Filippo Sassòli – Invenzioni a due dimensioni

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Via Nazionale 194, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/10/2025

ore 18,30

Artisti
Filippo Sassòli
Curatori
Barbara Jatta
Uffici stampa
PALAEXPO
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra al Palazzo Esposizioni si compone di 52 disegni a tecnica mista e una selezione di 22 riproduzioni di illustrazioni pubblicate sull’Osservatore Romano, oltre a 35 riproduzioni di biglietti di Natale realizzate dal 1990 fino a oggi.

Comunicato stampa

Dal 2 ottobre al 9 novembre 2025 il Palazzo Esposizioni Roma presenta in Sala fontana la mostra FilippoSassòli. Invenzioni a due dimensioni a cura di Barbara Jatta, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo e realizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo.

Illustratore e disegnatore, Filippo Sassòli collabora con diverse case editrici e lavora per la stampa quotidiana e periodica, dedicandosi in particolar modo al disegno di veduta, al ritratto e allo studio dell’illustrazione per l’infanzia.

La mostra al Palazzo Esposizioni si compone di 52 disegni a tecnica mista e una selezione di 22 riproduzioni di illustrazioni pubblicate sull’Osservatore Romano, oltre a 35 riproduzioni di biglietti di Natale realizzate dal 1990 fino a oggi.

Il percorso espositivo si suddivide in tre sezioni: le Archigrafie romane, dove resti di costruzioni d’epoca romana si affiancano ad architetture di secoli successivi; le Zoografie marine, incontri imprevisti con pesci, polpi, conchiglie; i Chiusini romani con i sassi, diaframmi, soglie, varchi, porte che possono racchiudere e imprigionare, nascondere ma anche conservare e difendere, spesso ignorati ma capaci di suscitare impressioni.

Attraverso questo viaggio tra ruderi e macerie urbane - di cui alcune immaginarie - e zoografie marine - intese come infiltrazioni naturali dell’ambiente -, Sassòli riflette sulla capacità di resilienza della natura al di là della presenza umana, ribaltando provocatoriamente il tema drammatico della devastazione operata dall’uomo.