Gianluca Codeghini -Blast: From Dust to Noise

Frittelli arte contemporanea è lieta di presentare la mostra di Gianluca Codeghini intitolata Blast: From Dust to Noise, a cura di Elio Grazioli.
Comunicato stampa
Frittelli arte contemporanea è lieta di presentare la mostra di Gianluca Codeghini intitolata Blast: From Dust to Noise, a cura di Elio Grazioli, che inaugurerà giovedì 26 giugno 2025, alle ore 18.
La mostra raccoglie una varietà di materiali, tecniche ed espressioni, immagini che si sfaldano, vanno in polvere perché composte da polvere e diversi altri modi di andare o mandare in frantumi, dall'esplosione alla rottura, delineando composizioni che da una parte chiamano in causa la casualità e dall'altra un operare a volte quasi impercettibile dell'artista.
Il disegno diventa disposizione casuale di segni che si trasforma in mappa; la pittura diventa materia non fissata che pian piano decade e cambia l’immagine; la scultura va in pezzi che si dispongono in una nuova configurazione; la parola è usata nella sua doppia valenza di significato e di immagine; il pentagramma musicale ruota di 90 gradi; la performance rompe gli oggetti e va essa stessa in frammenti; un brusio di suoni evocati da statuine di porcellana e da piccoli woofer nascosti pervade e fa da collante sonoro dell’intera esposizione, assimilandola ad un’unica installazione.
“Non si tratta – come spiega Grazioli - di un elogio della distruzione, di un discorso nichilista, tutto va in frantumi, polvere alla polvere, bensì di un blast, una esplosione, cioè di una strategia nientemeno che rivelatrice, di una polvere che diventa figura, benché e anzi propriamente altra, differente – nel duplice senso della parola – e di un rumore che evidenzia i caratteri del suono invece che darli per scontati e in tal modo subirli.”
Un'arte, quella di Codeghini, che può dirsi inoltre collettiva, partecipativa. Il noise con cui l'artista ha anche intitolato alcune delle sue opere diventa infatti un noi se: l'io si trasforma in un noi solo se. Se tocchi l'immagine o il vaso dipinto, cambi tu stesso l'immagine e ti resta un segno sulle dita, il segno tangibile del coinvolgimento.
Gianluca Codeghini (1968) vive e lavora a Milano.
Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha frequentato i corsi di Musica Elettronica e Informatica presso la Civica Scuola di Musica di Milano e i corsi di semiotica presso le Università di Bologna e Milano. Le sue prime esperienze artistiche indagano l’ambito della ricerca sonora e le modalità di registrazione e rigenerazione del rumore. A queste affianca performance e installazioni in ambiti urbani e in spazi espositivi. Nel 1992 fonda laciecamateria edizioni.
Alcune linee teoriche del suo lavoro vertono temi come il rumore, la luce e la cecità, la polvere, il gioco, l’intervallo, i sottofondi.
Video, installazioni, dipinti, sculture, libri d'artista, testi, azioni, performance, composizioni musicali sono sue forme espressive fin dagli esordi. Attraverso di essi, con dedizione e pazienza Codeghini disfa il risultato e innesca concetti e processi in cui la relazione con e tra il pubblico diventa fondamentale per produrre cortocircuiti, tensioni e provocazioni indisciplinate ma discrete.
Ha collaborato a progetti in ambito artistico, musicale, letterario e scientifico. Nel 2005, insieme ad Aurelio Andrighetto, Dario Bellini ed Elio Grazioli, ha fondato la piattaforma Warburghiana. Nel 2008 organizza Poe.mi, festival di ricerca poetica a Milano, con Alessandro Broggi e Gianfranco Bortolotti.
Nel 2015 avvia "Descrizione del mondo2, nuovi scritti di ricerca che interrogano le forme della vita, della conoscenza e del linguaggio, del mondo contemporaneo, con lo scrittore e poeta Andrea Inglese, con cui nel 2025 ha realizzato la serie "Sonde poetiche" per radioarte.it.
Il suo sito: www.gianlucacodeghini.com.