Fuck Normality Festival 2018
Torna al Sudeststudio di Guagnano, in provincia di Lecce, la settima edizione del Fuck Normality Festival all’insegna della musica elettronica di ricerca con ospiti italiani e internazionali, tra installazioni, esposizioni e mercatini immersi nella campagna salentina.
Comunicato stampa
Martedì 14 agosto torna al Sudeststudio di Guagnano, in provincia di Lecce, la settima edizione del Fuck Normality Festival all’insegna della musica elettronica di ricerca con ospiti italiani e internazionali, tra installazioni, esposizioni e mercatini immersi nella campagna salentina. Start ore 22.
Torna al Sudestudio di Guagnano Fuck Normality Festival. Martedì 14 agosto, nella notte di Ferragosto, la settima edizione del festival di musica elettronica invade gli spazi di Sudeststudio, studio di registrazione immerso tra gli uliveti e le vigne, nella splendida campagna del nord Salento, vero e proprio baluardo per la musica indipendente internazionale. Tra installazioni luminose, mapping e mostre allestite nella bucolica cornice dello studio, si alternano sul palco gli ospiti di questa nuova edizione estiva per una all night long all’insegna della musica indipendente.
LA LINE UP DEL FESTIVAL
La line up della settima edizione si caratterizza per la presenza di live e djset che vedono alternarsi alle consolle tre nomi d’eccezione del djing internazionale. In questo senso merita un posto d’onore nella line up Andy Stott, producer e musicista di stanza a Manchester. Punta di diamante dell’etichetta Modern Love, le sue performance live costruiscono narrazioni complesse in grado di spaziare dalle atmosfere dub e techno, tipiche del club, a creazioni atmosferiche più adatte agli spazi d’arte contemporanea e festival. Andy Stott si esibisce per la prima volta nel Salento con live set imprevedibile tra flussi vocali in grado di elevare lo spettatore dalla pista da ballo. Insieme a lui un altro fuoriclasse della consolle: si tratta di Nickodemus, globetrotter dell’afrobeat e delle sonorità tropical. Fondatore della storica etichetta Wonderwheel Recordings, Nickodemus domina la scena dei club newyorkesi sin dagli anni Novanta, facendosi interprete musicale del calderone culturale della Grande Mela. La sua accezione di word music è quanto mai variegata e si contamina di sonorità afro e latinoamericane, hip hop e funk. Dalla solarità di Nickodemus alle note acide di Alessio Nataliza: ex membro dei Disco Drive, un passato nel punk, diverse stagioni nelle principali capitali europee sono tutte esperienze riassumibili in Not Waving, il progetto dalla potenti sonorità techno che convergono nelle sue performance.
Tra i live si segnala la performance di Joan Thiele, cantautrice di origini svizzero-colombiane che presenta sul palco del Fuck Normality Festival i brani del suo nuovo album, Tango, uscito per la Universal Music. Il titolo lascia intuire gli ingredienti della sua cifra stilistica: un meltipot culturale che mischia influenze sudamericane, synth europei e africani. Sorprendente il live di Yombe, nome d’arte dietro cui si cela il duo formato da Alfredo Maddaluno e Cyen. Musicista e produttore il primo, cantautrice la seconda, i loro brani sono eleganti gemme minimal-pop con forti venature elettroniche, caratterizzate da un delicato equilibrio musicale. Come da tradizione e per filosofia, Fuck Normality Festival è attento alla scena nazionale ma anche ai progetti musicali di stanza in Puglia come Maledetto e Benedetto della cantautrice salentina Lucia Manca, che presenta sul palco un album dal forte impatto immaginifico e da brani finemente arrangiati.
La serata si conclude con il dj-set di Filippo Zenna e Okee Ru, giovani ma navigati talenti, cultori e collezionisti di dischi, portatori delle migliori vibes di Chicago, Manchester e Detroit, che spaziano dalla disco all’house music al fusion-jazz, fino ad abbracciare vaste sfere dell'elettronica moderna.
ARTI VISIVE
Confini è la parola chiave che raccoglie gli interventi degli artisti visivi della settima edizione del Fuck Normality Festival. Partendo dall’idea che “il confine è una linea immateriale, una linea che separa e allo stesso tempo unisce. In natura, non esiste discontinuità, qualsiasi confine, qualsiasi limite è puramente artificiale e convenzionale”, hanno aderito all’open call lanciata dal festival artisti visivi, fotografi, illustratori, che esporranno i loro lavori contestualmente alle attività del festival. Tra i nomi, segnaliamo la presenza di The Rainbow Is Underestimated, Charlie Davoli, Michele Battilomo, Gabriele Albergo, Lorella Furleo Semeraro, Francesco Sambati, Giacomo Rosato, Martina Leo, Carlo Romano, Francesca Pignataro, Gianle Lametà, Paolo Ferrante, Serena Schinaia, Paola Rollo, Patrizia Mastrapasqua, Marco De Masi, Marina Ichigo, Valeria Puzzovio, Enrica Ciurli, Giorgia Prontera, Noemi De Feo, Annalisa Macagnino, Chiara Spinelli, Andy Trema, Groviglio Deforme, Francesco Caroppo.
LIGHT DESIGN
Come di consueto si rinnova anche quest’anno il prezioso sostegno di Parisi a cui si aggiunge l’esperienza e la creatività di Maurizio Buttazzo, designer e artista visivo, autore degli allestimenti della Festa di Cinema del reale, tra i partner del festival.