GrandeNeroGrandeBianco – Matteo Ceretto Castigliano

Informazioni Evento

Luogo
CRAC - CHIARA RONCHINI ARTE CONTEMPORANEA
Via Paolo Braccini 30 05100 , Terni, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
24/02/2018

ore 18

Artisti
Matteo Ceretto Castigliano
Generi
arte contemporanea, personale
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Quarto appuntamento per il progetto GrandeNeroGrandeBianco alla Chiara Ronchini Arte Contemporanea con la personale dell’artista Matteo Ceretto Castigliano.

Comunicato stampa

ORIZZONTE ARTIFICIALE / Matteo Ceretto Castigliano

Inaugurazione / sabato 24 febbraio H 18.00 / 21.00
24.02.2018- 25.03.2018

CRAC- Chiara Ronchini Arte Contemporanea

Quarto appuntamento per il progetto GRANDENEROGRANDEBIANCO alla Chiara Ronchini Arte Contemporanea con la personale dell’artista Matteo Ceretto Castigliano.

ORIZZONTE ARTIFICIALE

Definizione:
L'orizzonte artificiale, detto anche indicatore di assetto, è uno strumento giroscopico che permette di conoscere l'assetto di un aeroplano anche in condizioni di bassa visibilità. È quindi indispensabile per il volo strumentale come indicatore per il beccaggio e per il rollio.

Matteo Ceretto Castigliano, artista Torinese classe 1985, con Orizzonte Artificiale intende tracciare una rotta immaginaria partendo da coordinate convenzionali, oggettive, unitamente a coordinate concettuali, teoriche.

La rotta tracciata è una linea che da Torino giunge a Terni, rilevando così analogie tra passato e presente della storia metalmeccanica di entrambe le città.
Un articolato percorso che inevitabilmente trova la sua rappresentazione nei valori e nelle specificità di un luogo che affonda le sue radici nell’identità industriale.

Le opere, realizzate interamente in metallo, verniciate ed assemblate, portano con sé i valori culturali appartenenti alla storia e rivelano con forza le dinamiche del presente. La forma concreta dell’opera, con la sua spiazzante semplicità e resistenza del materiale, esplicita una dualità che diventa unità: due moduli che, uniti insieme, sono capaci di sostenere il loro stesso peso; simbolo di un sistema, di un ordine e di una struttura multifunzionale.

Matteo Ceretto Castigliano vuole così dare forma autentica alle emozioni ed alle esperienze in relazione a ciò che è e ciò che è stato, costruendo un volume capace di contenere e custodire lo spazio ed il tempo per l’avvenire.
Le opere appaiono così testimoni ideali di un cambiamento epocale:
Esse diventano idealmente alternativa alla virtualità effimera della contemporaneità a favore di una rinnovata tradizione.

La scelta dei colori utilizzati per i lavori in ferro, benché ispirata al caratteristico dispositivo, assume in questo caso un significato inedito: il bianco essenza della cultura, vulnerabile e sensibile allo stesso tempo; il nero la sua complessità; il trasparente la tangibilità delle cose. Infine l’azzurro, il colore dei caschi degli operai delle acciaierie, doveroso omaggio a coloro i quali hanno plasmato e reso unico un territorio ed un immaginario.

Orizzonte Artificiale è un’analisi accurata, uno studio da parte dell’artista che diventa così storico e ricercatore, documentando le esperienze e la cultura di un luogo.

In mostra, oltre alle opere in metallo, ritroviamo una fotografia di archivio riproposta in grande formato e due disegni su carta.

La realizzazione delle opere è avvenuta interamente in territorio ternano e la loro progettazione a Torino.
Per la realizzazione delle opere si ringrazia la preziosa collaborazione di due Aziende: la Giancarlo Bolli S.r.l., e la R.D.A Multi Service di Terni.

L’opera di Matteo Ceretto Castigliano (CT) affonda le sue radici nella cultura del Writing.
Dalle prime sperimentazioni, influenzate dagli stili più innovativi dei graffiti, è passato in modo progressivo ad una ricerca minuziosa capace di cogliere ed evidenziare i cambiamenti del paesaggio urbano.
Le fascinazioni ricevute dai graffiti sono tuttavia presenti nelle fasi di questo processo: Il soggetto-oggetto della sua analisi, le tecniche utilizzate ed in parte i luoghi scelti per i suoi interventi.
L’interesse per il lettering, si è quindi trasformato in espediente per lo studio della forma fino ad approdare, oggi, ad una ricerca più ampia relativa allo spazio e alle dinamiche contemporanee.
Tra le principali mostre ricordiamo: “Whatever comes tomorrow, happened yesterday” MiniGalerie (Amsterdam); “Via Torino” Galleria Giuseppe Pero (Milano); “Tojour Beton “ Slika gallery (Lione); “1984” Galleria Civica (Modena); Artmosphere Biennale (Mosca); “MarBazar “ Ritmo (Catania);”Operazione Axum” Cripta747 (Torino).
I suoi wall paintings sono visibili sui muri di Torino, Modena, Bologna, Catanzaro, Hasselt, Varsavia, Madrid, Kosice, Breda.