Festival delle Arti di Todi 2022 – Fabrizio Plessi
Il Festival delle Arti, giunto alla sua terza edizione, curato da Marco Tonelli, promosso e organizzato dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, in collaborazione con il Comune di Todi e il Todi Festival, celebra uno degli artisti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale con una serie d’iniziative che coinvolgerà il centro storico della cittadina umbra.
Comunicato stampa
Il Festival delle Arti, giunto alla sua terza edizione, curato da Marco Tonelli, promosso e organizzato dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, in collaborazione con il Comune di Todi e il Todi Festival, celebra uno degli artisti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale con una serie d’iniziative che coinvolgerà il centro storico della cittadina umbra.
“Giungiamo a questa terza edizione del Festival delle Arti con grande orgoglio – afferma Michele Ciribifera, presidente Fondazione Progetti Beverly Pepper. Sebbene giovane, il Festival ha portato di anno in anno a Todi artisti di fama internazionale nonché eventi di elevata qualità. Questi eccezionali risultati sono stati raggiunti grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Todi e all’intenso lavoro messo in campo dalla nostra Fondazione che ha sempre agito con enorme passione e dedizione nel nome di Beverly Pepper e del suo legame con la città di Todi”.
“Artisti di eccellenza, installazioni permanenti e un museo a cielo aperto di arte contemporanea: questi continueranno – prosegue Michele Ciribifera – a essere i nostri obiettivi per la crescita, la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio culturale e turistico della città di Todi e della nostra meravigliosa regione”.
“Secret Water, Todi Today e Progetti del mondo – ricorda Marco Tonelli – è un’unica grande mostra di Fabrizio Plessi suddivisa in tre luoghi differenti di una stessa città, in un avveniristico e visionario dialogo tra storia e contemporaneità, flussi elettronici e pietre, scenari dal mondo e identità culturali”.
“Per Plessi – continua Marco Tonelli – l’attraversamento dei generi, l’ibridazione dei materiali, l’esaltazione del segno grafico come sismografo dei tempi sono elementi caratterizzanti la sua idea di arte, pensiero e creatività, in un continuo scambio di energia che dagli anni Settanta ad oggi lo vede protagonista della scena internazionale in quanto video artista e video scultore che ha saputo aggiornare la strumentazione tecnologica senza cambiare la concezione poetica del mondo”.
Il programma espositivo si apre venerdì 26 agosto, con l’inaugurazione, in Piazza del Popolo, dell’opera monumentale dal titolo Todi Today, una fontana digitale che rimarrà in loco fino al 25 settembre.
Si tratta di un vero e proprio monolite elettronico bifacciale che si accenderà ogni sera, una scultura alta 12 metri in cui scorre acqua digitale – uno degli elementi primari della cifra espressiva di Fabrizio Plessi – che si solleva dal basso per raggiungere il culmine della colonna e poi ricadere, ricominciando senza sosta il suo ciclo di ascesa e caduta. Di giorno, al contrario, la scultura rimarrà spenta campeggiando come enigmatica presenza la cui energia sopita attenderà di essere sprigionata ogni sera. L’opera, inoltre, si ricollega alla verticalità delle torri di Todi, alle Colonne di Beverly Pepper e alle Steli di Arnaldo Pomodoro, installate negli anni passati in occasione del Festival delle Arti.
Sempre il 26 agosto, alle Cisterne romane saranno inaugurate quattro sculture realizzate appositamente per lo spazio sotterraneo – oggetto di una recente operazione di riqualifica – che rimarranno in permanenza, diventando parte del patrimonio culturale della città.
In questo lavoro, composto da quattro grandi ledwall verticali, il tema dell’acqua ritorna secondo un intento di ricostruzione storica dell’antico suo tragitto per l’approvvigionamento della città. L’arte contemporanea si fa allora ponte tra passato e futuro, tra le sopravvivenze storiche e i linguaggi del domani poiché determinata da un forte radicamento in ciò che è arcaico e ancestrale.
Sabato 27 agosto sarà inaugurata alla Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo, la personale di Fabrizio Plessi, Progetti dal mondo, che rimarrà aperta fino al 27 settembre.
La mostra, presentata in contemporanea con l’apertura di Todi Festival, includerà dipinti di grandi dimensioni realizzati nel 2013 e mai esposti in Italia. Questi ultimi, ispirati a città come Roma, Bombay, Nagoya, Kyoto, Maiorca, rappresentano una sorta di collage di schizzi, progetti, appunti evocativi e non descrittivi di video installazioni realmente realizzate o solo immaginate. Vicini alle suggestioni delle Carceri di Piranesi, in bianco e nero con solo poche e flebili sfumature di colore, i dipinti sono dunque la proiezione di sogni e fantasie di un artista che ha sempre legato la pratica del disegno all’umore dei luoghi, delle luci, della storia e degli odori in cui avviene.
La Fondazione Progetti Beverley Pepper realizzerà un catalogo che documenterà la presenza di Plessi a Todi.
Durante il Festival è in programma una serie di visite guidate e di laboratori gratuite per famiglie, come l’Urban Art Tour (sabato 27 agosto e sabato 3 settembre), in cui guide esperte accompagneranno i partecipanti in un viaggio urbano alla scoperta dell’arte contemporanea, partendo dal Parco di Beverly Pepper per giungere nel centro di Todi per ammirare le installazioni di Fabrizio Plessi. O come il Kids Art Day (domenica 28 agosto e domenica 4 settembre) che si terrà nel Parco di Beverly Pepper; qui, immersi nell’arte contemporanea, nella storia e nella natura, bambini e famiglie saranno invitati a partecipare ad attività laboratoriali in presenza di educatori professionisti.
Note biografiche
Fabrizio Plessi è nato a Reggio Emilia nel 1940. Vive e lavora a Venezia.
È uno dei pionieri della video arte in Italia e sicuramente il primo ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale fin dagli anni Settanta. Ha insegnato per dieci anni “Umanizzazione delle tecnologie” e “Scenografia elettronica” alla Kunsthochschule für Medien di Colonia. Al Passo del Brennero è stato inaugurato nel novembre del 2013 il Plessi Museum, opera di architettura, scultura e design che si integra perfettamente con il paesaggio naturale circostante.
In ambito nazionale e internazionale non si contano le sue partecipazioni a importanti rassegne come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel o mostre personali tenute in vari musei del mondo: dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York e Bilbao, dal Museo Civico di Reggio Emilia alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal Martin Gropius Bau di Berlino all’IVAM di Valencia, dal MoCA di San Diego al Museo Ludwig di Budapest e Koblenz, dal Kestner Gesellschaft di Hannover al Museo d’Arte Moderna di Maiorca, dal Kunsthistorisches di Vienna alla Fondazione Mirò di Barcellona o al Fondaco dei tedeschi a Venezia. Nel 2011 il Padiglione Venezia della Biennale di Venezia ha riaperto dopo anni di chiusura con una sua imponente installazione dal titolo Mari Verticali.
Suggestive le sue opere site specific create per spazi antichi e classici come Piazza San Marco a Venezia, la Valle dei Templi di Agrigento, la Lonja di Palma de Maiorca, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova o le Terme di Caracalla a Roma. Nel 2015 ha rappresentato con una monumentale scultura elettronica il Padiglione della Bielorussia per Expo Milano e a Venezia si è tenuta la mostra Liquid Life/Liquid life nelle sedi espositive dell’Arsenale e della Galleria G. Franchetti Ca’ d’Oro.
Dopo aver realizzato a partire dal 1989 scenografie teatrali per spettacoli di danza e teatro come Ex Machina, Icarus, Titanic, Romeo and Juliet, Vestire gli Ignudi, L’Opera da tre soldi, nel 2017 ha ideato per il Teatro La Fenice di Venezia Fenix DNA, una suggestiva opera d’arte totale, immersiva e multisensoriale, mentre nel 2018 ha tenuto una mostra personale presso il Museo Pushkin di Mosca.
Nel 2022 sono state inaugurate l’installazione I mari del mondo – Omaggio a Zaha Hadid presso le Torri Generali di Milano e la mostra sulle sue scenografie elettroniche Pagine di Luce presso Palazzo Collicola di Spoleto.
www.fabrizioplessi.net
Il Festival delle Arti di Todi
Concepito dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, il Festival delle Arti gode della collaborazione del Comune di Todi e del Todi Festival.
Del resto, il suo scopo primario è di contribuire attivamente allo sviluppo e alla crescita del turismo culturale consapevole, attraverso la costituzione e l’organizzazione di una rete di valorizzazione fra le istituzioni pubbliche e private del territorio, con servizi dedicati, in uno scambio innovativo che valorizzi l’utilizzo degli spazi pubblici attraverso l’arte.
Ad ispirarlo di fatto, è il principio secondo cui l’artista americana – di cui la Fondazione porta il nome – ideò il proprio parco sculture nella città di Todi: la vicinanza dell’arte al pubblico attraverso progetti in cui perfetta sia l’integrazione tra patrimonio storico e linguaggi del presente.
Per tale ragione, obiettivo principale della Fondazione Progetti Beverly Pepper nell’ambito del Festival delle Arti è portare artisti di caratura nazionale e internazionale ad intervenire nel contesto urbano di Todi con installazioni, oltre che temporanee, soprattutto permanenti, da lasciare cioè alla città. Ciò coerentemente a quell’idea di museo a cielo aperto che ha origine presso il Parco di Beverly Pepper.
A riprova di tale scopo, le due precedenti edizioni: la prima (2019), dedicata all’artista americana, ha visto installate in Piazza del Popolo, dopo il 1979, le sue Todi Columns, ora svettanti al Parco; la seconda, sulla scia di Pepper, ha visto protagonista il celebre Arnaldo Pomodoro con le sue Quattro Steli in Piazza e i suoi Scettri presso i Giardini Oberdan, questi ultimi lasciati in maniera permanente alla città di Todi.