Fausta D’Ubaldo – SPQR

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Viale Somalia, 50/a Libreria Eli, Roma, Italia
Date
Dal al

10-13 e 16.30-19.30 - Chiuso i festivi ed il lunedì mattina

Vernissage
21/03/2014

ore 18

Artisti
Fausta D’Ubaldo
Curatori
Marco Pezzali
Generi
arte contemporanea, personale
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La Galleria della Tartaruga presenta la prima mostra personale della pittrice Fausta D’Ubaldo nella quale verranno esposti dipinti a tempera e tecniche miste dedicati a Roma.

Comunicato stampa

La Galleria della Tartaruga presenta la prima mostra personale della pittrice Fausta D’Ubaldo nella quale verranno esposti dipinti a tempera e tecniche miste dedicati a Roma. Ella stessa ci spiega così il suo amore per la Città Eterna: “Non credo di aver mai deciso di dipingere, l’ho semplicemente fatto fin da bambina.
Quando la vita si è mostrata come un puzzle scomposto, la pittura è stata il filo che ha delicatamente tenuto insieme tutti i pezzi e ha ridato un senso alle cose. Sento di appartenere alla mia città e che lei è parte di me. Questa mostra è dedicata a Roma con tutta la mia gratitudine.”
Il Maestro Pedro Cano nella presentazione in catalogo testimonia: “Fausta D’Ubaldo ama lavorare all’aperto. Porta con se carta, cartoni, acquarelli e tempere e come chiamata da una voce segreta si avvicina alla Roma più profonda: Portico d’Ottavia, Mercati Traianei e soprattutto i Fori. Il suo sguardo cerca in un groviglio di immagini un frammento che l’attendeva che aspettava i suoi colori per essere rappresentato.
Così lei affronta le architetture di epoca imperiale come fossero un materiale al quale si sente di essere fedele e allo stesso tempo la partenza per un viaggio nella pittura in piena libertà. I colori dei mattoni prendono luminescenze rossastre e zafferano e parte dei marmi si colorano di malva e viola. I cieli si scuriscono o a volte diventano paglierini. Fausta compone le sue opere a partire da schemi geometrici dopo aver fatto un disegno a grafito dove cattura le essenze del luogo.
I suoi anni all’Accademia di Belle Arti le hanno conferito un enorme spessore che le permette ora di affrontare il suo lavoro. La rapidità del digitale è stata abolita e solo gli occhi, la mente e le mani costruiscono piano piano, solo con l’aiuto di pennelli colori e acqua, queste belle visioni romane a testimoniare che la pittura come la città di Roma, può essere allo stesso tempo nuova ed eterna.”