Gianluca Capozzi / Elisa Zadi – La donna e due dimensioni
Il progetto nasce dalla volontà di porre a confronto due artisti che privilegiano il medium pittorico e la figurazione, senza però perseguire l’imitazione del reale.
Comunicato stampa
DINO MORRA_GALLERY è lieta di presentare La donna e due dimensioni una mostra di Gianluca Capozzi
ed Elisa Zadi a cura di Stefano Taccone, che inaugurerà a Napoli il 13 dicembre 2025 alle ore 17:00
presso gli spazi della galleria in via Alabardieri, 1.
Il progetto nasce dalla volontà di porre a confronto due artisti che privilegiano il medium pittorico e la figurazione, senza però perseguire l’imitazione del reale. In ciascuna delle loro ricerche, le immagini nascono infatti da un processo di rielaborazione interiore che supera il semplice dato sensoriale. In questa occasione, inoltre, la donna e il suo corpo occupano il centro delle attenzioni di entrambi, benché se per l’artista avellinese, Capozzi, ciò rappresenta un episodio all’interno di una ricerca che possiede altri obiettivi, per l’artista aretina, Zadi, la riflessione sull’identità femminile costituisce da tempo un nucleo tematico imprescindibile.
Nel testo critico che accompagna l’esposizione, Stefano Taccone sottolinea come il lavoro di Zadi, servendosi di una gamma cromatica tenue, tendente alla mezza tinta, alla trasparenza, proceda da un’esperienza dello spirito:
«Nei suoi dipinti pare evocare un immaginario edenico: figure antropomorfe, spesso muliebri — talvolta chiaramente riconoscibili nella loro nudità, modellata dal chiaroscuro, talaltra immerse nell’ombra — popolano una vegetazione rigogliosa, avvolte da un senso di equilibrio perfetto. I colori possiedono l’irrealtà del sogno, e proprio questa qualità onirica rende quel mondo paradossalmente più convincente [..]».
Il mondo descritto da Capozzi è invece, al pari delle sue tipologie femminili, molto diverso, se non antitetico, a cominciare dalla tavolozza calda e squillante: «Le donne dei suoi dipinti oscillano tra atteggiamenti spericolati e pose apertamente oscene. A immagini che intendono evidentemente richiamare gli esiti della fotografia se ne alternano altre in cui il colore sembra liquefarsi. Esse sono poi frequentemente turbate, come in una interferenza tra dispositivi elettronici, da elementi che paiono provenire della pittura astratta, quando non proprio da segni involuti, prossimi al disegno infantile».
Si ringrazia: gli artisti, Stefano Taccone, Andrea Morra (per il supporto installativo), Ad Maiora (per il supporto informatico).
DINO MORRA_GALLERY | v. Alabardieri_1 | 80121_Napoli | T 3924100522 | www.dinomorragallery.it | [email protected]
Bio artisti:
GIANLUCA CAPOZZI
Nato ad Avellino Italia) nel 1973. Vive e lavora ad Aiello Del Sabato, (AV). Studia pittura all’accademia di belle arti di Firenze. Capozzi trascende la rappresentazione, ma usa tutti gli elementi a disposizione per alludere ad una realtà ampliata. Esprime il concetto dell'interdipendenza e l'impermanenza, con figure, come fantasmi, che abitano un unico instante e sul legame con la nostra parte profonda, gli stati di coscienza ampliati, che generano visioni, evoluzione e consapevolezza, in una caratteristica messa in scena percettiva, quasi teatrale che vuole avvicinarsi, rendere visibile, ciò che non è visibile. Il rapporto tra luce e colore in pittura abbraccia velocità e istinto rendendo protagonista il momento in cui l'opera si completa e lo stesso concetto di creazione. Il dipinto stesso è una traccia di questo gesto, una pittura non di rappresentazione ma parte della realtà. I suoi lavori sono stati esposti in diverse rassegne internazionali d’arte, musei e fondazioni. Tra i finalisti del Premio Videoinsight®, Premio Eneganart a Palazzo Strozzi, del Premio Cairo, Premio Termoli, Premio Lissone, Premio Celeste alla Brodbeck Foundation, Premio Banca Profilo alla Permanente, Premio Miche@ e due edizioni del premio Seat Pagine Bianche. Tra le mostre "THE SEVERED GARDEN” personale a cura di Andris Brinkmanis, "BAM, BIENNALE ARCIPELAGO MEDITERRANEO”, “WAITING FOR THE PRINCE” alla Fondazione Videoinsight®, “OCEAN PROJECT” personale a cura di Viktor Misiano al Palazzo Delle Arti, Napoli. Nelle collezioni di Museo Laboratorio, Ci,à S.Angelo, The Artrooms Foundation, Londra, The Bank Contemporary Art Collection, Luciano Benetton Collection, Frank Cohen Collection, London, Videoinsight® Collection.
ELISA ZADI
Elisa Zadi è nata ad Arezzo. Si diploma come Maestro d’Arte e successivamente ottiene con il massimo dei voti la Maturità d’Arte Applicata presso l’Istituto Statale d’Arte di Arezzo. Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma con lode in Pittura; dal 2007 al 2009 lavora nella stessa cattedra come “Assistente Tecnico di Laboratorio”. Nel 2009 si abilita all’insegnamento delle Discipline Grache e Pittoriche tenendo attualmente la cattedra presso il Liceo Artistico Porta Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene con lode il Master di II° livello in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università EuEuropea di Roma. Attualmente vive e lavora a Firenze. Fra le principali partecipazioni artistiche si ricorda “Bloom your way – Fiorisci a modo tuo” a cura di Piero Giannuzzi, Museo Mupa, Ginosa, “ Life Is but a day” a cura di Maria Vittoria Pinotti presso Mucciaccia Gallery Project di Roma, “ La misura umana” a cura di Eugenia Carabba Tettamanti e Giuseppe Cotroneo, Circolo degli Esteri, Roma, “Cara Enfanta” a cura di Greta Beccaglia e Marco Palamidessi presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, “Vitamine- tavolette energetiche” a cura di Carlo Palli e Laura Monaldi presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e Museo Novecento di FiFirenze, “Looking for Monnalisa” a cura di Valerio Dehò presso Castello Visconteo e Palazzo Broletto di Pavia, “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti presso Palazzo Datini di Prato, “Nelle Rapide”, Laboratorio 13 – Spazio d’Arte, Firenze, a cura di Rosanna Tempestini Frizzi, “L’orma che vedi è la mia”, Rosy Boa, Arezzo, a cura di Matilde Puleo, “100X100 Piccolo Formato”, Sincresis, Empoli (FI), a cura di Alessandra Scappini e Spela Zidar. Nel 2024 la personale “Florilegium Cruentum” a cura di Laura Davitti presso il Museo di Fraternita ad Arezzo e nel 2025 “Floralia” a cura di Roberta Guarnera e Mariateresa Zagone presso ForoG Gallery di M Messina. Fra i numerosi Premi si ricorda nel 2025 la selezione al Prisma Art Prize, al Premio Combat, il Premio Luigi Candiani e il Premio Giuseppe Casciaro, 2024 la selezione come nalista a Exibart Prize 5 e Arteam Cup 9 oltre alla selezione con merito del Premio Mestre Pittura 2024 e 2025; nel 2025 partecipa alla residenza internazionale DOM & Extrartis, Barcellona-Sorrento; la Residenza Situ Festival #3 nel 2022 a Ragusa, la selezione Premio Cairo Arte nel 2015, Il Premio Limen 2014 e il Premio Casorati nel 2008. Nel 2021 pubblica con Polistampa la sua prima silloge poetica "Il profumo del Giglio". Nel 2023 è Vincitrice del PrProgetto Satus-Tempora, a cura di Benedetta Falteri e Cristian Caliandro, Montelupo Fiorentino, Firenze. Nel 2024 viene inserita da Exibart Prize n°4 nella pubblicazione Studio Visit edita per la 60esima Biennale di Venezia. Sempre nel 2024 è vincitrice di Mavare con ForoG Gallery, a cura di Roberta Guarnera e Mariateresa Zagone, Messina e di Arcipelago Contest 2024, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, a cura di Sandro Malossini e Francesco Finotti, Bologna. Nel 2025 prende parte a Container Door Art Festival, Guadalajara, Mexico. Partecipa a Roma Arte in Nuvola nel 2024 e Un Fair Milano nel 2023.
Bio curatore:
Stefano Taccone è nato a Napoli nel 1981. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica presso l’Università degli studi di Salerno. Attualmente è docente di Storia dell’arte nella Scuola secondaria di II grado. Ha pubblicato le monografie Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, Salerno 2010), La contestazione dell'arte (Phoebus Edizioni, Casalnuovo di Napoli 2013, poi Iod Edizioni, Casalnuovo 2015), La radicalità dell’avanguardia (Ombre Corte, Verona 2017), La cooperazione dell'arte (Iod Edizioni, Casalnuovo di Napoli 2020), La critica istituzionale. Il nome e la cosa (Ombre Corte, Verona 2022); le raccolte di racconti Sogniloqui (Iod Edizioni, Casalnuovo di Napoli 2018), Morfeologie (Iod Edizioni, Casalnuovo di Napoli 2019); i romanzi Sertuccio (Iod Edizioni, Casalnuovo di Napoli 2020), Scatolone scolastico (Campanotto Editore, Pasian di Prato 2025); le raccolte di poesie Alienità (Divinafollia, Caravaggio 2019), Terrestri d’adozione (Edizioni Progetto Cultura, Roma 2021), Sciogliete le rime (Campanotto Editore, Pasian di Prato 2023). Ha curato i volumi Contro l’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità (Ombre Corte, Verona 2014) e Religione/arte/rivoluzione, anche (Massari Editore, Bolsena 2020). Collabora stabilmente con le riviste “Frequenze Poetiche”, “Segno” ed “OperaViva Magazine”.