Giuseppe Lana / Opere di maestri contemporanei

Informazioni Evento

Luogo
GIORGIO PERSANO
Palazzo Scaglia di Verrua | Via Stampatori 4, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
20/06/2023

ore 17

Artisti
Giuseppe Lana
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva
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La Galleria Giorgio Persano è lieta di ospitare la personale di Giuseppe Lana “Drifting back and forth” e nello spazio del giardino interno della galleria, una selezione di importanti lavori di grandi maestri contemporanei.

Comunicato stampa

GIUSEPPE LANA
Drifting back and forth
20.06 – 30.09.2023
opening 20.06.2023 | h. 17 – 20
La Galleria Giorgio Persano è lieta di ospitare la personale di Giuseppe Lana “Drifting back and forth”, parte del più ampio
progetto di ricerca denominato “Passaggi”, recentemente presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (febbraio –
aprile 2023).
In “Passaggi” l’artista indaga l’esigenza dell’uomo, sia egli un singolo individuo o un’intera comunità, di muoversi sulla
terra, interrogandosi su come questa libertà, nella realtà contemporanea, entri in conflitto con interessi geopolitici, apparati burocratici statali e ideologie reazionarie.
All’interno della galleria, grandi putrelle di ferro si impongono con ostile autorità delimitando lo spazio fisico ed evocando
un immaginario bellico. Appena abbozzate, nella loro austerità e incompiutezza queste simboleggiano lo spirito con cui le
nazioni affrontano il fenomeno migratorio: uno sforzo sufficiente a ostacolare, lontano da soluzioni concrete.
In mostra le sculture dialogano con grandi tele costellate da una pittura invisibile e silenziosa, abitata da sciami di
minuscole zanzare, “insetti che popolano uno spazio ideale, suggeriscono un transito che, nell’apparente miniatura della
scala dimensionale, nasconde la gigantesca drammatica portata di un fenomeno che, inesorabile, contrassegna le sorti di
molte persone e corrode le coscienze." (Agata Polizzi)
In “Drifting back and forth” (“Avanti e indietro, alla deriva”), Lana esplora le diverse nature dei processi migratori e la loro
gestione, riconoscendo quanto il tentativo di arginare il fenomeno sia spesso veicolato da politiche miopi e inefficaci, in
un susseguirsi di azioni ripetitive ed improduttive che non solo non rispondono al bisogno di trovare luoghi sicuri da abitare,
ma riducono lo spostamento delle masse ad una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Giuseppe Lana (Catania, 1979). Vive e lavora tra Londra e Catania.
Tra le mostre più recenti: nel 2023 “Passaggi”, Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Madrid; nel 2020 “L’aureola nella cose: sentire
l’habitat”, 71° Premio Fondazione Michetti; nel 2019 “Über Mauer”, BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo, a cura di
Fondazione Merz, “Preservation is an act of political warfare”, Durrmu Arts Aboriginal Corporation, Peppimenarti, Australia – partners:
The University of Melbourne, Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, Istituto Italiano di Cultura di Sidney, CO.AS.IT Language and
Cultural Centre Melbourne, Durrmu Arts Aboriginal Corporation, a cura di Miriam La Rosa e Kade McDonald; nel 2018 “Square”, Official
Collateral Event of MANIFESTA12, Palermo, a cura di Mike Watson.
Opere di
Robert Barry, Joseph Kosuth, Julian Schnabel e Lawrence Weiner
20.06 – 30.09.2023
opening 20.06.2023 | h. 17 - 20
Giorgio Persano è lieto di presentare, nello spazio del giardino interno della galleria, una selezione di importanti lavori di
grandi maestri contemporanei: Robert Barry, Joseph Kosuth e Lawrence Weiner, tra i principali esponenti e teorizzatori
dell’arte concettuale, e Julian Schnabel, illustre rappresentante del movimento neoespressionista americano.
Il progetto espositivo si articola intorno a quattro opere accumunate dall’uso del linguaggio che, per citare Weiner, è
cruciale in quanto suggerisce che non è necessario creare o costruire per fare arte.
I lavori in mostra utilizzano la scrittura – un’incursione nella ricerca di Schnabel, una prassi per gli altri – come strumento
per alterare il convenzionale rapporto tra significato e significante, lasciando il massimo livello di autonomia interpretativa
al pubblico.
Le parole, secondo Barry, pur rispondendo ad una estetica e ad uno spazio che occupano e creano intorno a sé, sono da
intendersi più come segni per dimostrare che c’è arte, indicare la direzione verso la quale questa esiste, per preparare ad
essa, invitando a trascendere i limiti della materialità. Ed è questa nuova dimensione creativa che presenta l’oggetto
artistico come puro linguaggio ad aver contribuito ad una significativa svolta nella storia dell’arte.
Robert Barry (New York, 1936). Vive e lavora nel New Jersey. Ha partecipato alla Biennale di Parigi (1971), Documenta 5 (1972) e la
Biennale di Venezia (1972). Gli sono state dedicate mostre personali alla Tate Gallery di Londra, alla Kunsthalle di Norimberga, al
Kustmuseum di Lucerna, allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Losanna. I suoi lavori figurano nelle collezioni dei
maggiori musei del mondo, tra questi menzioniamo: Whitney Museum of American Art, New York; Museum of Modern Art, New York;
Centre Georges Pompidou, Parigi; Kunstmuseum, Basilea; National Gallery of Art, Washington; Solomon R. Guggenheim Museum,
New York; Museum für Kunst Monderne Frankfurt am Main, Francoforte; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Musée d'Orsay,
Parigi.
Joseph Kosuth (Toledo, 1945). Vive e lavora a New York. Nel corso della sua carriera ha partecipato a sette Documenta e otto Biennali
di Venezia, ricevendo nell’edizione del ’93 la Menzione d’Onore. Tra gli altri premi e onorificenze di cui è stato insignito ricordiamo il
Brandeis Award (1990), il Frederick Wiseman Award (1991), la carica di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica
Francese (1993) e la Decorazione d'Onore in Oro per i servizi resi alla Repubblica Austriaca (2003). Sue opere sono presenti nelle
collezioni dei musei d'arte moderna e contemporanea più importanti del mondo: Museum of Modern Art, New York; Tate Gallery,
Londra; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Van Abbemuseum, Eindhoven;
Stedelijk Museum, Amsterdam; Musée du Louvre, Parigi; National Gallery of Victoria, Melbourne; Museum of Contemporary Art,
Sydney; Centre Georges Pompidou, Parigi; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.