Foreignness/walkabout#01

Informazioni Evento

Luogo
LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO
Strada Vecchia 100 CH-6717 , Torre-Blenio, Italia
Date
Dal al

dal mercoledì alla domenica, dalle 12:00 alle 19:00,
o su appuntamento

Vernissage
07/04/2018

ore 16

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Questa avventura nasce dall’incontro di due progetti, Walkabout e Foreignness con un luogo, la Fabbrica del Cioccolato e la Valle di Blenio, due progetti autonomi ma accomunati dall’interesse per la traduzione e il territorio.

Comunicato stampa

Questa avventura nasce dall’incontro di due progetti, Walkabout e Foreignness con un luogo, la Fabbrica del Cioccolato e la Valle di Blenio, due progetti autonomi ma accomunati dall’interesse per la traduzione e il territorio.

Oggi il destino dell’opera d’arte e` caratterizzato da un inevitabile “rotolamento” attraverso i media e i formati, dando luogo a un processo di continua codifica e transcodifica, o meglio di traduzione. Anche il territorio con la sua storia e` soggetto a percorsi di trasformazione culturale, oltre che funzionale-economica, i quali mutandone progressivamente l’identita` innescano una successione di atti di traduzione, ovvero di testimonianza.

Agire le testimonianze e` il timone dell’avventura in questo luogo, la Fabbrica del Cioccolato e la sua valle, un luogo che induce all’incanto. Ad esercitare
il rapimento sono il suo sovradimensionamento, la sua storia di transizione lungo usi diversi — da centrale idroelettrica a fabbrica di birra a fabbrica del cioccolato a centro per l’arte contemporanea — e il suo essere in mezzo alle montagne, come un corpo che appare in forma di improvvisa deviazione, imponendosi allo stupore dello sguardo.

Le opere, attraverso l’intreccio dei linguaggi, vogliono richiamarsi per suggestione, pungere e condizionare il sentimento, guardando l’ambiente sia per le sue particolarita` fisiche che in quanto spazio delle persone dove emergono le tracce di una storia. L’incanto diventa allora la capacita` di acuire lo sguardo e di disporsi a vivere la “meraviglia” come forma
di estraordinarieta` dell’ordinario.

Cosi` considerata, una “mostra” non e` un semplice allineamento di opere ma una sorta di organismo che cresce quasi naturalmente alla ricerca di un suo equilibrio che, se riesce, corrisponde ad una nuova attribuzione di senso al luogo; ad un “riuso” orientato a favorire per tutti, e per gli abitanti della valle soprattutto, nuove forme di consapevolezza.

Da un pensiero di
Ermanno Cristini, Al Fadhil,
Franco Marinotti, Luca Scarabelli

Simona Barbera, Sergio Breviario, Umberto Cavenago, Gianluca Codeghini, Ermanno Cristini, Carlo Dell’Acqua, Hannes Egger, Elena El Asmar, Ronny Faber Dahl, Gabriela Hess, Michele Lombardelli, M+M, Angelo Mosca, Giancarlo Norese, Luca Pancrazzi, Javier Pen~afiel, Luca Scarabelli, Ivana Spinelli, Giovanni Termini, Enzo Umbaca, Alejandro Vidal