Franco Piersanti – La testa del poeta

La Fondazione VOLUME! presenta La testa del poeta, un lavoro di Franco Piersanti (Roma, 1950) che unisce musica,
scultura e memoria, rivelando un lato intimo e sorprendente del celebre compositore.
Comunicato stampa
"Ho lavorato tutta la vita scrivendo musica,
ma parallelamente ho lavorato
sempre con le mani diversi materiali"
– Franco Piersanti
Il 25 maggio 2025 dalle 12:00 alle 20:00 la Fondazione VOLUME! presenta La
testa del poeta, un lavoro di Franco Piersanti (Roma, 1950) che unisce musica,
scultura e memoria, rivelando un lato intimo e sorprendente del celebre
compositore.
Come già avvenuto diverse volte nella sua storia, VOLUME! accoglie e dà spazio
non solo ad artisti visivi, ma anche ad architetti, scrittori o musicisti che accettano
la sfida di raccontare un aspetto meno conosciuto della loro creatività e della loro
visione del mondo. Accompagnato da un testo di Silvano Manganaro, La testa
del poeta è un progetto che trasforma lo spazio ponendo al centro del lavoro un
universo fatto di personaggi immaginari, frammenti di scenografie, teatrini di latta,
teste in cartapesta e ceramica: oggetti fragili e vibranti che normalmente abitano lo
studio di Piersanti come presenze sceniche silenziose. Piccoli mondi immaginari,
capaci di evocare atmosfere, racconti e “partiture interiori”. Indagare e rendere
visibili pratiche parallele degli artisti – quello che viene comunemente definito
“Violon d’Ingres”, un'espressione che descrive una passione laterale, un hobby o
un interesse personale che un individuo coltiva, separatamente dalla propria
attività principale – è un modo per addentrarsi in mondi sfaccettati e curiosissimi,
che hanno nella spontaneità e nella necessità il loro pregio migliore. La creazione
di teste e di micro scenografie, rappresenta per Piersanti una pratica nascosta
che, negli anni, è diventata un vero e proprio linguaggio parallelo: un modo per
toccare la materia così come, con la musica, si toccano le emozioni.
Come ha scritto Gregorio Botta parlando del lavoro di Piersanti, «[le sue teste]
sembrano degli improvvisi venuti al mondo di corsa, con pochi tocchi e pochi
ripensamenti, come se fossero guidati da un’urgenza interiore che li spinge a
manifestarsi: così mossi, così colorati, così vitali, allegri e leggeri anche quando
sono tragici». La mostra a VOLUME! mette in luce una coerenza profonda tra le
due anime dell’artista: quella musicale e quella visiva. Piersanti attraversa i
linguaggi (cartapesta, ceramica, animazione video, scenografia, ecc.) con
leggerezza e vigore, componendo un’arte che parla al cuore con pudore, intensità
e meraviglia.
Biografia:
Franco Piersanti (Roma, 1950) è uno dei più autorevoli compositori italiani di
musica per cinema, teatro e televisione. Formatosi al Conservatorio di Santa
Cecilia, è stato assistente di Nino Rota prima di esordire nel 1976 con Io sono un
autarchico di Nanni Moretti, con cui avvierà una lunga collaborazione. Altro
sodalizio fondamentale è quello con Gianni Amelio, per cui ha firmato le musiche
di film come Il ladro di bambini, Lamerica e Le chiavi di casa. Ha lavorato anche
con Bertolucci, Olmi, Crialese, Giordana, Virzì e Comencini. Sua la celebre
colonna sonora della serie Il commissario Montalbano. Il suo stile è lirico,
narrativo, mai retorico, capace di restituire emozioni con pudore e intensità. Attivo
anche nel teatro e nella danza (Martha Graham Dance Company, Martha Clarke),
ha composto oltre cinquanta partiture sceniche. È autore di numerosi lavori
sinfonici e da camera. Ha vinto, tra i numerosi premi, tre David di Donatello, due
Nastri d’Argento e il premio UCMF a Cannes.