Felicia Fuster – Haiku visivi

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIOBIANCO
Via Saluzzo 23bis, Torino, Italia
Date
Dal al

dal martedì al venerdì, dalle 16,30 alle 19,00 o su appuntamento

Vernissage
15/04/2016

ore 18

Artisti
Felicia Fuster
Generi
arte contemporanea, personale
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“Haiku visivi” – questo il titolo dell’evento – raccoglie i collage rigorosi e i testi poetici di una figura intellettuale ormai diventata pietra miliare nella cultura catalana contemporanea.

Comunicato stampa

Spaziobianco è lieto di invitarvi alla mostra di una delle artiste e poetesse catalane più significative della seconda metà del Novecento. E’ la prima volta che le opere “storiche” di Felicia Fuster (Barcellona 1921 – Parigi 2012) vengono esposte in Italia. “Haiku visivi” – questo il titolo dell’evento – raccoglie i collage rigorosi e i testi poetici di una figura intellettuale ormai diventata pietra miliare nella cultura catalana contemporanea. La mostra segna l’inizio di uno scambio collaborativo tra Spaziobianco e la Fundació Felícia Fuster, l’organismo permanente che la città di Barcellona ha voluto dedicare all’artista. “Haiku visivi” avrà la prestigiosa curatela di Pilar Parcerisas i Colomer, già presidente dell’Associazione Catalana Critici d’Arte e membro della Fundació Joan Miró.

HAIKU VISIVI

“Con i pennelli mi porto via cammini antichi. Con la slitta irreale delle parole cerco di avanzare per l’ignoto candore del campo di ghiaccio.”
Felicia Fuster

Poesia e pittura sono due cammini inseparabili dalla personalità di Felicia Fuster. Se la poesia è combattimento e corpo, la plastica è composizione, nudi, gesto in movimento che attraversa lo spazio come la parola scivola sul bianco della carta. Questi collage su un blu circondato di nero diventano tratti lirici fatti di frammenti di stampe d’incisione, intuitivamente ordinati in spazi pieni e vuoti. Calligrafie gestuali su spazi siderali, irreali, onirici, in cui contano il frammento, il ritmo, la decostruzione.
La precisione, insieme alla semplicità, li lega facilmente ai valori orientali del vuoto e del silenzio. Come negli haiku, la lunga pausa nella lettura si fa silenzio, ma anche spazio plasticamente vuoto, come se si trattasse di una scultura.
E’ per questo che abbiamo voluto mettere gli uni accanto agli altri – in stretta relazione – gli haiku scritti da Felicia Fuster e le sue composizioni visive. In modo da esaltarne l’equilibrio equivalente e concettuale.
Questi collage austeri coinvolgono totalmente lo spettatore perché possono essere letti sia come haiku visivi, sia come segni poetici. L’astrazione lirica, iniziata da Kandinskij e Klee, viene modificata da queste composizioni d’origine orientale, che escono dal proprio io poetico, esistenzialista e umanistico, come un paesaggio visivo, nell’incontro con gli haiku, grazie all’estrema sintesi della forma poetica.
Come dentro uno specchio di dimensioni cosmiche, lo spettatore vi si riflette, spinto a proiettare la propria immagine fino a sentirsi circondato dal vuoto, avvolto da un nodo visivo capace di dare significato a una nuova esperienza, legata da un lato al pennello, dall’altro alla parola.

Pilar Parcerisas