Festival Cristallino 2016/2017

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO FRANCESCO BOCCHINI
via Molino Vecchio 19, Sant’Angelo di Gatteo, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/11/2016
Contatti
Sito web: http://www.cristallino.org
Generi
festival
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Riparte il festival Cristallino. Luoghi per le arti visive che quest’anno giunge alla sua terza edizione.

Comunicato stampa

CRISTALLINO
Luoghi per le arti visive | 3ª edizione
IN-STUDIO NOVEMBRE 2016 / APRILE 2017

un progetto di
CALLIGRAPHIE – (con)temporary art&books – www.calligraphie.it

CRISTALLINO, da novembre 2016 ad aprile 2017, propone IN-STUDIO
un ciclo di appuntamenti negli atelier degli artisti
tra arte visiva, installazioni, video, performance, concerti, incontri

Inaugurazione domenica 27 novembre presso lo studio di Francesco Bocchini
con un intervento di Roberta Bertozzi e la performance “Cena sul Ring” di The Faccions

I particolari più potenti di un’opera d’arte
sono spesso i suoi silenzi.

Susan Sontag

Il Festival Cristallino . Luoghi per le arti visive prosegue la sua ricerca sulle arti contemporanee mutando temporaneamente la sua fisionomia di festival stabile, tenutosi per due edizioni consecutive presso il MUSAS di Santarcangelo di Romagna, per diramarsi in un percorso itinerante, alla volta degli studi degli artisti. Il debutto di questa stagione è previsto per domenica 27 novembre, per proseguire fino ad aprile del 2017, in un’alternarsi di occasioni d’incontro con l’arte contemporanea proprio all’interno dei luoghi in cui cresce e giunge a definirsi l’atto creativo: gli atelier.

Sarà un’indagine di tutti quei particolari che non si manifestano apertamente in un’opera ma che restano celati al suo interno: la ricerca, la disciplina quotidiana, i “silenzi” dell’atto creativo, quando l’immagine ha difficoltà a precisarsi agli occhi di chi ne è l’artefice, e insieme le sue definizioni – e ancora, gli strumenti, il rapporto con la materia, le collezioni e l’immaginario di cui si circonda ciascun artista.

Entrare nell’officina dell’arte contemporanea significa rendere esplicito quell’universo di particolari, di attimi e contingenze, di intuizioni e segni che rendono possibile la sua realizzazione, secondo un itinerario che offre al pubblico la concreta possibilità di entrare in contatto con il mondo dell’arte attraverso la presenza, le parole e l’opera dei suoi attori.

NOVEMBRE / DICEMBRE 2016
CRISTALLINO . LUOGHI PER LE ARTI VISIVE
IN-STUDIO

IN-STUDIO 1
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 - DALLE 17.30
LA LEGGERA OFFICINA DEL TRAGICO
Francesco Bocchini + Roberta Bertozzi + The Faccions
LOCATION: Sant’Angelo di Gatteo (FC)

Si inizia domenica 27 novembre dalle 17.30 nei locali dello studio di Francesco Bocchini, in via Molino Vecchio 19, a Sant’Angelo di Gatteo. Nato a Cesena nel 1969, la sua operatività si è concentrata su lamiera e ferri smaltati per produrre macchine celibi e marchingegni elementari. Meccanismi, installazioni, teche – lamiera di ferro dipinta a olio, un lavoro in equilibrio tra ironia, mistero e dramma. Dalla metà degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici.

La visita allo studio dell’artista sarà a cura di Roberta Bertozzi, critica, poetessa e coordinatrice di Calligraphie, che proporrà una introduzione alla sua opera anche in relazione con la successiva performance musicale “Cena sul ring” a cura di The Faccions.

“Cena sul ring” è un’esperimento di elettronica innestato a una rappresentazione sacra ricorrente nell’arte classica, il soggetto de L’ultima cena. Disposti intorno a un tavolo i musicisti inscenano un perfetto rituale, tra eufonia e cacofonia, noise music e partiture sacrali: “Tutti gli uomini di quella famiglia erano il centro di un miraggio. Una tessitura di capillari rotti, una presunzione di esistenza. Avevano apparecchiato sulla strada di ghiaia, appoggiato i cavalletti, la piana, la tovaglia, in un perimetro di rabbia nella consueta violenza del desinare. Di li a breve anche lei sarebbe diventata come loro, dimenticando ogni cosa”

www.francescobocchini.com

www.interno38.it

www.facebook.com/thefaccions

FRANCESCO BOCCHINI

Francesco Bocchini nasce a Cesena nel 1969. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, e prosegue la sua attività artistica a Gambettola, dove tutt’ora risiede. I suoi lavori sono stati esposti nelle più importanti gallerie italiane ed europee.
Fin dagli esordi si dedica alla creazione di installazioni e meccanismi, che portano con sé una traccia di quel clima stralunato e surreale proprio della sua terra d’origine, la Romagna, così come ce l’hanno raccontata Fellini, Guerra e Baldini.
Una poetica, la sua, che affonda le radici nel pensiero delle avanguardie novecentesche, dal futurismo al dadaismo, fino alle macchine inutili di Bruno Munari e Jean Tinguely, in un mix di arte circense e invenzione ingegneristica, gesto ironico e celata drammaticità.
L’universo in cui si muove è fatto di lamiere di ferro a banda stagnata, anche impiegando materiali di recupero, che nelle mani dell’artista si accendono di sollecitazioni emotive, di strappi e sussulti, trasformandosi in sculture dal forte impatto immaginifico e narrativo.
Sia che si tratti di macchinari stravaganti o di teche e vetrine in cui trovano posto collezioni di oggetti, insetti e fiori metallici, per l’artista il punto di partenza è sempre il rapporto dell’uomo con la macchina, con quell’automatismo che in epoca moderna sembra aver assorbito ogni aspetto dell’esistenza.
Come in un micro-cabaret, egli ne mette in scena il dinamismo vuoto, l’anima ridicola e insieme tragica, nascondendo in un manufatto apparentemente ludico tutta l’intensa portata della comédie humaine.

Roberta Bertozzi

Francesco Bocchini
Nasce a Cesena nel 1969, vive e lavora a Gambettola.
Come scultore e artista visivo ha esposto a Bologna all'Accademia di Bellle Arti - Pinacoteca Nazionale, alla Galleria il Graffio, alla Galleria de Foscherari, oltre che realizzare mostre personali alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, Galleria L'Affiche a Milano, Galleria Artealcontrario a Modena e altre).
Tra le mostre collettive: Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin; Playstation, Kunstart, Merano, a cura di Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008); Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale, Anteprima, Promotrice delle Belle Arti, Torino (2004).

THE FACCIONS

The Faccions Si incontrano da studenti di cinema d’animazione alla Scuola del Libro di Urbino. Suonano insieme da oltre 15 anni e nel tempo hanno sviluppato vari progetti che spaziano dall’Art Rock al Pop sperimentale. Non hanno un repertorio fisso e spesso amano reinventare i propri live. Con i loro ultimi lavori si sono avvicinati sempre di più alle arti performative mantenendo il fuoco sul suono e sulla sua dimensione gestuale e spaziale.
The Faccions sono: Michele Lilli tastiere e percussioni, Rodolfo Brocchini chitarra, Mariangela Malvaso flauto, voce, Lorenzo Scarpetti basso elettrico, Enrico Liverani batteria ed effetti speciali, Gabriele Bernardini violino, Cervellini Marco Sax.

NOVEMBRE / DICEMBRE 2016
CRISTALLINO . LUOGHI PER LE ARTI VISIVE
IN-STUDIO

IN-STUDIO 2
DOMENICA 18 DICEMBRE 2016 - DALLE 17.30
L’IRRESISTIBILE KITSCH
Andrea Salvatori + Daniele Torcellini + 80 mesh: la forma del suono
LOCATION: Solarolo (RA)

Domenica 18 dicembre è invece la volta di Andrea Salvatori, una visita allo studio di questo artista che sin dall’inizio della sua carriera colleziona forme, misure e simboli in cattedrali, musei, gallerie e mercatini. Cattura istantanee, le amalgama con linguaggi mitologici, fiabeschi o pubblicitari, ricomponendo il tutto nelle sue sculture.
Collezionare arte così come linguaggi ed esperienze. Collezionare come forma di produzione. Il linguaggio ceramico di Salvatori è un’arte da museo ma anche da comodino. Un kitsch che riesce a riconnettere tradizione e prosaico, invenzione e ordinarietà.

La visita allo studio e la presentazione del lavoro dell’artista sarà a cura di Daniele Torcellini, critico e curatore, che introdurrà anche l’intervento successivo, 80 mesh, un esperimento di interazione tra immagine e suono.

80 mesh – la forma del suono, un progetto a cura dell’associazione Marte, nato dall’idea del collettivo artistico CaCO3, è un’indagine sulle caratteristiche del linguaggio del mosaico, in particolare quelle della frammentazione e della ricostruzione, dello schema, della ripetizione e della modularità. Obiettivo del progetto è di rendere queste forme dinamiche e costantemente reversibili. Ciò si realizza grazie alle possibilità morfogenetiche delle onde sonore di modellare una sabbia a grana fine.

www.salvatoriandrea.it

www.facebook.com/marteassociation

http://80mesh.tumblr.com/

ANDREA SALVATORI

(...)
Mediante interventi microfilologici, Salvatori scardina la logica predefinita di comuni porcellane, tra le più banali in commercio. Innesti di terraglia invetriata trasformano infatti coppie d'innamorati in amanti adulteri, innocenti fanciulli in serial killer mentre le loro premurose madri sembrano risentire del complesso di Madea. Le virtù sono devitalizzate, contraffatte in vizio, in un cinismo sessuale – corrotto, meschino – degno del divino Marchese. Nello sprezzo di quanto condannato dalla bibbia, l'apoteosi senza apologie di Salvatori smaschera incesti od adulteri, sodomie, evirazioni e promiscuità contro natura (se una ballerina protende estasiata le braccia sotto il fallo d'oro di un elefante, le altre sue compagne si deliziano con i rituali della Salomè palleggiandosi una testa decapitata, quella dell'artista che è novello Battista).
Il (de)generare dell'opera di Salvatori è del tipo gran guignolesco, con schizzi di sangue che si coagulano sul pizzo finemente intrecciato, ennesima leziosità a corredo delle ceramiche. Accenni policromi – oro magenta vermiglio ceruleo – impreziosiscono questa sua diafana maiolica che adagiata sui fronzoli dei merletti, ci riserva un sedizioso corollario di atrocità... gratuite: sia che si tratti di una madre che riceve in dono dalla propria figlia un pene reciso ad un uomo di colore, così di animali da compagnia – talaltre di neonati – accoltellati mentre erano affettuosamente cullati.
Piccole storie d'amore-odio, passione-violenza, il cui contesto viene (dis)turbato; in cui l'ordinarietà è deviata sessualmente e psicologicamente sfociando nel puro delirio aneddotico.
Tra insospettabili dissezioni anatomiche e dissacranti rivisitazioni della storia dell'arte, Salvatori mette in commistione l'epopea mitologica con il fumetto, i cartoni con i film, in una rivalsa ai danni delle favole scritte dai fratelli Griim e da Hans Christian Andersen, rese logore dalle inquietudini di un adolescente diventato adulto.

Alberto Zanchetta

Andrea Salvatori
Nasce a Faenza nel 1975, vive e lavora a Solarolo. Consegue il diploma all’Istituto d'Arte per la Ceramica nel 1995, e quello in Scultura all' Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2000. Vive e lavora a Solarolo.
Dal 1997 partecipa a numerose esposizioni sia personali che collettive. Nel 2007 è secondo classificato alla 55esima edizione del Premio Faenza; nel 2009 è primo classificato alla 56esima edizione dell’omonimo premio. Nel 2010 si aggiudica il secondo posto al Sidney Myer Fund Australian Ceramic Award International, Shepparton Art Museum, a Sidney.
Fra le sue mostre personali, nel 2016: ‘Gli Specchi Dovrebbero Pensare Più a Lungo Prima di Riflettere’ , a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Bologna. Nel 2015: ‘Metaceramico’ a cura di Chiara Fuschini, Galleria Ninapi, Ravenna; ‘Allievo e Maestri’ a cura di ThePoolNYC Gallery, Palazzo Sassoli de’Bianchi, Bologna.
Ha inoltre partecipato alla 54 esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; Padiglione Italia; Regione Emilia Romagna; a cura di Vittorio Sgarbi (Chiostri di S. Pietro, Reggio Emilia 2011).

80 MESH – LA FORMA DEL SUONO

80 mesh - la forma del suono è un progetto a cura di Marte, nato da un'idea del CaCO3 gruppo di artisti e coordinato da Daniele Torcellini. Il progetto è stato sviluppato dall'esperto musicale Alessio Buttazzoni con l'assistenza di Giuseppe Donnaloia e Daniele Torcellini e con la collaborazione tecnica di Marco Parollo. Il progetto prevede la musicista e compositore Nadia Ratsimandresy e il video-maker Miriam Dessì.
Le ricerche del fisico tedesco Ernst Chladni, svolte durante la seconda metà del XVIII secolo, rappresentano il punto di partenza del progetto.

Marte è una piattaforma di collaborazione tra artisti, critici, curatori ed esperti coinvolti nello sviluppo di progetti culturali al di là delle definizioni di genere e disciplina. Marte ha sede a Ravenna, Italia. Marte adotta procedure metodologiche, analitiche e pratiche che sono derivati dal linguaggio del mosaico. Marte vuole essere una intelligenza collettiva.

CRISTALLINO . LUOGHI PER LE ARTI VISIVE
IN-STUDIO

PER UN OSSERVATORIO SULLE FORME CONTEMPORANEE DEL SUONO

Gli appuntamenti performativi di questa edizione di Cristallino, Cena sul ring e 80 mesh – La forma del suono, proseguono la ricognizione di innesti tra forme visive e forme sonore avviata sull’ultimo numero della rivista EDEL, semestrale di pratica cristallina.
Il campo di indagine del sesto numero della rivista, uscito a ottobre 2016, riguarda infatti le potenzialità del suono come dispositivo atto alla costruzione dell’immagine, della visione.
In primis, il suono come vocalità, sia in campo teatrale che poetico – come temperatura psichica, appellativa ed emozionale di un testo; anima fonetica della parola in relazione o meno con i contenuti che essa esprime; sperimentazione orale che può divenire epifania oracolare; il suono come architettura spaziale e scenica – come strumento di organizzazione dei volumi sensibili, dinamici ed espressivi, cornice acustica dell’immagine; il suono come struttura, come messa in forma in grado di ri-semantizzare e di orientare la percezione dello spettatore; infine il suono come segno, partitura grafica, elemento di scansione spazio/temporale, ideogramma o crittografia.
In tutti questi aspetti il suono e, di riflesso, la dimensione complementare dell’ascolto si fanno indice di una diversa via esperienziale, interpretativa e percettiva: vuoi nel rapporto esclusivo che il suono intrattiene col tempo, dato che esso esiste per via puntuale, solo nel momento in cui sta morendo e come tale viene percepito (Ong); vuoi perché costituisce una unità complessa, immersiva, e fondamentalmente intraducibile; vuoi per il suo profondo contatto con le pulsioni umane, di cui diventa suprema stilizzazione, per la sua capacità di influire sull’attitudine e sulla fisiologia, di assorbire il soggetto anche in mancanza di una sua particolare disposizione attentiva, sollecitando uno schema primitivo di reazioni che supera la nozione stessa di soggettività.

EDEL
semestrale di pratica cristallina
#6 | ottobre 2016 - ARCHITETTURE DEL SUONO
Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Claudio Ballestracci, Emiliano Battistini, Roberta Bertozzi, Francesco Bocchini, Benedetta Calisesi, Chiara Guidi, Federica Landi, Sandro Pascucci, Enrico Pitozzi, Massimo Proli, Daniele Torcellini, Ida Travi, Lello Voce.

L’opera manifesto è stata realizzata da Roberto Paci Dalò.

NOVEMBRE / DICEMBRE 2016
CRISTALLINO . LUOGHI PER LE ARTI VISIVE
IN-STUDIO

Un progetto di
CALLIGRAPHIE (con)temporary art&books
www.calligraphie.it

Direzione artistica
Roberta Bertozzi // Roberta Baldaro

Segreteria organizzativa
Nicoletta Casali // Benedetta Calisesi

Comunicazione
Marina Cellarosi

Ufficio stampa
Gabriele Catani

Ideazione grafica
Massimo Proli

Enti soci
Comune di Solarolo

Main sponsor
Romagna Iniziative
Tisselli SRL

Media partnership
ARACNE – rivista d’arte online // Gagarin Orbite Culturali // R&D Cult

In rete con
CasermArcheologica – Sansepolcro // Azienda Agrituristica 26punto80 // RIU Project // Sidro Club // Associazione Marte

Si ringrazia
Cantine Spalletti Colonna di Paliano

Programma e manifesto di questa edizione del festival: www.cristallino.org

Il materiale fotografico è scaricabile ai seguenti link Dropbox:

IN-STUDIO 1 https://www.dropbox.com/sh/b4zjplgwl5foyc9/AADEswThKCGtlpLb3VQSGHmta?dl=0

IN-STUDIO 2 https://www.dropbox.com/sh/wgarn34hkgn8ulc/AABQVMSDdKINgTiOqrTPbF2Wa?dl=0

Ufficio stampa
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