipinge così anche personaggi tipici della zona: il trifolao, il cercatore di funghi, il cacciatore e i vecchi contadini.

Nello stesso anno riceve il premio “Marina di Ravenna”: partecipa a quel concorso estemporaneo, affascinato dal paesaggio genuino e singolare della “pialassa”.

Negli anni successivi espone in varie località piemontesi nonché a Lugano, Milano (galleria Gianferrari), a Roma (da “Russo” a allo Scalino”); in queste due mostre è presentato da Domenico Purificato che afferma:”… Botta ha il culto della sua terra e sembra volerne cercare gli aspetti più trasparenti e dichiarati per darcene, invece , la visione più intima”.

Espone inoltre a Verona, Padova, Vicenza, Busto Arsizio, Savona e Cuneo. Riceve importanti riconoscimenti di critica e numerosi premi in mostre collettive a carattere nazionale.

1970: Nel luglio espone alla Galleria Ghelfi di Montecatini Terme. Tra il gallerista Ghelfi e il pittore nasce un legame di amicizia basato sulla reciproca stima e fiducia, destinato a consolidarsi anno dopo anno.

1970/77: Si susseguono le personali del pittore in numerose gallerie di Alessandria, Asti, Alba, Vercelli, S.Stefano Belbo, Genova, Savona, Chiavari, Sestri Levante, Brescia, Bergamo, Iseo, Sirmione, Madonna di Campiglio,

Taranto, Bari.

Nella personale presso la galleria Galeasso di Alba espone due grandi tele esaltanti momenti di vita e di tradizione langarola in San Benedetto Belbo, il paese prediletto di Beppe Fenoglio, e pecisamente “La benedizione del pane” e “La pantalera”, lavori che vengono acquistate dalla Regione Piemonte.

In questi anni si occupano del suo lavoro importanti critici quali Budigna, Soldini, Gatto, Arpino, Bedeschi, Lajolo, Fabiani, Piccinelli. E’ presente nei più importanti cataloghi dell’arte contemporanea.

1977-79: Partecipa alle manifestazione “ Una modella per l’arte” tenutasi a Stresa nel 1977 e a Pallanza nel 1981 con il patrocinio della Regione Piemonte.

Nel 1979 riceve il premio “Toscana Arte” indetto dall’Associazione Culturale Toscana Arte e Turismo di Pisa.

1980: Riceve l’Oscar del Successo riconoscimento conferito dalla città di Casale Monferrato ai Piemontesi che si sono affermati in campi nazionale e internazionale.

1981: Nell’autunno presenta alla Galleria “La Maggiolina” di Alessandria una serie di paesaggi della Valle Belbo con il titolo “Viaggio intorno al Belbo”.

1982: Espone alla Galleria “La Giostra” di Asti, “San Luca” di Verona e alla Galleria “Patrizia” di Montecatini Terme . La Confraternita dei Cavalieri della Terra di Asti e del Monferrato, durante il Capitolo delle” Acque del Tanaro” tenuto a Castello d’Annone , gli attribuisce il riconoscimento di “Artista della vite e del vino”.

1983: Espone alla Galleria “Galeasso” di Alba, e alla galleria “La Maggiolina” di Alessandria.

1984: Allestisce alla Galleria “La Giostra” di Asti, espone all’auditorio di San Francesco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco di Santhià. Ad Acqui Terme è invitato alla manifestazione “ Una modella per l’arte” patrocinata dalla Regione Piemonte.

Alla XX Mostra Nazionale di pittura di Santhià riceve la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica.

1985: Allestisce mostre personali alla Galleria “Fogliato” di Torino, alla “ La Maggiolina” e allo “Studio Repetto” di Alessandria.

1986: Suoi lavori sono proposti alla Galleria “ La Giostra” di Asti e nel Salone Consiliare Municipale di Mombaruzzo (Asti).

A Santhià riceve la Targa del Presidente del Consiglio alla XXIII Mostra Nazionale di Pittura .

Partecipa ad Acqui Terme alla manifestazione “Una modella per l’arte” patrocinata dalla Regione Piemonte. Nel settembre inaugura nelle sale di Palazzo Cuttica una vasta antologia di opere dal titolo “40 anni di pittura dal 1946 al 1986”.

1987: Allestisce una mostra antologica presso il Palazzo della Cultura di Valenza.

Ad ottobre la stessa antologica viene ripresentata nelle sale di Palazzo Robellini ad Acqui Terme.

Sempre in ottobre, invitato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, espone sue opere

nel “Centro Culturale S.Giorgetto” in piazza S. Anastasia .

1988: Espone alla galleria “La Giostra” di Asti. Con il patrocinio del Comune di Cassine, organizza una esposizione personale nella Chiesa Monumentale di S. Francesco e successivamente alla galleria”La Maggiolina” di Alessandria.

1989: Alla XXVI Mostra Nazionale di Pittura di Santhià gli viene assegnato il Premio Nazionale “G.A.Bazzi”.

In settembre con il patrocinio del Comune di San Salvatore Monferrato, in occasione del seminario su Beppe Fenoglio, espone dipinti ispirati alle Langhe nella Chiesa di S.Trinità.

1990: Espone alla galleria “La Giostra” di Asti. In maggio allestisce una mostra agli “ Amici del Moscato” nella casa natale di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo. In settembre, presso il Centro Culturale “S. Amisani” nel palazzo comunale di Mede, viene organizzata una personale con dipinti delle Langhe e alcuni ispirati alle locali risaie.

Viene invitato a Stresa alla manifestazioni “La modella per l’Arte 1990” sotto il patrocinio della Regione Piemonte.

Espone alla galleria “La Maggiolina” di Alessandria.

1991: Alla XXVIII Mostra Nazionale di pittura di Santhià gli viene assegnato il premio “Beppe Fenoglio”.

Espone alla galleria “Ghelfi” di Montecatini Terme. Al premio nazionale di pittura “Cesare Pavese” a S.Stefano Belbo gli viene conferito il premio “Una vita per l’arte”.

1992: Espone alla Galleria “Fogliato” di Torino con una serie di dipinti ispirati al paesaggio delle Langhe.

Espone alla galleria d’arte Galeasso, una serie di dipinti con il titolo “ il fascino della natura”.

1993: Con il patrocinio del Comune di Alessandria espone nella sala d’arte contemporanea del Palazzo comunale. Alla XXX Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio del “Ministro dell’Interno”.

1994: Espone alla galleria “L’incontro” di Cremona. Esegue il “Palio” per la giostra delle “Cento torri” di Alba. Col patrocinio dell’Assessore alla Cultura della città di Alba tiene una personale nel Palazzo delle mostre e dei congressi di Alba.

Alla XXXI Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio nazionale “Lorenzo Delleani”.

Espone una serie di paesaggi e figure al Circolo Culturale “Terme Tamerici” di Montecatini Terme.

Presenta al Triangolo nero di Alessandria una serie di dipinti.

1995: Espone nella casa natale di Pavese a Santo Stefano Belbo una serie di paesaggi ispirati alla Valle Belbo. Alla XXXII Mostra Nnazionale di Santhià gli viene assegnato il premio nazionale “Mario Calandri”.

1996: Espone alla galleria “San Pietro” di Asti . Allestisce una personale nel Museo di Valle S. Bartolomeo intitolata “Fiori e paesaggi”. Alla XXXIII Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio “Giovanni Antonio Bazzi”.

1997: Con il patrocinio del Lions Club di Alessandria espone nel salone della Casa di riposo di Alessandria.

Presenta nella casa natale di Pavese a Santo Stefano Belbo una serie di dipinti col titolo “Molte figure e qualche paesaggio”. Allestisce una mostra dal titolo “I colori del vero” nelle Sale di Palazzo Cuttica di Alessandria. Alla XXXIV Mostra Nazionale di Santhià gli vengono assegnati il premio “Mario Calandri” e il premio “Universo donna”.

1998: Espone alla galleria d’arte “S .Pietro” di Asti. Alla XXXV Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio nazionale “G. Spadari”.

1999: Espone nella casa natale di Pavese a S. Stefano Belbo una serie di opere ispirate alle Langhe. Alla XXXVI Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio “Franco Rognoni”.

Espone alla galleria d’arte “L’incontro” di Cremona. Allestisce al Palazzo della Cultura a Valenza una antologia di opere realizzate dal 1962 al 1999.

Viene invitato a Riccione alla XXIII edizione della “Modella per l’arte”.

2000: Nella galleria “Il Triangolo Nero” di Alessandria espone una selezione di acquarelli eseguiti nel 1960 a Salisburgo.

Alla XXXVII Mostra Nazionale di Santhià gli viene assegnato il premio della giuria per l’opera “Rive del Belbo” e il dipinto è collocato nella Pinacoteca locale.

2001: Su invito dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria espone nella Galleria Provinciale d’Arte di Palazzo Guasco in occasione del suo 80° compleanno.

Allestisce personali alla galleria d’arte “Artincontri” di Torino, alla galleria d’arte “Galeasso” di Alba e alla galleria d’arte “L’incontro” di Cremona.

2002: Espone nelle sale del Palazzo Salmatoris a Cherasco.

2007: Allestisce una mostra personale dal titolo “Il mondo di Guido Botta” nei locali della distilleria Mazzetti di Altavilla Monferrato.

2008: Viene costituita con atto notarile, l’Associazione Culturale ONLUS “Guido Botta – Pittore delle Langhe”, con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte del Maestro e come primo atto realizza un’esposizione personale presso il Circolo Ufficiali Regione Nord di Torino.

2009: Espone a Palazzo Barberini – Galleria Villa Savorgnan di Brazzà – Circolo Ufficiali Forze Armate d’Italia di Roma. Nel corrente anno sono in programma altre tre mostre personali: una presso il complesso monumentale Santa Croce di Bosco Marengo (protetto dall’UNESCO), una a Palazzo Robellini a cura del Comune di Acqui Terme e per ultima una a Padova in occasione della Manifestazione Galileiane.

© copyright 2009 Maestro Guido Botta Associazione Culturale