Figure Corpi Fantasmi

Informazioni Evento

Luogo
MIRAFIORI GALERIE
Piazza Riccardo Cattaneo 9, Torino, Italia
Date
Dal al

Dal lunedì al venerdì 9.00-20.00 orario continuato
Sabato 9.00 – 19.30
Domenica 9.30-13.30 / 15.00 -19.30

Vernissage
23/05/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
EMANUELA BERNASCONE
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

Saranno gli allievi del Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” di Torino, dove hanno insegnato artisti del calibro di Marco Gastini, Antonio Carena, Francesco Casorati, Gilberto Zorio e Luigi Mainolfi, ad abitare gli spazi della Galerie con opere che attraversano generi e tecniche diversi ma si concentrano tutti intorno al tema della Figura.

Comunicato stampa

Dal 24 maggio al 30 giugno gli spazi della Mirafiori Galerie ospiteranno dei giovanissimi creativi per la mostra FIGURE, Corpi, Fantasmi. Saranno infatti gli allievi del Liceo Artistico Statale "Renato Cottini" di Torino, dove hanno insegnato artisti del calibro di Marco Gastini, Antonio Carena, Francesco Casorati, Gilberto Zorio e Luigi Mainolfi, ad abitare gli spazi della Galerie con opere che attraversano generi e tecniche diversi ma si concentrano tutti intorno al tema della FIGURA.

In molti lavori è quindi protagonista la figura umana, che compare nei ritratti, negli autoritratti, nelle anatomie, nell’immagine colta al volo di una persona assorta sul bus, o ancora nella rappresentazione del microcosmo della famiglia, o in frammenti della realtà che circonda i giovani, come il mondo della musica, in questo caso raffigurato dai cantanti rock e da volti famosi.

A scuola, nei laboratori, si percepisce che al centro della ricerca dei ragazzi è sempre presente la figura in movimento, l’uomo, trattato con realismo, nella sua fisicità ma anche in senso onirico tanto da apparire, in modo drammatizzato, quasi un fantasma; oppure con ironia, come nei video in cui i ragazzi raccontano, secondo lo stile comico di Buster Keaton, l’arrivo dei nuovi computer o in due minuti la vita di classe, in una scuola in cui sembrano trovarsi a proprio agio.

La mostra è dunque una profonda riflessione sull’uomo, sul corpo umano e su se stessi: i ragazzi si autorappresentano e si raccontano: nel disegno, nella fotografia, nel fumetto multimediale, nei video. A testimonianza del fatto che l’arte è ancora e sempre uno strumento privilegiato per indagare la propria essenza, soprattutto in un’età non ancora adulta, quando le domande sono molte più delle risposte e la paura di non riuscire a definirsi a volte paralizza gli adolescenti. Gli studenti del Cottini hanno trovato un canale privilegiato, uno strumento che li può aiutare a capire e a capirsi, per poter affrontare il mondo e la vita con consapevolezza.