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Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO GNUDI
Via Riva Di Reno 77, Bologna, Italia
Date
Il
Vernissage
28/01/2012

dalle ore 19.30 alle ore 01.30

Artisti
Massimo Festi, Silvia Bordini, Gian Luca Beccari, Raimondo Galeano
Generi
fotografia, arte contemporanea, performance - happening, serata - evento
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Un progetto di Martina Agostini, Gaetano La Mantia ed Olivia Spatola realizzato in occasione di Arte Fiera 2012. Palazzo Gnudi sarà la straordinaria cornice di una serie d’interventi multidisciplinari: dalla fotografia, alla pittura, dalla performance al vj set d’autore ad opera di quattro artisti operanti a livello internazionale.

Comunicato stampa

Un progetto di Martina Agostini, Gaetano La Mantia ed Olivia Spatola realizzato in occasione di Arte Fiera 2012. Palazzo Gnudi sarà la straordinaria cornice di una serie d’interventi multidisciplinari: dalla fotografia, alla pittura, dalla performance al vj set d’autore ad opera di quattro artisti operanti a livello internazionale.

Gian Luca Beccari, Silvia Bordin, Massimo Festi e Raimondo Galeano connoteranno una serata all’insegna dell’arte e del divertimento per Arte Fiera 2012.

Gian Luca Beccari, lavora spaziando fra arti visive, cinema sperimentale, musica e teatro. Ha realizzato video installazioni interattive e performance multimediali per i più importanti teatri e musei italiani. Molteplici le produzioni video e fotografiche realizzate: nel 1996 dà vita alla sua prima video installazione sul tema del cambiamento del corpo/ambiente causato dalla comunicazione di massa. La sua opera più nota è Mutazioni, ispirata alle Metamorfosi di Ovidio.

A Palazzo Gnudi presenterà un video live set d'autore.

Silvia Bordin, giovane fotografa di moda, collabora con importanti agenzie, studi di produzione e magazines di settore.

Selezionata tra i primi dodici classificati al concorso Look-Book: nuovi talenti nella fotografia di moda (2008/9/11) e autore segnalato in Premio alla Qualità Creativa in Fotografia Professionale (2008/9), Silvia è attualmente un membro del Direttivo dell'Associazione Italiana Fotografi Professionisti.

A Palazzo Gnudi presenterà una selezione dei suoi lavori più recenti e realizzerà un vero e proprio set fotografico attraverso cui coinvolgere il pubblico trasformandolo in attore principale

di un atto performativo.

Massimo Festi, giovane artista multidisciplinare, sviluppa una ricerca incentrata sull’individuo e sull’identità attraverso una pluralità di mezzi: fotografia, video e performance. Le sue figure ambigue, intrappolate tra i muri d’eleganti pareti decorate con carte da parati, creature imperfette e nello stesso tempo patinate, nascondono mostri inaspettati, mascherandosi sotto forma di stereotipi per tentare inutilmente di celare la terribile memoria inconsapevole del sé.

A Palazzo Gnudi presenterà, alle ore 22.00, una live performance interpretata da Sara Draghi ed intitolata “Ninna Nanna the invisibile monster” in cui l’artista mette in scena il mascheramento dell’identità, il rapporto anestetizzato con l’infanzia, la relazione con le armi di difesa che diventano in un attimo offesa verso mostri invisibili che hanno modo di rendersi manifesti per raccontare la profonda solitudine dell'essere umano.

Raimondo Galeano, pittore di riconosciuto talento, porta avanti da anni una ricerca artistica incentrata sulla luce cercando di superare i limiti creati dal colore. Se la Luce dà forma e colore a tutte le cose, Galeano dà forma e colore alla Luce che diviene protagonista assoluta delle sue opere.

A Palazzo Gnudi presenterà due grandi tele dipinte con pigmenti al lumen sulle quali il pubblico potrà interagire lasciando la propria impronta, scrivendo o disegnando con la luce di torce e laser. Una vera e propria performance in cui tutto il divenire sulla tela sarà l’inizio di un insolito viaggio per i nostri “Navigatori del Cosmo”. Quest’azione avrà un’ulteriore evoluzione perchè chi fotograferà il risultato della sua interazione e lo pubblicherà su Facebook, ottenendo il maggior numero di “condivisioni” o “mi piace”, si aggiudicherà la fotografia in oggetto autenticata dall’autore. Una performance nella performance, dunque, per coinvolgere lo spettatore a 360° e renderlo parte attiva dell’atto artistico.