Giorgio Colombo – Fotografie dalla Collezione Panza 1975–1992

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA
Piazza Litta 1, Varese, Italia
Date
Dal al

Tutti i giorni - esclusi i lunedì non festivi - dalle ore 10.00 alle 18.00

Vernissage
13/04/2022
Biglietti

Ingressi: Intero: € 15,00; Iscritti FAI: gratuito; Studente (19 - 25 anni): € 10,00; Ridotto (bambini 6 - 18 anni): € 7,00; Speciale famiglia (2 adulti + 2 bambini): € 35,00; Gratuito fino ai 5 anni.

Artisti
Giorgio Colombo
Curatori
Anna Bernardini
Generi
fotografia, personale
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una mostra a cura di Anna Bernardini dedicata ai lavori di Giorgio Colombo (Milano, 1945), fotografo, grafico, amante dell’arte contemporanea e sensibile interprete delle vicende artistiche in Italia.

Comunicato stampa

«Ogni riproduzione è anche un’interpretazione; interpretare l’arte è difficile, interpretare l’arte contemporanea è ancora più difficile» Giuseppe Panza di Biumo, Ricordi di un collezionista, 2006

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presenta Giorgio Colombo. Fotografie dalla Collezione Panza. 1975 - 1992, una mostra dedicata ai lavori di Giorgio Colombo (Milano, 1945), fotografo, grafico e uno dei più sensibili interpreti dell’arte attraverso la fotografia. Dal 13 aprile al 25 settembre 2022, negli spazi delle scuderie di Villa e Collezione Panza a Varese, è esposto, per la prima volta, l’intero corpus di centotredici fotografie che documentano alcuni dei lavori collezionati da Giuseppe Panza di Biumo. La raccolta si compone di centocinque scatti in bianco e nero su carta Kodak Elite e otto a colori su carta Ilfochrome Classic, realizzati tra il 1975 e il 1992 e stampati, su richiesta di Giuseppe Panza di Biumo, nel 1993 nella camera oscura dello studio milanese di Giorgio Colombo.

Le fotografie riproducono ambienti con opere di artisti esponenti del Minimalismo – tra cui Dan Flavin, Robert Morris, Bruce Nauman, Carl Andre, Donald Judd, Richard Serra- del movimento californiano Light and Space -James Turrell e Robert Irwin-, di Arte Concettuale - Sol LeWitt, Lawrence Wiener, Joseph Kosuth -, di Land Art -Richard Long, Walter De Maria- e infine alcuni lavori degli artisti come Maria Nordman, Jene Highstein e Robert Therrien.
Nel percorso di visita, le stampe sono allestite seguendo un ordine cronologico - una sorta di diario di bordo che accompagna il visitatore attraverso tempo e spazio - per ripercorrere scelte collezionistiche e soluzioni allestitive compiute negli anni da Panza di Biumo. Gli scatti sono infatti raggruppati a documentare alcuni dei progetti allestitivi elaborati dal collezionista per l’esposizione della sua collezione nella villa varesina e in importanti istituzioni europee quali il Museum für Gegenwartskunst – Basilea (1981), il Centro de Arte Reina Sofia – Madrid (1988), il Musée d'Art Moderne – Saint-Étienne (1989) e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris – Parigi (1990). Alcune fotografie dal carattere privato restituiscono inoltre il racconto visivo di frammenti di vita del collezionista, tra immagini della casa, della famiglia, della quotidianità, dei viaggi e degli incontri con artisti, curatori, critici.

Se la fotografia è per Panza un elemento funzionale alla comprensione e allo studio delle opere e occasione di meticolosa verifica del concept degli allestimenti da lui creati, l’incontro con Colombo segna un punto di svolta. Alla luce del sofisticato e difficile rapporto tra le opere d’arte che Giuseppe Panza colleziona - di differenti dimensioni, materialità, spazialità e luminosità- e l’atto di fissare la realtà nello scatto fotografico, Giorgio Colombo, attraverso modulazioni cromatiche e luministiche e un calibrato uso dei grigi, riesce nel compito di rendere percepibile l'essenza dell'opera e apre alla possibilità di superare il limite del mezzo fotografico nella traduzione dell’immateriale.
L’idea e le ragioni di una mostra dedicata alle opere fotografiche di Giorgio Colombo sono dunque da ricondurre all’affinità di pensiero e di sensibilità e alla condivisione di intenti, che contraddistingue la trentennale collaborazione tra il fotografo e Giuseppe Panza di Biumo. Lo sguardo differito del fotografo sulla collezione rappresenta infatti la trascrizione perfetta del pensiero del collezionista che lo inserisce nel volume Ricordi di un Collezionista tra gli artisti che compongono la terza collezione (1987-2010).
La mostra offre inoltre la preziosa occasione di poter compiere osservazioni dal vero, all’interno degli spazi della villa, di alcuni dei lavori riprodotti negli scatti fotografici.

La mostra è a cura di Anna Bernardini e Marta Spanevello e accompagnata dal Catalogo Magonza Editore con testi di Anna Bernardini, Giorgio Colombo e Bruno Corà.

Giorgio Colombo:
Giorgio Colombo (Milano, 1945) è stato per trent’anni il fotografo ufficiale della Collezione Panza. Inizia a fotografare all’età di quattordici anni quando riceve in regalo la sua prima macchina fotografica, all’inizio del 1967 viene assunto come Art Director dalla casa editrice Achille Mauri, successivamente collabora con lo studio di Ettore Sottsass in particolare partecipando ai progetti per Olivetti Corporate Image. L’incontro in giovane età con fotografi del calibro di Ugo Mulas e di architetti e designer come Ettore Sottsass e Gae Aulenti, ma anche lo scambio con artisti contemporanei, contribuisce a definire la vocazione artistica del fotografo che sceglie dunque di abbandonare la professione di grafico per aprire il suo studio fotografico. Attraverso i suoi scatti segue il lavoro di numerosi artisti, documenta inaugurazioni, eventi e grandi manifestazioni quali La Biennale di Venezia e documenta a Kassel e collabora con riviste di settore.
Nel 1976 incontra Giuseppe Panza di Biumo e per i successivi trent’anni trascriverà, attraverso lo scatto fotografico, il pensiero e lo sguardo del collezionista.
A partire dagli anni Ottanta, a compendio della sua attività di fotografo, Colombo si dedica a comporre un poderoso archivio rendendo così accessibile oggi e per il futuro un prezioso segmento della cultura e dell’arte del secondo Novecento.
Oggi Giorgio Colombo vive e lavora a Milano.