Giulia Napoleone – Segni senza confine

Il comune di Città di Castello e l’assessorato alla cultura, promuove presso la propria Pinacoteca la mostra “Segni senza confine” dedicata all’opera di Giulia Napoleone, figura centrale dell’arte contemporanea italiana, in un percorso espositivo curato da Lorenzo Fiorucci.
Comunicato stampa
Il comune di Città di Castello e l’assessorato alla cultura, promuove presso la propria Pinacoteca la mostra "Segni senza confine" dedicata all’opera di Giulia Napoleone, figura centrale dell’arte contemporanea italiana, in un percorso espositivo curato da Lorenzo Fiorucci.
In un tempo in cui il tema dei confini – geografici, culturali, umani – è tornato tragicamente al centro del dibattito globale, la mostra propone un itinerario artistico che si oppone alla chiusura e alla frammentazione con la forza silenziosa del segno aperto, del gesto libero, dell’immagine che non si esaurisce nel visibile.
Attraverso una selezione significativa di opere – disegni, inchiostri, incisioni, pastelli, olii su tela e libri d’artista – Giulia Napoleone traccia una mappa emotiva e percettiva, una mappa che come specifica Lorenzo Fiorucci “ è fatta di visioni astratte, sedimentazioni cromatiche e vibrazioni spaziali, che evocano tanto il microcosmo naturale quanto l’infinità del cosmo. La sua è una ricerca poetica e rigorosa, dove il segno non delimita ma espande, non chiude ma accoglie”.
Dall’amicizia con Alberto Burri, con cui condivide l’idea della pittura come viaggio solitario, all’influenza meditativa di Seurat e all’eredità costruttiva di Balla e Klee, il lavoro di Napoleone si muove tra rigore tecnico e spiritualità laica, in un equilibrio cromatico fatto di segni luci e ombre che sfida ogni definizione sfuggendo ad ogni facile catalogazione.
Le opere esposte restituiscono i molteplici percorsi della sua carriera, dalle incisioni, agli inchiostri passando per pastelli fino ai recenti oli in blu dove l’artista sembra “scrivere” il tempo e la luce, come note lente e profonde, su una partitura pittorica di grande intensità.
Particolare attenzione è data anche ai libri d’artista, che rivelano l’intimo dialogo tra immagine e parola, tra gesto e poesia, tra visione e scrittura. In questi lavori, realizzati con cura artigianale, la mano dell’artista diventa anche quella della calligrafa, restituendo un’opera totale, armonica e lirica.
"Segni senza confine" è dunque non solo una mostra, ma un invito a guardare, a rallentare, a meditare sul mondo e sul nostro stare nel mondo. Come ha dichiarato la stessa artista:
“Nei momenti migliori mi sembra di poter dire come la solitudine assoluta e la vastità del cielo riescono a farmi scambiare l’istante per l’eternità e l’intimità per l’infinito”. La mostra è ospitata nella splendida dimora rinascimentale della Pinacoteca di Città di Castello che custodisce capolavori di Raffaello, Signorelli, ma anche De Pisis e De Chirico, promossa dall’amministrazione comunale in particolare dall’assessore Michela Botteghi la quale ha dichiarato come sia “ veramente un onore poter ospitare Giulia Napoleone, una delle maggiori artiste viventi italiane che con il suo linguaggio astratto riesce a fissare sulla tela emozioni dell’anima”. Una mostra che ha visto l’organizzazione dell’ufficio cultura, coordinato da Sara Scarabottini, mentre l’allestimento è a cura di Guido Pacchiarotti. La mostra prevede anche un catalogo con testi di Lorenzo Fiorucci, Bruno Corà e Luigi Lambertini.