Giornata in ricordo di Cristiano Toraldo di Francia / From Bauhaus to Our School

Informazioni Evento

Luogo
POLO CULTURALE DI SANT'AGOSTINO
Corso Giuseppe Mazzini 224, Ascoli Piceno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/10/2019

ore 18

Generi
architettura

“In memoria del futuro” – Giornata in ricordo di Cristiano Toraldo di Francia e mostra “From Bauhaus to Our School”.

Comunicato stampa

IN MEMORIA DEL FUTURO
GIORNATA IN RICORDO DI CRISTIANO TORALDO DI FRANCIA

Polo culturale Sant’Agostino, auditorium e Galleria d’Arte Contemporanea O. Licini

A cura di SAAD_UNICAM, Mappe, ArteContemporaneaPicena e Comune di Ascoli Piceno (coordinamento Pippo Ciorra)

Ascoli Piceno, 10 ottobre 2019. Un’intera giornata dedicata al ricordo di Cristiano Toraldo di Francia, alla celebrazione dei 25 della SAAD e a una mostra sulla storia delle scuole sperimentali.

Il 10 ottobre è una giornata bella e difficile per la scuola di architettura di Ascoli Piceno. Da un lato c’è una tappa cruciale delle celebrazioni del 25nnale della scuola, con un grande mostra dedicata alla coincidenza del “piccolo” compleanno SAAD col grande centenario Bauhaus, dall’altra il primo momento in cui la scuola prende ufficialmente atto di aver perduto con Cristiano Toraldo di Francia una delle sue figure intellettualmente più vivaci e storicamente più rappresentative. Toraldo di Francia è scomparso infatti il 30 luglio scorso a Filottrano dopo aver vissuto e caratterizzato per intero la storia di questa scuola, fin dal 1994.

Nel 1966 Toraldo era stato uno dei fondatori, con Adolfo Natalini, dell’epico Superstudio, al quale si sono poi aggiunti Gian Piero Frassinelli, i fratelli Roberto e Alessandro Magris, e, tra il 1970 e il 1972, Alessandro Poli. Partiti da Firenze nell’anno dell’alluvione, insieme agli altri gruppi radicali Superstudio aveva contribuito, a cavallo tra i ’60 e i ’70, a fare dell’Italia uno dei luoghi eletti dell’avanguardia architettonica più coraggiosa e dissacrante, portatrice di una modernità critica e però sempre rivolta in avanti, verso un futuro più intelligente. Dopo gli anni di Superstudio, vale a dire dopo il 1978, CTF si era dedicato con passione all’attività progettuale e alla realizzazione di una serie di edifici di qualità in Toscana, dalle sedi della Banca Toscana alla bella stazione delle ferrovie regionali a Firenze, oltre a numerosi interni e un ricco repertorio di oggetti di design. Per ragioni legate alla storia personale, alla spiacevole vicenda del Terminal di via Valfonda a Firenze (costruito nel 1990, demolito nel 2010) e alla geniale intuizione di Eduardo Vittoria di offrirgli finalmente una cattedra universitaria nella nascente scuola di architettura di UNICAM, nel nuovo millennio CTF ha decisamente diminuito i suoi rapporti con Firenze e si è trasferito nelle Marche.

Il suo impegno nelle Marche si è sviluppato in più direzioni: accanto a quello accademico e alla scrittura che rimanda ad una interessante e articolata bibliografia, l’attenzione instancabile ai processi dell’impresa dinamica e creativa del modello marchigiano, quello con la filiera culturale del Gruppo Gagliardini è stato un percorso lungo e profondo che si è tradotto nella Direzione Editoriale della rivista Mappe di cui firmerà i primi 14 numeri, nelle tante attività espositive variamente intese – dalle esposizioni di workshop come Coast to Coast alla produzione di parti del progetto Ri-vestire – nell’ esperienza di MStore che ha messo in connessione le reti progettuali con l’artigiania più innovativa del territorio, fino alla partecipazione a varie edizioni di Demanio Marittimo.Km-278.

La presenza di Toraldo di Francia non è stata solo una fortuna per gli studenti della scuola di architettura, ai quali ha sempre dedicato passione infinita, fiducia incrollabile e fiumi di creatività, ma per la regione tutta, il suo tessuto professionale, la sua vita culturale, la sua capacità di produrre progetti editoriali, eventi, programmi di qualità e rilievo internazionali. Agli studenti Toraldo ha insegnato a liberarsi della paura di far combaciare la loro immaginazione con i limiti e le regole delle discipline del progetto, a costo di mettere a rischio quelle regole. La sua scomparsa prematura lascia al territorio una serie di progetti interessanti, a partire dalla stazione degli autobus di Macerata, alla nostra comunità intera un patrimonio di impazienza creativa e intellettuale, senza la quale non si vive.

La scuola di Architettura di Ascoli Piceno ha quindi proposto di dedicare alla memoria di Toraldo la giornata del 10 ottobre e di invitare a celebrarne il ricordo soggetti e istituzioni cui più è stato vicino in questi anni marchigiani: Mappe e Mappelab, lo staff di Demanio Marittimo-Km-278, l’ADI Marche, il MAXXI, e poi venendo alle persone che saranno presenti al museo Licini, il rettore Claudio Pettinari, Cristiana Colli, Mario Gagliardini, la moglie Lorena Luccioni, Margherita Guccione, Giuseppe Losco e soprattutto molti docenti e studenti della scuola.

La giornata di giovedì 10 si apirà con la proiezione di una video intervista a Cristiano Toraldo di Francia realizzata da Annarita Emili e Ludovico Romagni. Seguirà poi il panel dei saluti e delle testimonianze, che si conluderà con una preview per la stampa della mostra From Bauhaus to Our School, realizzata da SAAD e UNICAM sempre al museo Licini. Il pomeriggio si aprirà con una lectio magistralis del prof. Gabriele Mastrigli e proseguirà con l’apertura al pubblico della mostra. La giornata sarà aperta, a nome del Comune di Ascoli, dall’assessore alla cultura Donatella Ferretti.

L’evento dedicato a Cristiano Toraldo di Francia è stato realizzato da SAAD_UNICAM in collaborazione con la rivista Mappe, grazie alla generosa disponibilità dell’associazione ArteContemporaneaPicena e del Comune di Ascoli Piceno e col patrocinio di ADI Marche, Quodlibet e museo MAXXI.
From Bauhaus to Our School

MOSTRA SUI 25 ANNI DI VITA DELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITA’ DI CAMERINO E SUI 100 ANNI DEL BAUHAUS

Ascoli Piceno, Polo culturale Sant’Agostino, Galleria d’Arte Contemporanea O. Licini
10 ottobre – 19 dicembre 2019

Prodotta da SAAD_UNICAM con ArteContemporaneaPicena e l’associazione culturale studentesca Atelier1

A cura di: Luca Di Lorenzo e Gilda Tormenti

Consulente scientifico: Pippo Ciorra

Ascoli Piceno, 10 ottobre 2019, ore 18:00: opening della mostra realizzata dalla scuola di architettura e dedicata alla celebrazione dei 25 della SAAD e all’influenza del Bauhaus, che nel 2019 compie 100 anni sulla vicenda delle scuole sperimentali di architettura, design e arte

Nel 1991 Eduardo Vittoria, architetto di estrazione olivettiana e docente molto impegnato nei processi di riforma dell’università e delle scuole di architettura, riceve l’incarico di fondare una nuova facoltà di architettura presso l’Università di Camerino, con sede ad Ascoli Piceno. I primi corsi si aprono del 1993 e fin dall’inizio risentono del carattere culturalmente progressista e aperto alla sperimentazione del fondatore, che negli anni successivi chiama intorno a sé un gruppo di docenti e giovani ricercatori appassionati e agguerriti. La scuola inizia la sua attività in corrispondenza con una riforma, molto sostenuta da Vittoria, che imponeva il modello del “laboratorio” e dell’integrazione tra le discipline. Questo consentì a Vittoria di spingere a fondo sul pedale della sperimentazione, ispirandosi a un atteggiamento ben memore del Bauhaus nei confronti della modernità e della storia, e basando l’insegnamento sulla centralità del progetto, alle tre scale dell’oggetto, dell’edificio e del paesaggio.

Eduardo Vittoria si richiamava esplicitamente al Bauhaus e alle grandi scuole sperimentali europee del novecento, come Ulm, Vchutemas e infatti chiamò a inaugurare il terzo anno accademico ascolano Tomàs Maldonado, che di quella vicenda pedagogica era un protagonista e un testimone vivente. A 25 anni di distanza l’ex-facoltà, ormai diventata una scuola, ha voluto ricostruire in una mostra le vicende intrecciate e interconnesse di Vittoria, della SAAD, delle scuole post-Bauhaus e delle decine di figure importanti che hanno migrato da una scuola all’altra e da un continente all’altro diffondendo idee e format educativi.

Nella mostra, realizzata anche grazie all’impegno generoso ed efficace di un gruppo di studenti della SAAD, si trovano tracce e reperti dell’identità culturale e delle attività educative di 27 (25 più Bauhaus e SAAD) tra scuole di architettura ufficiali, sperimentali e informali. La loro storia è raccontata attraverso modelli di edifici (soprattutto quando significativi rispetto al format didattico), disegni, pubblicazioni, documenti, oggetti di design originali, foto e video che testimoniano momenti, luoghi e traiettorie fondative.
In mostra ci saranno alcune icone assolute della storia dell’architettura e del design del novecento, dalla sedia Wassily di Breuer alla mitica Valentine di Sottsass, dalla Gherpe di Superstudio ai diagrammi didattici di Hejduk o di Boyarsky, dal rivoluzionario asciugacapelli Brown di Dieter Rams al modello in scala 1:100 dell’edificio del Bauhaus a Dessau.

In mostra ci saranno anche video con interviste a Eduardo Vittoria e Tomàs Maldonado, un film sul Bauhaus a cura del Goethe Institute e un video sugli studenti ascolani espatriati (Expat) a cura del gruppo radioarchitettura.

L’opening della mostra è previsto in coda a una giornata tutta dedicata alle vicende della scuola e al ricordo di uno dei suoi protagonisti più importanti, Cristiano Toraldo di Francia, scomparso prematuramente lo scorso 30 luglio. Dopo la proiezione di una video-intervista a Toraldo e un panel di testimonanze, alle quali saranno presenti il rettore Claudio Pettinari e il direttore della scuola Giuseppe Losco ci sarà alle 12:30 una preview della mostra per la stampa e le autorità. Il pomeriggio si aprirà con una lectio magistralis del prof. Gabriele Mastrigli e proseguirà con l’apertura al pubblico della mostra. La giornata sarà aperta, a nome del Comune di Ascoli, dall’assessore alla cultura Donatella Ferretti.

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di UNICAM e della SAAD, con la partecipazione di ArteContemporaneaPicena e dell’associazione culturale studentesca Atelier1, e grazie all’amichevole collaborazione del museo MAXXI, della Fondazione Adriano Olivetti e del Goethe Institut di Roma.

L’allestimento della mostra è a cura di Luca Di Lorenzo e Gilda Tormenti, il progetto grafico di Gilda Tormenti con la collaborazione di Sara D’Ottavi.

Il light lunch delle 12:30 è gentilmente offerto dalla rivista MAPPE e dall’associazione Mappelab, il rinfresco per l’opening da Masciarelli Tenute Agricole srl.