Gianni Baretta

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA VALLICELLIANA
Piazza Della Chiesa Nuova 18, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato, ore: 10.00 - 13.00

Vernissage
16/06/2011

ore 17

Artisti
Gianni Baretta
Generi
personale, disegno e grafica
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Mostra Libri lontani e incisioni recenti di Gianni Baretta

Comunicato stampa

Mercoledì 15 giugno alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, si inaugura l'esposizione d'arte Libri lontani e incisioni recenti di Gianni Baretta che raccoglie una selezione di libri d'autore e incisioni calcografiche dell'artista. La manifestazione, introdotta dalla Direttrice della Biblioteca Vallicelliana, Maria Concetta Petrollo Pagliarani, prevede la partecipazione dell'autore e gli interventi di Rosalba Zuccaro e Paola Gastaldi.

L'esperienza di Gianni Baretta in qualità di insolito e sorprendente artista-editore in Alessandria si concretizza in due collane di libri, ormai "lontani". La prima, denominata "Edizioni del Piombino" si svolge dal 1979 al 1984 e comprende oltre cinquanta titoli in un formato piccolo con tiratura limitata. I volumetti, discreti nell' aspetto esteriore, sono caratterizzati dall'accostamento di testi letterari e di "illustrazioni" appositamente ideate con tecniche varie (disegni, incisioni, fotografie, ecc.): essi sono unificati da un lavoro artigianale e dalla rilegatura manuale, di sapore orientale, eseguita con un cordino formato da un piombino.

La seconda collana "I libri della luna nera", sviluppata dal 1984 al 1997 , evidenzia la volontà di scoprire una faccia nascosta ed anomala dell'editoria d'arte usando materie e modi semplici. Il catalogo, articolato in circa novanta opere, la cui dimensione maggiore è di cm.20x20, conferma l'esigenza di Baretta di fare cose "povere belle e amate". Egli, con sobrietà, cura l'impostazione grafica, provvede in proprio alla rilegatura dei fogli, sempre con un cordino e, per quanto riguarda la stampa, riproduce perlopiù, testi ed immagini con procedimento xerografico e con tiratura ridotta. Talora, invece, le immagini contengono interventi diretti manuali con colori oppure, in maniera più preziosa, sono costruite da disegni originali o incisioni. Alla significativa scelta dei testi degli autori (da Valéry a Celan, da Hoffmann a Eliot) si affianca una oculata scelta degli artisti che, accanto allo stesso Baretta, inizialmente unico artefice responsabile di tutte le componenti de "I libri della luna nera", hanno contribuito alla realizzazione di questi oggetti singolari ed attraenti. Si ricordano, ad esempio, E. Scanavino, A. Boschi, G. Griffa, M. Gastini, P. Ruggeri (già attivo nella precedente collana alla quale aveva partecipato, pure, V. Bendini), Dadamaino, S. De Alexandris, V. Satta, S. Agosti, C. Lorenzetti. Il sintetico elenco fornisce un ventaglio parziale delle diverse modalità espressive e dei registri interpretativi proposti che oscillano tra toni figurativamente illustrativi e toni astrattamente evocativi.

La mostra presenta, inoltre, una selezione di incisioni che documenti gli esiti "recenti" di una ricerca che dura da oltre trenta anni, analizzata, in parte, nel volume Cinquecentocinquantacinque incisioni curato nel 2009 da Rosalba Zuccaro. Dotato di un complesso mondo visivo, intelligente interprete di Klee, acuto scrutatore del lavoro incisorio di P. Villa e G. Strazza, Baretta da subito supera la dicotomia tra astrazione e figurazione e attua una curiosa e feconda sperimentazione tecnica. Egli indaga le potenzialità metmorfiche del segno concepito come elemento autosufficiente e come mezzo creatore di racconti fantastici. Le immagini, scaturite da una autentica necessità interiore e da un gioco combinatorio di valenze formali e narrative, offrono una sensibile pluralità di declinazioni, libere o geometriche, ironiche o seriose, liriche o inquiete.