Francesco Pergolesi – Insulae

La mostra è composta da tre progetti fotografici differenti che tuttavia dialogano tra loro armonicamente per contenuti e cifra stilistica. Quella di Francesco Pergolesi è stage photography ovvero messe in scena, in ambienti di interno o all’aperto, che l’autore mette in relazione compositiva all’arte del passato e contemporanea.
Comunicato stampa
Giovedì 8 maggio dalle ore 16 inaugura, negli spazi di Riccardo Costantini Contemporary in via Goito 8 a Torino, la mostra Insulae di Francesco Pergolesi, dal 8 al 31 maggio 2025.
La mostra è composta da tre progetti fotografici differenti che tuttavia dialogano tra loro armonicamente per contenuti e cifra stilistica. Quella di Francesco Pergolesi è stage photography ovvero messe in scena, in ambienti di interno o all'aperto, che l'autore mette in relazione compositiva all'arte del passato e contemporanea.
Heroes, è sicuramente la serie che più ha caratterizzato la carriera espositiva di Pergolesi. Iniziato nel 2013 e tuttora in progress, Heroes nasce per raccontare la difficile sopravvivenza delle piccole imprese a conduzione familiare che caratterizzano l'unicità del paesaggio urbano, a causa del cambiamento imposto dalla globalizzazione.
STARS è una "costellazione" di donne allo stesso tempo normali e straordinarie, rappresentate nell'intimità del loro "interiore" quotidiano.
Ogni ambiente racconta di una donna; è il luogo scelto, creato e vissuto a sua immagine e somiglianza. Esprime la sua identità attraverso tracce, oggetti, sfumature. Teatro di relazioni, fragilità, ambizioni
Nel 2025 vince il bando di Culture Moves Europe (individual mobility action) per realizzare il progetto Insulae-Poble-sec con il supporto della Comunità Europea ed il Goethe Institute. Il progetto realizzato insieme ad EO Arquitectura e Cerhisec (Associazione di Storia del Poble-sec) ha documentato e messo in scena uno degli ultimi quartieri adiacenti al centro della città di Barcellona che conserva una forte identità architettonica, culturale e sociale nonostante il forte aumento del turismo di massa. La serie di scatti che ne sono scaturiti sono la naturale prosecuzione di Heroes, anche se in questo specifico progetto non sono più solamente le piccole imprese le protagoniste assolute.
Francesco Pergolesi, nato a Venezia nel 1975 e cresciuto a Spoleto, è un artista visuale e fotografo con sede a Torino.
Le sue immagini sono caratterizzate da una forte estetica teatrale: ogni scatto nasce dall’esplorazione intima di una storia reale a cui intreccia un’accurata ricerca poetica e scenografica.
Nel 2025 vince il bando di Culture Moves Europe (individual mobility action) per realizzare il progetto Insulae-Poble-sec nella città di Barcellona con il supporto della Comunità Europea ed il Goethe Institute.
Il lavoro di Francesco Pergolesi è stato esposto in Gallerie ed Istituzioni nazionali ed internazionali tra cui la mostra personale Divas Dog Portraits a Villa della Regina (2023 Torino) con la curatela di Carla Testore, Art director per lo spettacolo La fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani (Rai tre, 2022), Patricia Conde Galeria Approaches of abstaction (Ciudad de Mexico,), Griffin Museum di Winchester (MA), tra i vincitori dell’Arnold Newman Prize con il progetto Heroes (2018), Fotoistanbul con una monumentale installazione pubblica del progetto Heroes (Istanbul, 2017), rappresentato da Catherine Edelman Gallery (Chicago) ottenendo nel 2016 il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Chicago per la mostra Heroes (2016), residenza artistica presso Halsnoy Kloster Museum in Norvegia (2016), Museo Canonica di Roma per il Premio speciale Talent Prize (2015), selezionato a Photoespaña Descubrimiento (2015), Vanni Artist room, con la mostra Arianna, vincitore del premio Autofocus per la migliore installazione fotografica (Torino 2015), residenza artistica e mostra Wunderkammer III alla Galerie Huite durante Les Rencontres d'Arles (Arles 2015), rappresentato dalla galleria Riccardo Costantini Contemporary (Torino), Festival di Filosofia di Carpi con la mostra personale Ligne de Démarcation e la curatela di Marc Augé (2012).
Il suo lavoro è stato pubblicato su The Royal Photographic Society, Chicago Tribune, Chicago Magazine, Slate, Pdn, Photograph, Fast Co. Design, My Modern Met, The Thelegraphe, Aesthetica Magazine, Snoecks, Atlas Obscura, L’Oeil de la photographie, Il sole 24h, La Repubblica, La Stampa, Artslife e altre pubblicazioni nazionali ed internazionali.
Le sue opere sono state acquisite da importanti collezioni private e pubbliche tra cui Reyn van der Lught Collection, Rotterdam e Norton Museum of Art di Palm Beach (USA).