Francesca Finotti – It is not an easy path

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO BEDESCHI
Via del Bersagliere, 8e, Verona, Italia
Date
Dal al

visite su appuntamento scrivendo a [email protected]

Vernissage
01/08/2019

ore 19

Contatti
Email: info@urbspicta.org
Artisti
Francesca Finotti
Generi
arte contemporanea, personale
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Spazio Bedeschi ospita It is not an easy path, personale di Francesca Finotti (1993) che è stata selezionata dalla call for artists di Urbs Picta per la 6^ edizione di Bridge Film Festival.

Comunicato stampa

Associazione Culturale Urbs Picta

presenta

Francesca Finotti

It is not an easy path

a cura di Jessica Bianchera

Spazio Bedeschi

Via del Bersagliere, 8e - Verona

01 - 22 agosto 2019

Opening 01 agosto ore 19.00

It is not an easy path,
nothing will be the same again.
Let’s take the responsability for a difficult choice,
leaving room for the unexpected
such a strange smell, an unknown voice
or a vision in a dream.

F. Finotti

Dall’1 al 22 agosto Spazio Bedeschi ospita It is not an easy path, personale di Francesca Finotti (1993) che è stata selezionata dalla call for artists di Urbs Picta per la 6^ edizione di Bridge Film Festival. La mostra è il risultato di una residenza che la giovane artista ha svolto a Spazio Bedeschi per la realizzazione di un’installazione site specific presso l’Antica Dogana Dogana di Fiume ai Filippini durante il Bridge Film Festival (10-13 luglio 2019) ed è pensata più come un open studio che come una mostra in galleria. Complice la natura dello spazio - lo studio di un’artista, Manuela Bedeschi, messo a disposizione per altri artisti al fine di stimolare una proficua circolazione di idee, progetti, ricerche sul territorio veronese - It is not an easy path si presenta da un lato come occasione di approfondimento sul lavoro di Francesca Finotti, dall’altro come stimolo alla riflessione e al dibattito su temi cari all’artista, come il rapporto tra organico e inorganico, l’opacità della visione, l’alterazione della percezione, il rapporto delle opere con lo spazio. In mostra, oltre all’installazione Untitled (l’opera realizzata per il BFF ora migrata e riadattata per la nuova collocazione), un lavoro inedito ideato appositamente per l’occasione in collaborazione con Urbs Picta e una selezione di sculture, fotografie e video frutto della ricerca più recente dell’artista.

«Quando penso a una mostra (mia o di altri) immagino sempre una sorta di percorso esperienziale, non un luogo in cui sono incluse delle opere ma un corpo in cui ogni lavoro è un organo fondamentale, una nuova tappa di un percorso. Mi piace molto il concetto di “Holzweg” di Heidegger, inteso come “sentiero che si interrompe nel bosco”, quindi un percorso che include una parte di tracciato segnalato, sicuro, ma che poi porta a qualcosa che non possiamo conoscere e lì dobbiamo compiere una scelta. È un po’ come una mostra, o meglio, quello che mi piacerebbe fosse: uno spazio in cui si compie la scelta di entrare sapendo solo in parte a cosa si va incontro, ma ignorando come se ne uscirà. “It is not an easy path” (non è un sentiero semplice) comunica un pensiero che non ha nulla di concettualmente articolato, è anzi un’idea molto basilare, è qualcosa di quotidiano, è la pura e semplice verità, niente di speciale, solo la vita di tutti i giorni: è una passeggiata nel bosco»

F. Finotti

Francesca Finotti, nata a Verona nel 1993, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Verona per poi trasferirsi a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo aver abbandonato la pittura dei primi anni, dedica la propria ricerca a un’arte dell’effimero e del transitorio, indagando le possibilità di una percezione non più esclusivamente retinica ma da avvertire con i sensi. Al centro del suo lavoro si avverte inoltre una forte consapevolezza dello scorrere del tempo, delle percezioni amplificate e la volontà di prendersi cura delle proprie opere come materia viva. Tra i progetti più recenti: Cryonics project, or how to think about us above the absolute zero, 2018-19 dove rende l’olio di cocco dimora per bulbi e rizomi e permette loro di vivere e crescere all’interno della scultura, At the end of the day, honey and milk, Xanadien Dreams e Testamento biologico.

L'Associazione Culturale Urbs Picta nasce nel 2016 ed è attiva nella promozione e organizzazione di progetti culturali per favorire la conoscenza e la fruizione consapevole dell'arte contemporanea.