Gianni Berengo Gardin – Vera fotografia

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO ARAGONESE
Via Castello , Otranto, Italia
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle 10 alle 23

Vernissage
16/07/2020

ore 19.30
(solo su prenotazione info: 0836 210094)

Biglietti

Intero 9 Euro Ridotto 7 Euro: per gruppi di almeno 12 visitatori, convenzioni Ridotto speciale 6 Euro: per minori di 18 anni, possessori della Otranto Card e residenti nel Comune di Otranto Gratuito per minori di 18 anni in visita con i genitori, per i minori di 6 anni, fuide turistiche con patentino con gruppo, disabili con accompagnatore Info 0836 210094

Editori
CONTRASTO
Artisti
Gianni Berengo Gardin
Generi
fotografia, personale
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Reportage, immagini, incontri a cura di Alessandra Mauro con il coordinamento di Lorenzo Madaro.

Comunicato stampa

Inaugura il 16 luglio 2020 alle 19.30 la mostra di Gianni Berengo Gardin Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri presso il Castello Aragonese di Otranto. Curata da Alessandra Mauro, prodotta da Mostrelab, promossa dal Comune di Otranto e organizzata da Mostrelab, Contrasto e Fondazione Forma per la fotografia, resterà aperta fino al 20 novembre 2020.

Gianni Berengo Gardin è il fotografo che forse più di tutti ha raccontato il nostro tempo e il nostro paese in questi ultimi cinquant’anni. La sua vita e il suo lavoro costituiscono una scelta di campo, chiara e definita: fotografo di documentazione sempre, a tutto tondo e completamente. Essere fotografi per lui significa assumere il ruolo di osservatore e scegliere un atteggiamento di ascolto partecipe di fronte alla realtà, così come hanno fatto i grandi autori di documentazione del Novecento.

Vera fotografia è il timbro che autentica il retro di ogni stampa fotografica di Gianni Berengo Gardin. Ma è soprattutto la chiave per farci comprendere quanto le sue immagini siano “vere” e non “illustrazioni”, come direbbe lui: cioè, non frutto di elaborate manipolazioni, ma frammenti di realtà colti da uno sguardo attento e partecipe.

Questa esposizione ripercorre la sua lunga carriera, fa vedere i suoi principali reportage, espone accanto alle celebri immagini altre poco viste, addirittura inedite e offre nuove chiavi di lettura per comprendere il suo lavoro e, attraverso questo, il ruolo di visione consapevole della realtà che una “vera fotografia” può offrire degli ultimi cinquant’anni.