Fiorenza Pancino – La butterò sul surreale

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA COMUNALE D'ARTE
Voltone della Molinella, 4/6 , Faenza, Italia
Date
Dal al

Lunedì / Venerdì dalle 16,30 alle 19,30
Sabato / Domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19,30
in altri orari su appuntamento chiamando il 333 461 4772

Vernissage
29/03/2019

ore 19.30

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Comune di Faenza
In collaborazione con:
Allianz Biemmepi Assicurazioni
Faenza Spurghi
Grazie a:
Casa del Disco
Ceramic & Colors
Golf Club Faenza
MIC Faenza

Artisti
Fiorenza Pancino
Curatori
Irene Biolchini
Generi
arte contemporanea, personale
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Una personale dedicata a Fiorenza Pancino, artista veneta che ha eletto la città manfreda come sua casa e la ceramica come materiale d’elezione.

Comunicato stampa

Inaugura il 29 marzo nella Galleria Comunale d’Arte a Faenza una personale dedicata a Fiorenza Pancino, artista veneta che ha eletto la città manfreda come sua casa e la ceramica come materiale d’elezione.
Curata da Irene Biolchini, che ha anche scritto il testo e condotto l’intervista presenti in catalogo, il progetto si inserisce all’interno della fitta programmazione della Galleria Comunale d’Arte, e segna il ritorno di Fiorenza con un progetto espositivo in città, dopo quello del 2010 ospitato da Banca di Romagna. Una tappa importante nella carriera internazionale dell’artista, in vista della prossima residenza di dicembre 2019 presso Macro Asilo, all’interno del programma curato da Giorgio de Finis.
Questa mostra è un’occasione per riflettere sulla sua presenza, continua e tangenziale rispetto alla tradizione faentina, al suo uso della maiolica e alla conoscenza degli smalti, con i quali vive da molti anni.
Un uso che è perizia tecnica e che dalla tradizione riparte per dare voce ad un percorso sempre personale, una ricerca in cui convivono la vita, la quotidianità della provincia, i suoi contrasti e le sue ironie. Ecco dunque spiegarsi davanti a noi il senso del titolo della mostra: La butterò sul surreale.
Una combinazione in cui il dato ironico si unisce a quel senso di smarrimento che nutre il senso profondo della sua ricerca, della mente, della vita. Sembra di ritrovare nel suo atteggiamento ciò che Breton scrisse definendo il surrealismo: “dettato del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”.
“Se ti conosci bene accedi liberamente, senza censura, al luogo della fantasia. In questo luogo io credo ci sia tutto: i tuoi ricordi, i pensieri, le emozioni, il tuo vissuto famigliare, il desiderio, la musica e gli artisti che ami, il cinema e letture che hai fatto, la natura con la sua bellezza, tutte le paure e le gioie della tua vita, il sogno e l'immaginazione. Non saprei dire dove inizia o finisce il mio vissuto, o quanto sia fantasia”. Cosi l’artista, che vive e lavora da 20 anni a Faenza, ci svela dove inizia e dove finisce il vissuto nelle fantasie che presenta in mostra, mostra caratterizzata dal dispiegarsi dei colori sulle pareti in uno spettro cromatico che abbraccia tutte le tonalità dell’arcobaleno, ognuno dei quali porta con se’ un universo di riferimento.
Fiorenza Pancino durante la mostra ospiterà alcuni eventi in collaborazione con realtà faentine come Round Table, Rotaract, Compagnia Iris, Ivana Anconelli, S. Umiltà e alcune scuole elementari, e dedicati a pubblici speciali, in un progetto di coinvolgimento del territorio, e di incontri con l’artista, volto anche alla raccolta di interviste ai visitatori.
Il pubblico infatti, sarà parte attiva per tutta la durata della mostra. L’artista inviterà i visitatori ad esprimere con una parola la suggestione ricevuta dal colore preferito fra i nove rappresentati delle opere esposte: Nero, Rosso, Bianco, Giallo, Rosa, Azzurro, Grigio, Verde e arcobaleno.
La raccolta e la rielaborazione di queste parole sarà oggetto di una azione condotta da Fiorenza Pancino in occasione del finissage, che si terrà il 14 aprile alle 18, e durante il quale verrà presentato il catalogo della mostra.

Fiorenza Pancino nasce in Veneto nel 1966, ma vive e lavora a Faenza da oltre 20 anni.
Ama la ceramica, che “le assomiglia perché soffre degli sbalzi di temperatura”, ma per le sue ricerche artistiche usa anche altri medium, video, fotografia e materiali come carta e tessuto.
Fra i principali progetti recenti segnaliamo:
Residenze.
Ceratekno, Toki, Giappone (2015)
Jingdezhen International Studio Artist, Cina (2018)
Concorsi e premi.
Menzione d'onore a International Gyeonggi Ceramic Biennale, Icheon,Corea del Sud (2011)
Primo premio CeramicAppignano, Marche (2016)
Premio della giuria 11' International Ceramic Competition, Mino, Giappone, (2017)
Finalista a European Ceramic Contest, Bornholm, Danimarca (2018),
Personali.
Les Journes de la Céramique, Parigi (2013 e 2015)
Sogo Museum of Art, Yokohama, Giappone (2017)
Museo del Cantir, Argentona, Spagna (2017)
Art Fair Eunique, Karlsruhe, Germania (2018)
Collettive
Ceramica Viva, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2015)