fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MASSIMO - ACCADEMIA TEDESCA
Largo di Villa Massimo 1-2, 00161, Roma, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al giovedì, ore 9.00 - 17.30, venerdì, ore 9.00 - 14.00;

sabato e domenica chiusi

Vernissage
16/05/2019

ore 19,30

Artisti
Andreas Gursky, Michael Schmidt
Generi
fotografia, doppia personale
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La mostra, curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, è la sesta di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca.

Comunicato stampa

L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura, giovedì 16 maggio 2019, alle ore 19.30, fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky. La mostra, curata dalla storica della fotografia Ute Eskildsen, è la sesta di una serie espositiva che illustra l’evoluzione della fotografia tedesca dagli anni venti a oggi e che mette in dialogo o in contrasto le opere di due fotografi di un’epoca.

“Con questa mostra si conclude la serie di importanti contributi dei fotografi tedeschi alla grande storia della fotografia” dichiara Joachim Blüher, Direttore di Villa Massimo. “Di mostra in mostra si è potuto vedere come la Germania si è sviluppata. Vari flash sulla nostra storia”.

L’avvio della serie, nel 2014, fu con la mostra di August Sander e Helmar Lerski seguita dalla seconda, nel 2015, con Erich Salomon e Friedrich Seidenstücker. Le prime due mostre esibirono opere di fotografi della repubblica di Weimar. La terza edizione, nel 2016, con Willi Moegle e Otto Steinert, era dedicata al dopoguerra, in particolare alla fine degli anni ‘50. La quarta, nel 2017, con Lotte Jacobi e Alfred Eisenstaedt, era rivolta a due fotografi che in quanto ebrei dovettero emigrare negli Stati Uniti nel 1935. La quinta, con Stefan Moses e Bernd & Hilla Becher, era un ritratto della Germania degli anni ’60.

La mostra fotografia 6 – Michael Schmidt e Andreas Gursky si concentra sulle loro immagini degli anni ’80. I due fotografi si erano incontrati nel 1979, come insegnante il primo e allievo il secondo, all’Università Gesamtschule di Essen.

Per Andreas Gursky è il periodo prima che iniziasse ad usare il digitale, in cui lentamente si allontana dalle influenze del metodo tipologico della scuola dei Becher, all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf. Infatti, inizia a concentrarsi sulle produzioni di singole immagini e della fotografia a colori. I soggetti li trova nella regione della Ruhr o a Düsseldorf interessandosi allo spazio pubblico – soprattutto alla natura in relazione alla vita contemporanea. Le riprese sono in gran parte in campo totale e gli eventi e le persone sono individuati solo al secondo sguardo. Le scene in queste fotografie appaiono molto piccole e calme dai colori poco appariscenti. Gursky evita il ritratto, le persone diventano parte del paesaggio.

Le fotografie di Michael Schmidt negli anni ’80 trovano un periodo di svolta, si distanziano radicalmente dall’approccio oggettivo e documentaristico iniziale e si evolvono verso un’esperienza soggettiva. Nella mostra a Villa Massimo saranno esposte fotografie del progetto Waffenruhe [La tregua], il lavoro più espressivo di Schmidt, esposto nel 1888 al MOMA di New York, che ha trovato grande riconoscimento internazionale. Le immagini, caratterizzate tutte da inquadrature strette, sfocature e primissimi piani, sono incentrate sul confronto del fotografo con il Muro di Berlino, dove l’urbanità, la natura e le persone entrano in un rapporto carico di tensioni fra di loro. Le stampe in bianco e nero enfatizzano la ricerca espressiva dell’autore.

Le fotografie in mostra sono tutte stampe originali con cornici d’artista anch’esse originali. In mostra saranno presenti 14 fotografie di Michael Schmidt, 14 fotografie di Andreas Gursky, una fotografia con il ritratto di Michael Schmidt di Timm Rautert e una fotografia con il ritratto di Andreas Gursky di Tom Lemke. Le fotografie provengono dall’archivio Andreas Gursky e da una collezione privata.
Cover: Andreas Gursky, Ratingen, Schwimmbad © Andreas Gursky, by SIAE 2019, Courtesy Sprüth Magers