Gabriel Sierra – Subito dopo l’oggetto più distante

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRANCO NOERO
Via Mottalciata 10b, Torino, Italia
Date
Dal al

lunedì e sabato 15 – 19 dal martedì al venerdì 11 – 19

Vernissage
28/05/2019

ore 18

Artisti
Gabriel Sierra
Uffici stampa
EMANUELA BERNASCONE
Generi
arte contemporanea, personale
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Subito dopo l’oggetto più distante è la metafora di un termine comunemente utilizzato dagli astronomi per misurare l’oggetto astronomico più distante al momento scoperto considerando la perpetua e persistente espansione dell’universo. “Osservare ed immaginare oltre” è quindi l’input, l’impulso, da cui Sierra prende spunto per dare originare alla mostra.

Comunicato stampa

La Galleria Franco Nero è lieta di presentare la personale di Gabriel Sierra, per la quale l’artista ha realizzato una nuova serie di opere appositamente concepite per gli spazi di Via Mottalciata, in un serrato dialogo con lavori realizzati nel recente passato.
Subito dopo l’oggetto più distante è la metafora di un termine comunemente utilizzato dagli astronomi per misurare l’oggetto astronomico più distante al momento scoperto considerando la perpetua e persistente espansione dell’universo. “Osservare ed immaginare oltre” è quindi l’input, l’impulso, da cui Sierra prende spunto per dare originare alla mostra.
Attraverso il suo lavoro Gabriel Sierra esprime un vivo interesse per i codici sociali che governano la nostra interazione con gli ambienti costruiti, ponendo particolare accento su come queste norme possono essere modificate o sovvertite attraverso la manipolazione delle dinamiche architettoniche tradizionali. Trasformando questi codici comportamentali, le sue opere affrontano questioni relative alla percezione che il singolo ha della quotidianità. Sierra è inoltre attento all'influenza subconscia che il contesto e la logica hanno sulla nostra relazione con lo spazio. Per l’artista c'è una linea sottile tra funzione, utilità e pensiero soggettivo, così come c'è tra design, architettura e arte. Manipolando la forma e la funzione di determinati oggetti, Sierra altera le aspettative e le associazioni abituali. È in questo potenziale destabilizzante che il lavoro di Sierra raggiunge i suoi effetti più potenti, sia nello spazio che nella mente dello spettatore.
Gabriel Sierra (San Juan Nepomuceno, 1975) vive e lavora a Bogota, Colombia. Il suo lavoro è stato presentato in importanti mostre per- sonali, tra le quali: ‘The First Impressions of the Year 2018 (During the early days of the year 2017)’, secession, Vienna, Austria (2017); ‘Be- fore Present’, Kunsthalle Zurich, Zurigo, Svizzera (2015); Numbers in a Room’, Sculpture Center, New York, USA (2015); The Renaissance Society, Chicago, USA (2015); ‘Thus Far’, Peephole, Milano, Italia (2013); ‘( )’, Kadist Art Foundation, San Francisco, USA (2012); ‘Compuesto Verde (stepmothernature-series)’, Centre d'Art Contemporain de Brétigny, Brétigny- sur Orge, Francia (2006). Tra le mostre collettive: ‘Latinoámerica: volver al futuro’, MALBA Museo de Arte Contemporáneo, Buenos Aires, Argentina (2018); ‘Spaces Without Drama or Surface is an Illusion, But So Is Depth’, Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts, Chicago, USA (2017); Under the Same Sun: Art from Latin America Today, South London Gallery, Londdra, Inghilterra (2016); ‘El Orden Natural de las Cosas’, Museo Jumex, Città del Messico, Messico (2016); ‘United States of Latin America’, MOCAD Museum of Contemporary Art Detroit, USA (2015); ‘Panorama’, High Line Art, New York, USA (2015); ‘MetaModern’, Krannert Art Museum, Illinois, USA (2015); ‘Do Objeto para o Mundo – Coleção Inhotim’, Itaú Cultural, San Paolo, Brasile (2015); ‘Transformação e Arte, Centro Cultural do Banco do Brasil (CCBB)’, Brasilia, Brasile (2015); ‘Under the Same Sun’, Solomon R. Guggenheim Museum, New York, USA (2014); ‘do it outside’, Socrates Sculpture Park, Long Island City, USA (2014); ‘Ways of Working: the incidental object, Fondazione Merz, Torino, Italia (2013); ‘Block, Pillar, Slab, Beam’, Aspen Art Museum, Aspen, USA (2012); Living Under the Same Roof’, Center for Curatorial Studies Bard College, Annandale-on-Hudson, New York, USA (2010); ‘1st Panorama da Arte Brasileira’, MAM Museu de Arte Moderna, San Paolo, Brasile (2009). Il suo lavoro è stato parte di numerose mostre collettive internazionali, tra cui: 2013 Carnegie International, Pittsburgh, USA; 9th Shanghai Biennale, Shanghai, China (2012); 2012 New Museum Triennial: The Ungovernables, New York, USA; 12th Istanbul Bienali, Instabul, Turchia (2011); 11e Biennale de Lyon, Lione, Francia (2011); 28a Bienal de São Paulo, San Paolo, Brasile(2008); 7a Bienal do Mercosul, Porto Alegre, Brasile (2007).