Francesca Chialà – Amore e Odio

Informazioni Evento

Luogo
METRO CAVOUR
Piazza della Suburra , Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
18/09/2021

ore 18

Artisti
Francesca Chialà
Generi
performance - happening
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OPERA d’ARTE TOTALE Performativa POST-FUTURISTA: “AMORE e ODIO” per sostenere le Donne Afghane.

Comunicato stampa

La Performance Artistica, dal titolo “AMORE e ODIO”, sabato 18 settembre a partire dalle 18:00, sarà un omaggio alle donne in Afghanistan che in queste ore stanno coraggiosamente combattendo per le loro libertà fondamentali e inaugurerà la FESTA delle 7 ARTI che si terrà a Corviale, sabato 25 settembre dalle ore 17:00. Ideata e interpretata dalla Performer Contemporanea e Regista, Francesca Chialà, la Total Performing 7 Arts mescolerà le 7 Arti e i suoi diversi artisti: Musica, Danza, Arti Visive, Cinema VR, Poesia, Letteratura, Teatro.

3 Donne dipingeranno con i loro piedi la prima grande tela danzata e musicata sul tetto della Metro Cavour. Sulle note della 7° Sinfonia di Beethoven, di Eine Kleine Nacthmusic di W.A. Mozart e il Canone di Pachelbel, interpretati dai Solisti dell’Orchestra Sinfonica Città di Roma diretta dal Maestro Ennio Nicotra, Francesca Chialà e le due ballerine/attrici Valeria Vignati e Clara Margherita Cabassi, intingeranno i piedi nei 7 colori che corrispondono ai 7 Chakra e, danzando, comporranno un’enorme tela di 70 metri quadri. La danza inizierà con la colonna sonora della Serie Cinematografica in Virtual Reality, ispirata al libro del filosofo Umberto Galimberti “Le cose dell’Amore” che Francesca Chialà sta girando e le ballerine indosseranno gli Oculus VR a 360° con cui viaggeranno virtualmente in Afghnistan mentre danzano e colorano con i loro corpi la gigantesca tela. Il piccolo estratto della colonna sonora è una canzone composta dal chitarrista Enrico Cresci, scritta da Francesca Chialà, cantata da Isabella Alfano che ispirerà i primi passi della danza visiva e sarà intervallata dalla voce recitante della Chialà che interpreterà il suo testo inedito, il monologo “AMORE e ODIO”. I corpi delle 3 Performer saranno stimolati dall’antico e dolce suono dell’Arpa Celtica, suonata da Chiara Frontini, e dialogheranno con 3 attori straordinari, Gianluca Guidi che declamerà alcuni versi del VII Canto del Paradiso di Dante, Saverio Deodato interpreterà il Purgatorio e Marco Simeoli l’Inferno, un omaggio al sommo poeta per ricordare i 700 anni dalla sua morte.

E non poteva mancare il ritmo della Musica Jazz a stimolare il gioco dei corpi che dipingeranno la tela danzante e musicale, con il meraviglioso Sax di Claudio Giusti che suonerà una sua composizione dal titolo “Amore e Odio”. Come non mancherà la musica popolare con lo strumento per eccellenza, la Fisarmonica, suonato dalla stessa Francesca Chialà mentre danza e colora la tela con i suoi piedi.

La Total Performing 7 Arts, ideata e organizzata in 7 giorni, è una sperimentazione artistica all’insegna dell’Innovazione Sociale e di una nuova visione di Arte Pubblica e Privata Partecipata e Gratuita che vuole promuovere un giocoso modello di Economia del Dono ed Educazione Civica con la POTENZA delle 7 ARTI e l’incredibile GENEROSITA’ degli Artisti coinvolti. Tutto pensato e realizzato solo in 7 giorni perché è una Performance anche l’organizzazione della Performance, animata da quel “Desiderio Feroce” di cui parla Keith Jarret, mentre il numero 7 è una sorta di mantra totalizzante che perseguita tutta la produzione artistica di Francesca Chialà.

La FESTA delle 7 ARTI è un nuovo Movimento Artistico d’Avanguardia che coniuga Arte e Solidarietà, Bellezza e Innovazione ed è il Manifesto estetico e simbolico di una società inclusiva e multiculturale, di una città cosmopolita che deve eliminare le disparità tra centro e periferia, di una visione dell’arte contemporanea che non può più essere semplice intrattenimento e limitarsi a stimolare riflessione, ma avere una concreta funzione sociale, incidere sulla realtà per cambiarla e trasformarla.

La Performance sul Tetto della metro Cavour e lungo le scale che incorniciano l’ingresso della metro a Piazza della Suburra lancerà infatti la seconda Performance Artistica che si terrà a Corviale perché è necessario portare arte, cultura e bellezza nelle periferie.

“Ho voluto realizzare un esperimento artistico, culturale e sociologico”, sostiene Francesca Chialà, “perché sono convinta che l’Arte Contemporanea debba avere sia la funzione sociale di promuovere bellezza, solidarietà e cultura della sostenibilità, sia il potere trasformativo di migliorare i luoghi ed educare le persone che non hanno accesso al sistema dell’arte. L’obiettivo è stimolare il coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso la meravigliosa generosità di tantissimi artisti che hanno aderito gratuitamente e con l’appoggio incondizionato di importanti realtà culturali nazionali e internazionali, la Compagnia di danza “Les Italiens dell’Opéra di Parigi”, il Teatro Brancaccio, la Sala Umberto, l’Accademia di Danza del Brancaccio, l’Associazione Cultura Italiae. Addirittura per la seconda Performance a Corviale verrà a sue spese il primo ballerino dell’Opéra di Parigi, Alessio Carbone, per sostenere la visione dell’arte che deve invadere le periferie più abbandonate e degradate delle città. Inoltre sosteniamo la petizione lanciata da Andrée Ruth Shammah, tante star del cinema, tutte le maestranze e operatori dello spettacolo dal vivo per far ripartire in sicurezza i teatri italiani”

Il movimento artistico della FESTA delle 7 ARTI si è posto anche l’ambizioso obiettivo di produrre nuova Arte gratuitamente, senza committenti pubblici o privati, e desidera generare la crescita e promozione di giovani talenti che potranno collaborare con artisti di fama internazionale, dando una forte riconoscibilità culturale alla vocazione formativa dei suoi progetti.

La missione della FESTA delle 7 ARTI è sperimentare nuovi percorsi di collaborazione solidale tra gli artisti, eliminare le barriere tra le diverse arti e le distinzioni all’interno della stessa tra l’arte d’élite, la cultura pop o quella d’avanguardia, invadere e trasformare con l’arte le periferie, per creare insieme un nuovo modello di rinascita del senso civico, un esempio di inclusione sociale, di trasformazione sostenibile e partecipata della società. Come? Attraverso diverse esperienze collettive di sperimentazione di nuovi linguaggi dell’arte, nelle sue diverse espressioni che dialogano e si intrecciano con la forza delle nostre Tradizioni artistiche. Opportunità per condividere Bellezza e una Visione Solidale della Vita, concrete rappresentazioni simboliche di un nuovo modello della società basata sull’Economia del Dono e la Cultura della Sostenibilità.

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