Giuseppe Castelli – Del colore dell’anima

Informazioni Evento

Luogo
ARTE CORONA
viale Luigi Monaco, 8 , Caltanissetta, Italia
Date
Dal al

mercoledì start h 20,00 - 24,00
giovedì h 10,00 alle 24,00
venerdì h 10,00 alle 24,00
sabato h 10,00 alle 24,00
domenica 10,00 alle 24,00

Vernissage
06/08/2014

ore 20

Contatti
Email: miriameverywell@gmail.com
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Giuseppe Castelli
Generi
arte contemporanea, personale
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In “Del colore dell’anima” di Giuseppe Castelli vi sono foto-grafismi che mostrano un nuovo connubio tra classico e sperimentale, enigmatico e robusto, che riflettono l’umanità, la cultura, l’esperienza e l’attenzione per la bellezza che l’autore nutre, che diventa una sintesi di una parte del suo vedere, che vivido decanta il suo sentire.”

Comunicato stampa

"E' come se nelle opere di Giuseppe Castelli si celassero messaggi, analisi di pensiero, di esperienza, di traduzione di vita, sono frutto di immagini miscelate tra loro, nel tempo e nella forma, vengono accostate, compresse, acquisite tramite diverse forme e diventano altro, come del resto i colori, ma come sintesi di fonti luminose riflesse su superfici, oggetti, forme architettoniche, corpi, scene dello scatto stesso.

Analizzarne il carattere è come risalire alla sintesi del concetto fotografico della necessità di dover-voler fermare qualcosa nel tempo e per la memoria, nelle opere dell'autore vi è il medesimo intento ma si è come giunti alla sublimazione tra la tradizionale fotografia e la grafica e si ottenesse ora qui dinnanzi a queste opere una Emozione, vi sono una molteplicità di forme trattate a comporne altre e colore puro dell'intensità dell'inchiostro.

Oltre alla narrazione del passaggio dalla pellicola al sensore, l'autore fa coesistere nelle sue opere il passato e il presente a sostegno di un futuro espressivo e potenzialmente prestante. Le sue opere appaiono fresche e cariche, sapienti e giovani.
Con impeto raccontano di un mondo dove ogni oggetto è connessione ad altro, la forma viene ridefinita come a sottolineare l'esistenza e presenza del suo voler dire oltre le cose attraverso l'incontro con il colore, messaggi di parole che dette non sarebbero tali. Esiste un modo attraverso cui ogni uomo sviluppa un modo di vedere, poi qualcuno, come lui, riesce a mostrarlo.

In “Del colore dell'anima” di Giuseppe Castelli vi sono foto-grafismi che mostrano un nuovo connubio tra classico e sperimentale, enigmatico e robusto, che riflettono l'umanità, la cultura, l'esperienza e l'attenzione per la bellezza che l'autore nutre, che diventa una sintesi di una parte del suo vedere, che vivido decanta il suo sentire."

Miriam Ognibene | 3 agosto 2014
(presentazione della mostra presso la Sala Mostre del Corona, viale Luigi Monaco, 8 - Caltanissetta)

Giuseppe Castelli

Nato nel '50, a undici anni riceve in dono dai genitori una Eura Ferrania.
Apprende i primi rudimenti dalla fotografa Maria Attualità che lo instrada verso
un uso consapevole e non solo documentaristico del mezzo.
Mentre porta a compimento gli studi di architettura ed urbanistica, per anni accumula immagini sia
con finalità creative che per uso documentario. Fondamentale la collaborazione con i fotografi Toti
Sajeva, Attilio Scimone e, più tardi, con Pippo Nicoletti.
Ha insegnato storia e tecnica della fotografia e tecnologie fotografiche presso un Istituto professionale e come fotografo della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali ha realizzato numerosi
cataloghi di musei e grandi mostre partecipando a decine di pubblicazioni su grandi eventi a carattere culturale ed artistico, sia in Italia che all'estero.
Da tempo alla fotografia documentaristica e da catalogo ha associato una intensa ricerca sull'uso
creativo del colore e sulla elaborazione di immagini composite e stratificate cui, da qualche anno,
hanno fatto seguito elaborazioni digitali di grande ricercatezza spinte fino a rendere irriconoscibili
i soggetti originali od a sfumare nel surreale o nell'astratto.
Immagini inusuali e cariche di suggestioni cromatiche e simboliche sono il risultato dei suoi lavori
dei quali è solito distruggere tutti i passaggi preparatori per non avere modo di ripetere due volte
lo stesso percorso creativo.
Ha frequentato quasi tutti i generi fotografici e si occupa specificamente di foto di opere d'arte,
di architettura e di viaggio.