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Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DIOCESANO DI NOTO
Palazzo Landolina, Piazza del Municipio, Noto, Italia
Date
Dal al

La mostra è inserita nel percorso del Museo Diffuso nelle chiese del centro storico di Noto con partenza dalla Cattedrale. Dal 19 al 28 febbraio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. A partire dal 1 marzo dalle 10:00 alle 18:00. La domenica solo su prenotazione. Per Info 327.0162589

Vernissage
18/02/2023

ore 11

Curatori
Aldo Premoli
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra ha il suo perno nel San Gerolamo di Mattia Preti (1613-1699) proveniente dagli archivi della curia di Noto. Quest’opera offre lo spunto per una riflessione che Aldo Premoli curatore della mostra ha scelto di condurre esclusivamente attraverso opere di autori contemporanei.

Comunicato stampa

La mostra ha il suo perno nel San Gerolamo di Mattia Preti (1613-1699) proveniente dagli archivi della curia di Noto. Quest’opera offre lo spunto per una riflessione che Aldo Premoli curatore della mostra ha scelto di condurre esclusivamente attraverso opere di autori contemporanei. Il dialogo tra arte contemporanea e religione - è cosa risaputa e a lungo discussa - a partire dal XVIII secolo è divenuto via via sempre più difficile. Ma proprio di recente sembra essersi riavviato. Nell’opera di Mattia Preti San Gerolamo, pure carico di simbologie pià classiche per la definizione di questo dottore della Chiesa è la luce ad essere la vera protagonista San Gerolamo ne è abbagliato: la luce che proviene dall’alto e gli illumina gli occhi, la front e il corpo emaciato, poi lo sorpassa per raggiungere quello di Cristo inchiodato al Crocefisso. Ma che cosa è per un artista contemporaneo la luce? La scienza definisce la luce come una radiazione elettromagnetica percepita dall'occhio umano che il cervello poi trasformata in sensazioni visive. Tuttavia la luce è da sempre rappresentazione divino. Nella Genesi (I, 3) il riferimento è al primo atto compiuto da Dio subito dopo la creazione del cielo e della terra: “Dio disse: Sia la luce! E la luce fu”. Nel nuovo testamento nella sua prima lettera Giovanni così si esprime: «Dio è luce» (1,5). Nel Corano la sura intitolata An-nûr, (la luce) al verso 35 recita: “Dio è luce in cielo e sulla terra. La sua luce è come quella di una lampada collocata in una nicchia. La lampada è rinchiusa in un cristallo, è come una stella dallo splendore abbagliante ed è accesa dall’olio di un ulivo benedetto”. E’ con questa duplice eredità che sono chiamati a misurarsi i 19 artisti qui presenti. Che hanno risposto ognuno secondo la propria inclinazione.

GLI AUTORI. MATTIA PRETI è stato tra i principali esponenti della stagione matura del barocco italiano: in particolare, del caravaggismo e della pittura napoletana del XVII secolo.I CONTEMPORANEI in ordine alfabetico: AGOSTINO ARRIVABENE, ALESSANDRO BAZAN, ANGELO BELLOBONO, GIOVANNI BLANCO, SANDRO BRACCHITTA, VANNI CUOGHI, RAUL GABRIEL, EMANUELE GIUFFRIDA, FULVIO DI PIAZZA, FEDERICO FUSJ, FRANCESCO LAURETTA, FILIPPO LA VACCARA, DEBORA HIRSH, IGOR SCALISI PALMENTERI, LORENZO PUGLISI, IGNAZIO CUSIMANO SCHIFANO, FABIO SCIORTINO, ROSSANA TAORMINA, GIOVANNI VIOLA.