Gian Marco Montesano – Alpensinfonie
Fauna selvatica e imprese sportive saranno protagoniste delle vette dipinte da Montesano nella nuova serie di opere, realizzate appositamente per la mostra, che anticipa le attesissime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Comunicato stampa
Si può dire che quello di Gian Marco Montesano a Trento sia un ritorno a casa per Natale: con la sua mostra personale Alpensinfonie, che inaugurerà il 16 dicembre allo Studio d’Arte Raffaelli, l’artista rende infatti omaggio all’ambiente montano e ai suoi abitanti.
Fauna selvatica e imprese sportive saranno protagoniste delle vette dipinte da Montesano nella nuova serie di opere, realizzate appositamente per la mostra, che anticipa le attesissime Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e sarà visitabile in concomitanza con il grande evento. La suggestione musicale straussiana, che dà il titolo alla mostra, evoca i paesaggi dipinti su tela dall’artista, che appaiono come sospesi tra realtà e immaginazione, descrivendo atmosfere oniriche che si susseguono tra le oscillazioni e i picchi delle creste. Oltre a tele di grandi dimensioni, saranno in mostra anche una serie di opere di formato più contenuto impreziosite da antiche cornici black forest, che rivisitano lo stile alpino tradizionale.
Quello che Montesano sembra suggerire nel suo lavoro è un invito a mantenere in armonia la percezione della montagna selvatica e incontaminata con le sfide, tutte umane, presentate dagli sport alpini; a saper tenere in equilibrio i ricordi di un passato che appare gioioso e nostalgico al tempo stesso, e un presente da cogliere in uno scatto fotografico, prima che sfugga; a riconoscere, nelle geografie dell’arte, anche le forme e i mutamenti della natura.
Alpensinfonie sarà accompagnata da un catalogo con testo di Valerio Dehò e sarà visitabile fino al 31.03.2026. All’inaugurazione del 16.12.2025 sarà presente l’artista. La mostra è sponsorizzata dal portale https://www.itinerarinellarte.it/.
Nato a Torino nel 1949, Gian Marco Montesano è artista, scrittore e regista di teatro. Presente sulla scena artistica internazionale dagli anni ’70, ha vissuto tra Parigi, Bologna e Trento. Nel 1993 è stato invitato alla Biennale di Venezia. Ha tenuto mostre in importanti spazi pubblici e privati internazionali. Hanno scritto di lui intellettuali e critici, da Jean Baudrillard a Toni Negri a Achille Bonito Oliva a Luca Beatrice. Attualmente vive e lavora a Bologna.