Galeazzo Nardini – Sciopero

Informazioni Evento

Luogo
CINETECA COMUNALE
Via Riva Di Reno 72, Bologna, Italia
Date
Dal al

Martedì-Venerdì: 14.00-22.00
Sabato: 11.00-22.00
Domenica-Lunedì: 17.00-22.00

Vernissage
06/11/2017

ore 19.30

Artisti
Galeazzo Nardini
Curatori
Pier Luigi Tazzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra SCIOPERO di Galeazzo Nardini, a cura di Pier Luigi Tazzi, in occasione della rassegna “Avanguardia e rivoluzione. Il cinema di Sergej Ejzenstejn”.

Comunicato stampa

Lunedì 6 novembre, presso gli spazi della Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna, si inaugura la mostra SCIOPERO di Galeazzo Nardini, a cura di Pier Luigi Tazzi, in occasione della rassegna "Avanguardia e rivoluzione. Il cinema di Sergej Ejzenstejn".

Galeazzo Nardini (Pescia, 25 febbraio 1938 - Massa e Cozzile, 30 marzo 2016), conosciuto anche solo come Galeazzo, corridore ciclista in gioventù, tagliatore di diamanti, e quindi pittore, concepisce l’idea dello SCIOPERO nel corso del 1976 e la mette in atto l’anno seguente con la chiusura temporanea della galleria m³ 151 Spazio Alternative 2, che aveva gestito insieme alla moglie Marie Martine Motti a Montecatini Terme dal 1974 al 1982.
Negli anni immediatamente precedenti la sua arte si era molto avvicinata a certe pratiche sia del Movimento Internazionale Fluxus, in particolare guardando a Giuseppe Chiari e a Ben Vautier, sia alla Poesia Visiva di Eugenio Miccini e di Sarenco, pur non essendo stato né un artista Fluxus – il movimento dopo il suo inizio clamoroso ai primi anni 1960 si era andato estinguendo nella seconda meta’ dei 1970 –, né un poeta visivo.
SCIOPERO diventa allora e rimane per tutto il resto della sua vita la sua pratica artistica quotidiana, ancora alla fine pittorica, il suo progetto utopico/rivoluzionario di arte e di vita insieme, la sua ossessione mantrica e para-onanistica, la testimonianza più evidente della sua necessità di presenza. Con qualche variazione, alla fine trascurabile, lo dichiara, se lo dichiara, per sé, per tutti e per nessuno, scrivendo su tutto quello che si trova a portata di mano, ma sempre tuttavia scegliendo o costruendo il supporto, la tavola di iscrizione, che é sempre, insieme, significativa e casuale, e verso cui non si mostra mai indifferente.
La mostra SCIOPERO alla Cineteca di Bologna di tutto questo raccoglie in parte le tracce.