Francesco Maria Caberlon – Ci vediamo per un caffè

La mostra è una storia e un omaggio d’amore che parte da un ricordo personale.
Comunicato stampa
La Libreria Bocca è lieta di presentare la personale di Francesco Maria Caberlon, Ci vediamo per un caffè, a cura di Vera Agosti, dal 4 giugno al 4 luglio 2025. La mostra è una storia e un omaggio d'amore che parte da un ricordo personale. L'artista, infatti, si era legato profondamente alla futura moglie, Francesca Cabalisti, attraverso i loro veloci e ripetuti incontri per bere un caffè, come suggerisce il titolo dell'esposizione tratto da un’opera, quando si allontanavano insieme dalla compagnia di amici per prendere una tazza della preziosa bevanda e conoscersi meglio. Purtroppo Caberlon è mancato nel dicembre 2022 e la compagna porta avanti la sua memoria, sostenendo il suo lavoro e la sua ricerca con mostre, progetti e attività.
Il caffè è quindi il fulcro di questa rassegna, che si compone di una ventina di lavori. Torna sovente nelle scritte introdotte nelle opere, come nel collage Ci vediamo per un caffè che è l'immagine guida della mostra, nella piccola scultura in materiale riciclato e nel plexiglass in cui tra Monna Lisa e lettere sparse troviamo una caffettiera. Gli altri piccoli dipinti sono spesso calati nel rosso e nel giallo. Tinte calde e allegre, vivaci e pop, per composizioni gioiose che ci parlano di intima familiarità e quotidianità.
Caberlon predilige la tendenza neo-pop e la commistione di linguaggio alto e basso, si interessa alla pubblicità, i mass media, la musica, i fumetti e i cartoon. Si è interrogato sull'epoca attuale, concentrandosi in particolare sull'effetto dei media e sulla vita nella società consumistica postmoderna. Si definiva un artista medialista, che riutilizza e rilegge immagini già presenti nel sistema dei media e nell’immaginario collettivo, spesso utilizzando anche mezzi e materiali differenti.
Credeva nella creatività fine a se stessa, si sentiva ispirato dalla ricerca degli anni '80 del Gruppo di Memphis ed era affascinato dagli oggetti di Ettore Sottsass e di altri designer come Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Michele De Lucchi e Alessandro Guerriero, privi di mera funzionalità e ricchi di trasgressivi valori estetici.
Nella sua pittura, l’oggetto dipinto, perduta la tridimensionalità, diviene impronta o icona. Spesso è sghembo a suggerire un'idea di dinamismo. Per esempio, i cassettoni dipinti ci parlano di casa, intimità e sogni e segreti nascosti nei cassetti. Lo sfondo è surreale, sempre privo della figura umana, ma non della sua presenza o del suo operato.
Biografia:
Francesco Maria Caberlon è nato a Vicenza nel 1963. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, esordisce giovanissimo nel 1986. Ha esposto in spazi pubblici e privati, tra i quali ricordiamo la galleria Santo Ficara di Firenze e la galleria Berga di Vicenza. È mancato nel 2022.
Francesco Maria Caberlon - Ci vediamo per un caffè
A cura di Vera Agosti
Dal 4 giugno al 4 luglio 2025
Libreria Bocca
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Tutti i giorni ore 10-18
Inaugurazione mercoledì 4 giugno ore 18