Giuseppe Restano / Massimiliano Roncatti – Tutti i nodi vengono al pettine

Informazioni Evento

Luogo
DAV SORESINA
Via Giacomo Matteotti, no2/4, 26015 Soresina CR, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sabato 16:00 - 19:00
domenica 10:00 - 12:00 / 16:00 - 19:00
giorni feriali su appuntamento

Vernissage
27/04/2025

ore 17

Artisti
Giuseppe Restano, Massimiliano Roncatti
Generi
arte contemporanea, doppia personale

DAV – Dipartimento di Arti Visive di Soresina (CR), in collaborazione con Mangano Galleria d’Arte di Cremona, presenta TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE: in mostra i lavori del pittore Giuseppe Restano (Grottaglie – TA, 1970) e dello scultore Massimiliano Roncatti (Firenze, 1986).

Comunicato stampa

DAV - Dipartimento di Arti Visive di Soresina (CR), in collaborazione con Mangano Galleria d'Arte di Cremona, presenta TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE: in mostra i lavori del pittore Giuseppe Restano (Grottaglie - TA, 1970) e dello scultore Massimiliano Roncatti (Firenze, 1986). Dunque da un lato la pittura “verissima” dell'artista pugliese che ormai da anni lavora a Milano e dall'altro la scultura “feroce” dell'artista fiorentino uscito dalla celebre Accademia di Carrara, a completarsi reciprocamente in un percorso artistico dal forte impatto emotivo: e se la pittura di Restano riuscirà a trasportare l'osservatore nell'ambito di un immaginario trasversale in grado di by-passare sia la percezione di ciò che sia reale o meno sia la certezza di un tempo presente, la scultura di Roncatti di contro riporterà drasticamente chiunque con i piedi per terra, chiedendo uno sforzo intellettuale supplementare nella comprensione dello stato attuale delle cose.
La pittura di Giuseppe Restano è essenzialmente mnemonica ma non nostalgica, di certo tanto meccanicistica nel gesto e nell'esecuzione quanto assolutamente efficace nei risultati ottenuti: e fa riferimento a un collettivo fenomeno di condivisione di esperienze, di suoni, di oggetti, di momenti vissuti che fa proprio della memoria attiva il suo più alto momento artistico. In Restano infatti il gesto pittorico - misurato, ritmico e studiato fin nei minimi dettagli - regola il pensiero sulle frequenze di un passato da recuperare non come ricordo ma come oggetto fisico e reale, restituendolo alla sensibilità contemporanea come punto di riferimento tangibile dell'importanza del piccolo gesto nei confronti della grande impresa, delle azioni minute l'una per l'altra a cementare l'interezza e l'integrità del percorso della vita.
Quella di Massimiliano Roncatti invece è, sopra ogni cosa, un'arte di coscienza, priva di vagheggiamenti di sorta, mirata con forza alla stabilità intellettuale per la quale l'estetica è del tutto in secondo piano benché assolutamente trovata con rigore. Ne conseguono lavori di una stabilità mentale assoluta, inattaccabili in una forma efficacemente riconoscibile e in una sostanza impattante e difficile da dimenticare. Dunque una scultura sociale, profondamente critica nei confronti di una società che non vuole ammettere i propri errori, nella quale il viaggio non è più esperienza ma solo presenza, per la quale la mercificazione dell'arte è essa stessa arte e l'identità dell'essere umano è frutto di download e upload continui, una miscela esplosiva di pulsioni e conoscenza, di istinto e di pensiero.