Francesco Totaro – Dittici sincronici

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DEL PRESENTE
Piazzale John Fitzgerald Kennedy , Rende, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/07/2022

ore 19

Artisti
Francesco Totaro
Curatori
Roberto Sottile, Mariateresa Zagone
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

Giovedì 21 luglio 2022 alle ore 19.00 presso il Museo del Presente di Rende, all’interno della rassegna “Intrecci Contemporanei a cura di Roberto Sottile e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Città di Rende, si inaugura la personale dell’Artista Francesco Totaro “Dittici Sincronici. Il non ancora nell’adesso”.
La mostra è a cura di Mariateresa Zagone e Roberto Sottile.
Francesco Totaro, classe 1961, nato a Messina, ma vive e lavora tra Modena e Bologna, città nella quale nel 1984 si trasferisce e frequenta l’Accademia di Belle Arti. Dopo l’esordio artistico nel 1996, prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. La sua attività artistica si caratterizza per la multidisciplinarietà dell’approccio e per la centralità del binomio digitale/analogico. Su questa tematica e percorso di ricerca è costruita anche la mostra del Museo del Presente. “I Dittici proposti – come scrive nel testo la curatrice Mariateresa Zagone - diventano allora un testo teosofico e, sfidando ogni spiegazione razionale in termini di nessi causali, rivelano un mondo di forme e connessioni che finalmente, dopo la dicotomia in cui si è consumato il pensiero occidentale degli ultimi quattro secoli che ci ha resi estranei a noi stessi, trascendono la divisione fra pensiero e materia. Ed è per questa allusione al trascendente che risultano tanto affascinanti e parlano così profondamente al divino che siamo.”
La mostra che resterà aperta la pubblico fino al 12 agosto, diventa un viaggio dove il tempo compiuto e il tempo che sta per compiersi si sovrappongono generando così come scrive il curatore Roberto Sottile - “un tempo che aspetta e si manifesta in visioni e suggestioni, che prendono forma nello spazio dell’opera d’arte. Uno spazio finito che racchiude un pensiero che diventa immagine-contenuto, ed uno spazio infinito capace di superare il finito. Una ricerca intimistica, dove il linguaggio artistico dialoga da una parte con la potenza e la forza dell’immagine che caratterizza le opere in mostra, e dall’altra il “segno-pixel” monocromo che diventa matrice sulla quale Francesco Totaro innesta il racconto.” La ricerca di Totaro è fortemente influenzata dai testi sugli studi che mostrano le connessioni tra la meccanica quantistica, la programmazione inconscia e, più in generale, le potenzialità creative della mente. Le sue opere, pubblicate nelle principali riviste di settore, sono state acquisite in numerose collezioni private. Gabriele Perretta, archeologo della contemporaneità e ideatore della teoria artistica del Medialismo, ha dedicato al suo lavoro un testo monografico incluso nel volume I mestieri di érgon. Fabric’art: visioni, oggetti, storie della medialità, 2005.