Festival Architettura in Città. Terza edizione

Informazioni Evento

Luogo
OGR TORINO
Corso Castelfidardo 22 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 10 alle 21 con conferenze, mostre, laboratori, happening, concerti. Saranno invece visitabili nei week end successivi fino al 23 giugno le mostre Rovine Esposte. Urban Exploration e Identidad en la diversidad. Architettura argentina. Al termine del festival la mostra resterà aperta nei giorni 8-9, 15-16, 22-23 giugno, con orario 11.00-18.00.

Vernissage
27/05/2013

ore 18 concerto dell'Orchestra Meccanica Marinetti e un aperitivo con il miscelatore Fulvio Piccinino, uno dei più grandi conoscitori in Italia della cucina futurista, che curerà le "polibibite" (cocktail futuristi) mixati con ingredienti biologici.

Patrocini

promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione OAT, con il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura.

Generi
documentaria, architettura, incontro - conferenza, serata - evento, disegno e grafica

Per 5 giorni l’architettura sarà protagonista in città con oltre 75 iniziative realizzate attraverso la collaborazione di oltre 100 istituzioni culturali operanti in città e nell’area metropolitana.

Comunicato stampa

Torino 7/5/2013 - Si terrà dal 28 maggio al 1° giugno la terza edizione del festival Architettura in Città promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione OAT, con il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura. Per 5 giorni l’architettura sarà protagonista in città con oltre 75 iniziative realizzate attraverso la collaborazione di oltre 100 istituzioni culturali operanti in città e nell’area metropolitana.
Il festival sarà inaugurato lunedì 27 maggio ore 18.00 e resterà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21 con conferenze, mostre, laboratori, happening, concerti,… fino a sabato 1° giugno, quando il festival chiuderà gli eventi in calendario con la premiazione alle ore 20.00 delle architetture vincitrici della decima edizione di “Architetture Rivelate”, il riconoscimento alla qualità del progetto e della realizzazione promosso da Ordine degli Architetti e Fondazione OAT. Saranno invece visitabili nei week end successivi fino al 23 giugno le mostre Rovine Esposte. Urban Exploration e Identidad en la diversidad. Architettura argentina.
Il quartier generale di Architettura in Città sarà alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, perfetta sintesi tra un mirabile complesso di edifici di archeologia industriale, che bene rappresenta il tema principale di questa terza edizione: le esplorazioni urbane. Riscoprire luoghi sconosciuti o caduti in disuso, rendere accessibili edifici generalmente chiusi al pubblico, indagare la città e i suoi luoghi da prospettive nuove e alternative sono tra gli obiettivi che si ripropone Architettura in Città 2013 con un fitto calendario di eventi che non tradisce le sue caratteristiche fondamentali: la capacità cioè di far dialogare con l’architettura linguaggi diversi come arte, musica, fotografia, design, danza, letteratura, teatro,… e l’intento di aprirsi alla cittadinanza con iniziative rivolte a tutte le fasce d’età per far comprendere come ognuno di noi viva quotidianamente l’architettura.
In occasione degli Smart City Days (24/5-9/6) il festival riconferma inoltre l’attenzione ai temi della smart city, accogliendo nel suo programma eventi che riguardano la realizzazione di edifici eco-sostenibili, l’utilizzazione degli spazi liberi della città (come i tetti degli edifici) per ospitare nuove aree verdi o di socializzazione, la ricostruzione di parti di città colpite da eventi catastrofici e la progettazione di edifici capaci di resistere a calamità naturali.
Per la prima volta il festival riserva una vetrina a un Paese ospite, mettendo in mostra l’architettura in Argentina (già presentata all’ultima Biennale di Architettura di Venezia) e in particolare dei progettisti piemontesi d’oltre oceano. L’allestimento della mostra era stato progettato da Clorindo Testa, architetto argentino di origini italiane morto lo scorso 10 aprile.
Ciascuna di queste tre sezioni è rappresentata da una mostra “guida” allestita all’interno delle OGR: Le Rovine Esposte. Urban Exploration a cura di Enzo Biffi Gentili e Fondazione OAT per “esplorazioni urbane”, Dal futurismo al futuro sostenibile a cura di studio Greengrass per il tema “smart” e Identidad en la diversidad. Architettura argentina a cura di Gobierno de Buenos Aires e OAT per il “Paese ospite”.
Dove non è diversamente specificato, le iniziative si svolgeranno alle OGR.

ESPLORAZIONE URBANA | Il concetto di esplorazione urbana è affrontato a partire dalle azioni degli esponenti del movimento UrbEx, o Urban Exploration, una “sottocultura” i cui aderenti sono specialisti nella scenografica documentazione di luoghi abbandonati e di difficile accesso. La mostra Le Rovine Esposte. Urban Exploration (27 maggio-23 giugno), curata da Enzo Biffi Gentili (MIAAO) e voluta dalla Fondazione OAT e OAT, mette in mostra le fotografie tratte dalla recente missione a Torino dell’urban explorer francese Christophe Dessaigne e l’installazione degli italiani Arianna Arcara e Luca Santese composta da foto trovate, sovente scattate dalla polizia, in edifici degradati a Detroit. A corollario della mostra martedì 28 maggio alle ore 18.00 ci sarà l’incontro “Il valore delle rovine” con gli artisti protagonisti e alle ore 21.30 l’appuntamento “Ruinenwerk” a cura di Musica 90 che propone le improvvisazioni musicali dell’artista della scena elettronica Davide Tomat, del chitarrista Paolo Spaccamonti e del percussionista Dario Bruna per le sonorità della videoperformance a cura di Carlotta Petracci.

Il tema delle rovine è affrontato anche in altri appuntamenti: l’AIDIA, Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto, con il convegno “Le sette lampade dell’edilizia scolastica. Esplorazioni, memorie e frammenti nel tempo di 40 anni” (30 maggio ore 10.00), indaga il valore residuale dell’edilizia scolastica torinese degli anni Settanta; l’architetto casertano Beniamino Servino (su invito dell’associazione culturale Zeroundicipiù) terrà la lezione “Necessità monumentale nel paesaggio dell’abbandono” sul rapporto che la sua ricerca architettonica instaura con i temi della città e del paesaggio urbano (1° giugno ore 18.00); le associazioni Izmo – made to gather e URBE Rigenerazione Urbana propongono la proiezione di trenta video di esplorazioni urbane in diverse città nel mondo ("Exploring the contemporary city: from ruins to future”, 30 maggio ore 19.00, presso il Bunker). Due workshop si incentrano sul rapporto tra la rovina e la natura: l’Ente di gestione Parco del Po e Collina Torinese con “Rovine (e azioni) contemporanee nella natura” martedì 28 maggio (ore 10.00 presso la Cascina Le Vallere) offre una panoramica sulle cascine recuperate e non, i processi agricoli e la catena alimentare, le forme di arte pubblica e creatività nel verde per promuovere il territorio; il PAV con “Back & Forward_Colonizzazione 02” (30 maggio-2 giugno presso il Parco d’Arte Vivente) propone un superamento della rovina attraverso un processo di colonizzazione artistica. Alla rovina “naturale” si contrappone quella “industriale”, presentata nella mostra I paesaggi dell’industria promossa dall’AIPAI, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, e dal Politecnico di Torino e nell’installazione anamorfica di Truly Design Graffiti site specific.
Per esplorare un luogo è necessario percorrerlo e questa è la finalità degli appuntamenti di sabato 1 giugno: “Archimemoro in tour a Porta Palazzo”, un tour guidato dai reading e dalle performance della compagnia teatrale Agofilocomici (ore 10.30), “Città IKEA. Esercizi di promenadologia ai margini dell’area metropolitana” a cura di Urban Center Metropolitano (presente in calendario anche con il convegno “Le storie di pietra, 30 maggio ore 18.00) e Maurizio Cilli alle 10.30, “Dal Parco Reale del Castello alle Ville e Vigne della collina di Moncalieri” (ore 15.00), “Visita guidata al MAU, al Borgo Vecchio Campidoglio e al Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento” (ore 15.30) e “Intorno a Palazzo Barolo: Esplorazione di un quartiere” la visita promossa dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e dall’Opera Pia Barolo (eccezionalmente di venerdì, ore 17.00).

Ma il percorso, per evitare di tradursi in disorientamento, richiede una mappa, tema sviluppato in quattro installazioni: Esplorare il paesaggio urbano. Visibilità (a cura del Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio di Politecnico e Università di Torino), un’analisi del paesaggio urbano per prevedere l’impatto visivo delle trasformazioni sulla città; Rovina a chi? (a cura di TURN – design community Torino), sulla percezione collettiva delle rovine contemporanee; Eco e Narciso. Torino 7imo Ling8 (a cura di Provincia di Torino e Centro polifunzionale della C.R.I. “T. Fenoglio” di Settimo Torinese) e Cognicity (a cura di Izmo – made to gather) presentano le mappe disegnate rispettivamente dai richiedenti asilo ospitati al Centro CRI di Settimo e da figure con ruoli politici, sociali, professionali, economici e culturali di particolare importanza per la città di Torino.

Anche il libro può essere strumento e oggetto di esplorazione; in calendario tre presentazioni di volumi: “L’Eredità del Moderno” (a cura di Emilia Garda e Guido Montanari, fotografie di Roberto Albano, collana Fondamenta, ed. Celid/Foat) il 30 maggio alle ore 18.00, “Roberto Gabetti. Insegnare l’Architettura”, scritti e testimonianze a cura di Sisto Giriodi (ed. Celid) il 29 maggio ore 18.00 al Circolo dei Lettori e “Arte, architettura, paesaggio” (a cura di Politecnico di Torino e Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino) il 28 maggio alle ore 16.00. Negli appuntamenti del festival il libro è spesso utilizzato come pretesto di indagine: Pagine di Architettura (la mostra alla galleria La Contemporanea Studio, 30 maggio-16 giugno) presenta una selezione di fotografie del giovane artista Nicolò Quirico, che immortala architetture urbane su pagine di vecchi libri, UAO che colore! (la mostra dell’associazione culturale Plug) presenta 20 poster esito di sperimentazioni grafiche su carte e cartoncini e Visual Handjobs & Bookbuilders. Nuovi artieri grafici e librari (la mostra al MIAAO, 16 maggio-2 giugno) indaga il libro dal punto di vista della progettazione. Infine il libro è anche frutto di una reinterpretazione artistica, come nella mostra delle tavole del progetto di Laura Castagno “Progetto Ulysses (intorno al testo di James Joyce), 2011-2013” che ripropone la scrittura del testo di Joyce in un flusso visivo e concettuale; l’esposizione, ideata da Fondazione OAT e Galleria Martano, è disseminata in alcuni luoghi della città.
L’esplorazione geografica del territorio sconfina con due appuntamenti internazionali: il GAI, Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, e il Comune di Genova promuovono un’indagine delle trasformazioni e del processo di modernizzazione della città di Dubai attraverso l’incontro “Dubai, Dubai. Un inaspettato capolavoro. La città che ha cambiato l’idea di urbanistica e lifestyle” (28 maggio ore 18.00); l’AIAPP, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, sezione Piemonte Valle d’Aosta e la Pro Helvetia presentano la mostra The Swiss Touch in Landscape Architecture (27 maggio-1 giugno), l’attività di un gruppo eterogeneo di paesaggisti in Svizzera, a cura del paesaggista Michael Jakob.

Il Politecnico propone un’esplorazione disciplinare con tre appuntamenti dedicati al nuovo realismo in architettura, a cura di Silvia Malcovati e Fritz Neimeyer: una lectio dell’architetto tedesco Hans Kollhoff, che esprime un’idea di architettura orientata a costruire uno “spazio per la vita”, il convegno “Nuovo Realismo e Razionalismo: un dibattito filosofico e architettonico tra Germania e Italia”, una riflessione allargata sulla realtà contemporanea dell’architettura delle nostre città (entrambi giovedì 30 maggio, rispettivamente ore 10.30, Castello del Valentino e ore 14.30, Goethe Institut Turin) e una mostra fotografica che si concentra sulle opere già realizzate, analizzando i lavori di tre generazioni di architetti in tre città europee: Amsterdam, Barcellona e Berlino, e in Italia con Torino e Napoli (30 maggio-21 giugno, Goethe Institut Turin).

Sono presenti nel festival altre quattro mostre fotografiche: due curate dall’associazione Phlibero: Esplorando la città che cambia - crescita o sviluppo (27 maggio-1 giugno) e Monumento, suo malgrado (30 maggio-21 giugno, Phlibero), una da MADE Associazione Culturale Torino: Relitti di Davide Virdis (8 maggio-1 giugno, We made for love) che ritrae edifici abbandonati e spesso abitati da un'umanità “minore”, costretta ai margini della metropoli, e una da Irene Pittatore: Coazione 4 (28 maggio-8 giugno, Libreria NB). Altri ambiti di indagine sono l’arte con la mostra realizzata dall’Accademia Albertina delle Belle Arti e dal Politecnico Spazi Sospesi (27 maggio-1 giugno,), con il video nell’installazione Le città e gli occhi – tratta liberamente da Le Città Invisibili di Italo Calvino – e realizzata dagli studenti del terzo anno del corso di video design e soprattutto la musica con il concerto dell’associazione culturale musicale Alchimea all’interno della mostra Lo spettacolo della natura al Museo Regionale di Scienze Naturali (giovedì 29 maggio ore 17.00), con l’installazione di sound design Vorrei inserire l’immaginazione realizzata dall’associazione Situazione Xplosiva e dal festival Club to Club alla Borsa Valori (28 maggio-1 giugno) e con il concerto dei Liars (29 maggio ore 21.30) promosso dall’associazione musicale Musica 90.

SMART CITY | A fianco del concetto di esplorazione, la seconda parola chiave è smart, in connessione con la più vasta operazione della città di Torino degli Smart City Days. La mostra guida di questa sezione, promossa dallo studio Greengrass, si intitola Dal futurismo al futuro sostenibile (27 maggio-1 giugno) e intende raccontare 100 anni di creatività e industria, di arte e impresa nell’ex triangolo industriale d’Italia (Torino, Genova, Milano), oggi impegnato nelle nuove sfide “smart city”; ad essa è strettamente connessa la terza edizione del workshop IMAGE – Incontri sul Management della Green Economy “Green building: costruire e abitare la sostenibilità”, una due giorni di confronto “a porte aperte” tra gli operatori del settore che si tiene il 30 e il 31 maggio.

Numerosi altri appuntamenti in calendario su questo tema: il convegno “CasaClima R: Risanare l’esistente per guardare al futuro” (30 maggio ore 14.30), collegato agli eventi che Casaclima organizza in piazza Vittorio Veneto dal 30 maggio al 9 giugno, sotto il titolo generale “GreenTOfamily”; “Changing the city: v200 ripensa Torino nord” (29 maggio ore 16.00), la presentazione da parte dell’Amministrazione torinese e dei progettisti del masterplan che ridisegnerà oltre un milione di mq di aree ex-industriali, che geograficamente si contrappone all’intervento presentato nella mostra Smart Explorations in Mirafiori, promossa dal Politecnico e dallo IED; infine la conferenza “Smart City Manifesto” (organizzata da Share Festival mercoledì 29 maggio, ore 11.00), una proposta di organizzazione dei concetti fondamentali e delle linee guida della smart city per incrementare la partecipazione ai processi decisionali dei cittadini. Sulla questione della partecipazione e della governance si segnalano inoltre l’incontro all’Unione Culturale Franco Antonicelli dal titolo “Il governo della città e del territorio al tempo della crisi” (30 maggio, ore 21.00), la tavola rotonda proposta dalla Congregazione dei Giuseppini del Murialdo (29 maggio ore 17.00, all’interno dell’open day del Collegio Artigianelli), l’incontro pubblico “Torino è la mia citta? - La qualità dell’abitare e le politiche urbane” (29 maggio, ore 18.00) e la progettazione partecipata del nuovo centro di culto per la religione Ortodossa Romena a Moncalieri, presentato in un incontro (28 maggio, ore 18.00) e una mostra, promossi dalla Chiesa Ortodossa Romena e da Paicon.

Il tema del verde è rappresentato dalle iniziative curate dall’AIAPP: il laboratorio “Irrigazione delle aree a verde ornamentale” (28 maggio ore 10.00) sulla progettazione e gestione degli impianti irrigui e la conferenza “Il giardino sale sul tetto” (29 maggio ore 10.00) sulle soluzioni tecniche e le ricadute ambientali della progettazione del verde pensile.

Infine una città (e un Paese) intelligente si misura con la gestione delle catastrofi naturali: SIAT, Società Ingegneri Architetti Torino, affronta la questione con un appuntamento multidisciplinare al Politecnico (31 maggio ore 9.00) “Progettare in zona sismica: cosa fare, cosa non fare, come fare”; inoltre è presente in calendario un workshop “Designer per un giorno” promosso dalla Pinacoteca Giovanni e Maria Agnelli (1° giugno ore 16.00) basato sull’applicazione del metodo di lavoro del designer francese Jean Prouvé, autore di un famoso modello di rifugio. Su questo tema la Fondazione OAT e plug_in presentano gli esiti del workshop “Architetture per la catastrofe”, curato a marzo da Emanuele Piccardo e Anna Rita Emili, con una conferenza (30 maggio, ore 16.00) e la realizzazione del prototipo del modulo abitativo post catastrofe.

Un tema a cavallo tra la sezione “smart” e la sezione “esplorazione” è quello dell’architettura parassita: il progetto “paraCITY”, promosso dallo studio Element e dall’associazione Phlibero, prevede un dibattito (29 maggio, ore 14.00) e un’installazione per sollecitare l’attenzione della città sul tema del consumo del territorio, proponendo un’architettura senza suolo, parassitaria di costruzioni precedenti. Inoltre il Politecnico organizza un approfondimento sull’utilizzo dei tetti degli edifici: la giornata di studio “Roofscaping the city. Rigenerazione urbana a consumo di suolo zero” per individuare nuove strategie di intervento smart per la rigenerazione del tessuto edilizio torinese, col confronto con altre realtà europee (31 maggio), e la mostra Sopraelevazioni e attici nell’esperienza torinese del dopoguerra, utile riferimento per la questione del costruire nel costruito.

PAESE OSPITE | In omaggio all’Argentina, sarà allestita la mostra Identidad en la Diversidad. Architettura argentina (27 maggio-23 giugno), organizzata dal Ministerio de Relaciones Exteriores y Culto – Gobierno de Buenos Aires, e da Ordine Architetti e Fondazione OAT, che propone uno sguardo sull’architettura argentina, da quella storica ai progetti vincitori dei concorsi recenti, con uno sguardo anche agli architetti piemontesi che ne furono protagonisti fra Otto e Novecento; la mostra sarà introdotta dal convegno inaugurale (27 maggio ore 10.30), a cura di Liliana Pittarello e Emiliano Cruz Michelena, che metterà in luce il ruolo che gli architetti italiani hanno avuto nel disegno delle città argentine. Completano l’omaggio due spettacoli organizzati da Etnotango Festival: il primo il 27 maggio, giorno dell’inaugurazione, alle 20.00 e uno realizzato nella chiesa di Santa Maria di Pulcherada a San mauro Torinese (1° giugno ore 16.30).
Infine fanno la comparsa per la prima volta nel festival due negozi torinesi di riferimento per la comunità degli architetti e designers: Res Nova, con una mostra dedicata al sistema di arredi di Leonardo Mosso e Laura Castagno (31 maggio-15 giugno), e Gurlino, con la presentazione del nuovo Artemide Store (29 maggio, ore 18.30).
Il festival è un appuntamento annuale, promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione OAT dal 2011. Questa terza edizione ha avuto il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, il patrocinio di: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Collegio Costruttori Edili Ance Torino, Consiglio Nazionale degli Architetti. Sponsor ufficiali sono Sikkens e Zumaglini & Gallina.