Giuseppe Di Muro – Dal buio alla luce

Informazioni Evento

Luogo
PUNTO EINAUDI SALERNO
Largo Luigi Barracano , Salerno, Italia
Date
Dal al

dal Lunedì al Sabato ore 9,30 – 13,00 / 16,30 – 20.00

Vernissage
21/11/2011

ore 18

Artisti
Giuseppe Di Muro
Curatori
Marcella Ferro, Pasquale Ruocco
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Mostra personale Dal buio alla luce dedicata all’artista salernitano Giuseppe Di Muro, nell’ambito della rassegna “Immaginare la città.

Comunicato stampa

Lunedì 21 novembre 2011, alle ore 18,00, presso gli spazi del Punto Einaudi di Salerno sarà inaugurata la personale Dal buio alla luce dedicata all’artista salernitano Giuseppe Di Muro, nell’ambito della rassegna “Immaginare la città”, che registrerà, fino all’estate 2012, incontri, dibattiti, proiezioni sul tema della metropoli. Si tratta di un progetto ideato da Massimo Bignardi e da Claudio Bartiromo, affidato alla curatela di Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.
Salerno è in questo momento fra le protagoniste di una delle trasformazioni urbanistiche più importanti alle quali assistiamo in Italia e in Europa, oggetto di dibattiti e riflessioni sull'architettura e il ruolo dell'arte nel contesto ambientale. La rassegna mira attraverso le opere di un gruppo di artisti attivi sul territorio campano, a offrire suggestioni e suggerimenti sulla condizione dell'arte e della città, in particolare pittura e fotografia, ponendo in evidenza come le città entrino nel loro lavoro stimolandone ricerche e riflessioni.

È quanto affiora dal percorso immaginato per questa prima mostra che presenta opere realizzate da Di Muro in questi ultimi mesi. Dell’artista Marcella Ferro scrive: ‹‹Giuseppe Di Muro torna a più riprese, nel corso degli ultimi anni, a indagare il significato della città, un soggetto che gli consente di gettare lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte visibile e sporgersi nel futuro. Per la fantasia e per la creatività, un continuo stimolo finalizzato alla produzione in ceramica o dell’attuale costruzione di sculture, in fondo bassorilievi concepiti e attivi come dei light - box, l’artista indaga la dimensione urbana in qualità di astuto viaggiatore, conscio che come sosteneva Wim Wenders: “Ci sono paesaggi, siano essi città, luoghi deserti, paesaggi montani o tratti costieri, che reclamano a gran voce una storia. Essi evocano le 'loro storie' [...] possono essere veramente personaggi”››.