Federica Barcellona – Volo nero

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA STUDIO 44
Vico Colalanza 12R, Genova, Italia
Date
Dal al

da giovedì a sabato dalle 16 alle 19

Vernissage
21/01/2012

ore 19

Generi
arte contemporanea, performance - happening, personale
Loading…

Ln mostra la video-installazione-performance “Volo nero” che a Maggio si sposterà alla Galleria ArtWindow di Barcellona durante la fiera di video-arte “Loop Art Fair”. Una straordinaria miscellanea di arti visive (video, fotografia e recitazione) di impatto forte e poetico insieme.

Comunicato stampa

TORNA A GENOVA L'ACTOR-PERFORMER FEDERICA BARCELLONA CON UNA VIDEO-INSTALLAZIONE-PERFORMANCE ISPIRATA ALLE DONNE IN NERO. ALLA GALLERIA STUDIO 44 DAL 21 GENNAIO ALL'11 FEBBRAIO
In volo (nero) da Gerusalemme a Genova

Le storie di donne sono la vera passione di Federica Barcellona, actor-performer genovese che il 21 gennaio inaugurerà in anteprima alla Galleria Studio 44 la video-installazione-performance “Volo nero” che a Maggio si sposterà alla Galleria ArtWindow di Barcellona durante la fiera di video-arte “Loop Art Fair”. Una straordinaria miscellanea di arti visive (video, fotografia e recitazione) di impatto forte e poetico insieme. In particolare sulla performance, che la vedrà coinvolta in prima persona insieme ad altre cinque attrici, Federica manterrà il riserbo assoluto almeno fino alle 19 di sabato prossimo. “Vedere per credere”, direbbe un venditore di almanacchi: ma è proprio così.
«Parlo delle donne – anticipa Federica Barcellona – perché è quello che sono, quello che conosco, quello che mi serve per migliorare me stessa ed essere a prescindere». Federica Barcellona, video artist, digital artist, performer e fino a qualche anno fa curatrice dello spazio d'arte “Passo blu” di Genova_Barcelona, è nata e cresciuta in un ambiente familiare quasi tutto al femminile. Questo si è riverberato su tutta la sua carriera artistica sin dagli inizi come attrice e regista nell'ambito del teatro di ricerca fino all'evento “Volo nero”, ispirato al movimento “Donne in nero” (DiN), rete internazionale (presente anche in diverse città italiane) a sostegno della pace e contro ogni forma di guerra, terrorismo, fondamentalismo e di violazione dei diritti umani e civili.
«Il nero che ricorre nella mia installazione – spiega Federica Barcellona – è stato assunto non come simbolo di lutto e perdita, ma come elemento significante scelto dalle stesse DiN per denunciare una cultura di morte che ancor oggi prevale in tante parti del mondo». Senza voler lanciare un messaggio politico, pur ispirandosi alle Donne in nero, l'artista genovese è riuscita a rappresentare con le forme artistiche a lei più congeniali il potere e la forza delle donne e l'arte di comunicare tacendo, e coinvolgerà il pubblico in momenti di pura poesia.

Per ulteriori informazioni e per intervistare Federica Barcellona:
Ufficio stampa
dott.ssa Alessandra De Gregorio
339-8906436
www.alessandratralerighe.it

Scheda tecnica
Regia, soggetto, fotografia, montaggio: Federica Barcellona
Volo Nero (Black Flight) - Video, foto, installazione
Video HD DVD PAL Italia © 2011 - Durata 06’08”, 50 copie
Luogo: Galleria Studio 44, vico Colalanza, 12 r, Genova
Inaugurazione/performance live: sabato 21 gennaio h. 19
Finissage: sabato 11 febbraio h. 19
Apertura: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19
Assistente di regia e soundtrack: Fazz
Interpreti: Emanuela Rolla, Margherita Remotti, Virginia Meirano, Selene Parisi, Bianca Maria Badino, Damiana Baratelli, Arabella De Mattia, Edda Facchini, Lisa Fazio, Irene Ferroni, Alessandra Poggi, Emanuela Poggi, Elisabetta Quadrelli, Barbara Vitagliano
Camera: Michele Giuseppone
Make up artist: Andrea Marchi
Segreteria organizzativa: BibiViola
Location: Genova Liguria Film Commission

Biografia
Federica Barcellona (www.barcellonafederica.eu)
Dal 1990 il mio interesse si concentra sul corpo dell’attore performer, partendo da intensi studi sul teatro di ricerca (Grotowski, Brook, Barba). Mi appassiono di Artaud, Genet e Fassbinder, Weil e ovviamente altri/e artisti dei quali mi nutro e che sono diventati humus del mio percorso. Con altre artiste formiamo un gruppo per ricercare l'espressione del corpo dell'attrice basata sull’ascolto e la conoscenza del sentire femminile. Diamo vita a diversi spettacoli nella Bologna del '90. Seguo il metodo della Tecnica del Movimento di F.Aberasturi, la ricerca del corpo post-organico, la cyberperformance. Nel 1996 mi laureo al DAMS con la tesi "Il ballo flamenco gitano come espressione artistico-antropoologica" ed esco dalla scena esclusivamente spettacolare per cercare nel quotidiano soprattutto negli spazi privi d'identità, di passaggio. Le scritture del corpo di H.Cixous, J.Jonas, M.Abramovic, J.Cage e M.Barney, con le evoluzioni della video arte (da N.Jun Paik e B.Viola) diventano l'ispirazione base della mia ricerca creativa. La mia attenzione si focalizza sul sentire femminile senza escludere altri soggetti sociali; su quel mondo interiore, nascosto, rivelato -paradossalmente- dalla relazione che il corpo sviluppa con il mondo esterno, che prevede quindi l'uso di elementi di riconoscibilità sociale: l'interazione tra corpo fisico e corpo rappresentato. Dal 2000 fondo questo studio con l’utilizzo del mezzo audio visivo, questo mi permette concretizzare l’importanza di un ambiente sociale sempre più coinvolto nel processo dell’opera e di operare con due piani d’osservazioni e due progetti paralleli d’elaborazione. In una continua comunicazione tra performance e diversi media, la creazione è una composizione di corpo, video, musica, fotografia e oggetti che insieme raccontano un percorso.

Approfondimento
Le Donne in nero (DiN)
"Solo in seguito appresi anche l'arte di tacere. Che utile arma!" (donne di Belgrado, 12 ottobre 1996).
Erano in sette e tutte israeliane nel gennaio del 1988 in piazza a Gerulasemme per manifestare contro l'occupazione israeliana (quindi contro il loro Stato) di Cisgiordania e Gaza: presenti nel corpo e nell'anima, affrontarono gli sguardi della gente semplicemente vestite di nero, inermi, in piedi, in silenzio e con la scritta “Stop the occupation” su dei cartelli. Decisero di farlo ogni venerdì per un'ora. Presto s'imposero all'opinione pubblica mondiale e la loro forma di protesta pacifica, nelle stesse modalità, prese il volo (“Volo nero”). Centinaia di donne in tutto il mondo iniziarono a scendere nelle piazze a Tel Aviv, Haifa, Londra, Amsterdam, New York, Belgrado, Roma e in tante altre città fino a creare una rete internazionale (DiN) che ha all'attivo quindici incontri mondiali. "(...) una visione di un mondo che ha la possibilità di scegliere di poter e voler cambiare questa società fondata sulla sopraffazione e il dominio, sull'ingiustizia economica e sociale. La volontà di essere protagoniste di questo cambiamento" (Luisa Morgantini).