Francesco Sicuro – Una città in architettura
In mostra la serie completa delle ventuno incisioni di Francesco Sicuro conservate nel Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria Regionale della Sicilia.
Comunicato stampa
In occasione della presentazione del libro di Nicola Aricò, Una città in architettura. Le incisioni di Francesco Sicuro per Messina (Edizioni Caracol, Palermo 2014), che si terrà a Palazzo Mirto martedì 14 ottobre alle ore 17.00, con gli interventi di Gioacchino Barbera e di Marco Rosario Nobile, la serie completa delle ventuno incisioni di Francesco Sicuro conservate nel Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria Regionale della Sicilia sarà esposta nella sala mostre di Palazzo Abatellis dal 14 ottobre al 9 novembre 2014.
Le ventuno incisioni di formato minore, che Francesco Sicuro (Messina 1746 - Napoli 1827) eseguiva per la città di Messina tra 1767 e 1768, con l’eccezione dell’antiporta-frontespizio databile l’anno successivo, rientrano nella preziosa categoria delle «rarissime». La Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis è l’unica istituzione culturale che ne conservi l’intera serie.
Se il formato delle lastre ripete due differenti dimensioni, pari a circa mm 157 x 120 e mm 280 x 130, le relative categorie iconologiche dei soggetti rappresentati seguono invece tre differenti criteri tematici. Il primo, saturo di metafore culturali e di ideologia illuminista, si limita all’antiporta-frontespizio, che disvela l’intenzione editoriale di un atlante mai compiuto. Nelle successive venti immagini vengono proposti, in pari numero, sia rilievi prospettici di edifici civici e di culto, nel formato minore, sia vedute di piazze, in quello maggiore.
Le incisioni, ottenute con la tecnica dell’acquaforte, seguono un ordine progressivo con cui si intendeva tracciare un percorso con origine da Capo Peloro e stazione nel porto dinnanzi il Palazzo Senatorio; per poi proseguire la guida all’interno della città attraverso le piazze e le strade più rappresentative.
L’opera, ideata e finanziata da Andrea Gallo, veniva interrotta a causa di divergenze insorte tra questi e Francesco Sicuro, probabilmente a seguito della esclusione di alcune tavole, dedicate alle architetture gesuitiche, rimosse dal progetto originario a causa della espulsione della Compagnia di Gesù dal Regno di Sicilia, avvenuta a Messina la notte dell’8 dicembre 1767.