Face to face

L’esposizione mette in dialogo pratiche e visioni artistiche differenti, tra pittura, scultura e installazione.
Comunicato stampa
Manuel Zoia Gallery è lieta di invitarvi giovedì 5 giugno per l’inaugurazione della nuova mostra collettiva “FACE TO FACE”, con opere di 20 Artisti contemporanei.
L’esposizione mette in dialogo pratiche e visioni artistiche differenti, tra pittura, scultura e installazione. Gli artisti indagano la figurazione come spazio di confronto tra apparenza e introspezione. I volti, lungi dall’essere semplici ritratti, diventano dispositivi critici per interrogare identità, memoria e rappresentazione. Ne emerge una pluralità di sguardi e un percorso corale che riflette la molteplicità dell’umano nella sua espressione più intima e universale.
Maurizio Bongiovanni (Tettnang, 1979) vive a Roma. Ha esposto i suoi lavori presso The Guildhall Art Gallery (Londra); Eve Leibe Gallery (Londra); The Century Club (Londra); Studio d’arte Cannaviello (Milano); Federico Lugar Gallery per Window Project (Milano) e Galleria Richter (Roma). Ha partecipato a diverse residenze internazionali quali: Vermont Studio Center in America, La Napoule Art Foundation in Francia, IARB Residency in Cina e la SIM in Islanda. Nel 2013 e 2014 ha partecipato alla Fondazione Spinola Banna per l’arte, con gli artisti Doug Ashford, Liliana Moro e Mario Airò. Nel 2014 ha frequentato Internationale Sommerakademie di Salisburgo con l’artista Felix Gmelin. Nel 2012 vince il premio GAI - Giovani Artisti Italiani e partecipa alla Fondazione Valparaiso in Spagna. Le sue opere sono state riportate in pubblicazioni come Nature Morte di Thames & Hudson, L’Uomo Vogue, Artribune e Queen&Country Magazine.
Matteo Casali è nato nel 1994, diplomato in informatica e successivamente in pittura all'Accademia di Venezia, attualmente vive, studia e lavora a Venezia. È un artista visivo che esplora la pittura come linguaggio in continua evoluzione, un processo infinito di tentativi, bozzetti e frammenti che, nel loro insieme, costituiscono un unico flusso espressivo. Le sue opere si concentrano sulla tensione tra l'essere e il divenire, studiate attraverso ciò che egli chiama "abbau iconico", metodo di sintesi segnica tratto da Heidegger, con figure che emergono come presenze sospese, frammenti di una realtà in costante trasformazione. Attraverso una pratica che include sia il medium tradizionale che la sperimentazione digitale, come la realtà virtuale e gli NFT, Casali crea opere che interrogano il confine tra il visibile e l'invisibile, il tangibile e l'immateriale. Questa ricerca riflette la sua visione della pittura come un tentativo continuo di dare forma all'invisibile, una resistenza al tempo e alla dissoluzione, un modo per esplorare ciò che persiste nella frizione e nel cambiamento. Ha esposto in contesti internazionali come ART TAIPEI in Taiwan e Rea! Art Fair a Milano.
Andrea Cusumano (Palermo, 1973) è un artista, performer e regista italo-britannico. Dal 2014 al 2019 è stato Assessore alla Cultura di Palermo ed in questa carica ha anche promosso e gestito Manifesta 12 – Il Giardino Planetario e Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. La sua produzione si articola attraverso diversi media e un fecondo sconfinamento tra le discipline artistiche. Elementi che si completano a vicenda formando un’opera d’arte complessa e coerente, in linea di continuità con la tradizione del Gesamtkunstwerk. Allievo e collaboratore di Hermann Nitsch, direttore musicale dell’Orgien Mysterien Theater sin dal 1998, Cusumano, nel corso di un processo sperimentale durato oltre trent’anni, ha sviluppato una ricerca incentrata sulla drammaturgia dello spazio, producendo un personale e originalissimo corpus d’opere che costituisce una lettura contemporanea del concetto di Arte Totale in chiave post-umanista.
Marina Falco è nata a Napoli nel 1967. Si è diplomata in pittura nel 1990 all'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha insegnato al Liceo Artistico Terragni e all'Accademia Aldo Galli di Como. In seguito, ha insegnato all'Accademia di Sassari. Dal 1999 è titolare di una delle cattedre di Anatomia Artistica all'Accademia di Brera. Vive e lavora a Milano. Hanno scritto sul lavoro di Marina Falco: Luisa Bergomi, Cinzia Bollino, Felice Bonalumi, Chiara Canali, Marco Cassinari, Luigi Camporelli, Paolo Cappelletti, Giovanni Cerri, Lucia Cutura, Giuseppe Conte, Mimmo Di Marzio, Antonio D'Amico, Elena Di Raddo, Giulio Dotto, Fiorella Mattio, Franco Migliaccio, Sergio Milazzo, Luca Nicoletti, Carlo Perini, Alessandra Paganardi, Gianni Pré, Giorgio Seveso, Ida Terracciano, G. Marco Walch.
Luca Freschi (1982), è laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua ricerca si concentra sull’alterità della figura umana e sulla memoria, personale e collettiva, attraverso la tecnica del calco. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e in Europa, tra cui la 51° edizione del Premio Campigna (S. Sofia), Open 12 a Venezia (2009) e nel 2011 ha vinto il Premio OPERA/Fabbrica a Ravenna. Nel 2015 è finalista al Premio Internazionale della Ceramica di Faenza, e nel 2017 partecipa alla Gyeonggi International Ceramic Biennale in Corea, ricevendo anche una menzione d’onore a Gualdo Tadino. Alcune sue opere hanno ricevuto premi e sono entrate in collezioni pubbliche in Italia e Spagna. Collabora con gallerie italiane ed europee. Vive e lavora a Meldola (FC).
Giuseppe Gallace nato a Soverato nel 1993, si è laureato presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nonostante la giovane età, Gallace ha partecipato a molte personali e collettive, oltre ad aver vinto importanti premi. Al centro della sua narrazione pittorica dominano immagini sia di interni domestici che di esterni, spesso arricchite da figure umane ‘suggerite’, in cui è costante l’intenzione dell’artista di evocare scene intime ma alienanti, dove ogni elemento è attraversato da una pulsione vitale. L’osservatore viene sfidato giocosamente proprio dall’artista in un esercizio mentale, in cui è invitato a completare il racconto e a colmare i vuoti della forma, del colore e dei soggetti volutamente rappresentati da Gallace.
Camilla Marinoni (1979) è un’artista visiva. Vive e lavora in Italia. Nel 2003 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e nel 2007 consegue, presso la stessa accademia, il diploma specialistico in Arte Sacra Contemporanea. Nel 2007 partecipa al Corso d'eccellenza di Scultura, Gioiello e Design presso il Centro TAM di Pietrarubbia (PU) nelle Marche, presieduto da Arnaldo Pomodoro e con la direzione artistica di Nunzio di Stefano. Qui, attraverso il confronto con Nunzio inizia a focalizzarsi sul corpo come mezzo espressivo con cui far dialogare sculture e installazioni.
Silvia Mei (Cagliari,1985) vive e lavora in provincia di Bergamo. Ha all’attivo numerose personali tra cui: Silvia Mei – L’odore, Studio d’arte Cannaviello, Milano, 2017; Silvia Mei – Avec les pieds dans l’eau, MYDAY-BYDAY, Roma, 2016; Silvia Mei, INTERNO18, Cremona, 2015; Silvia Mei, Robert Kananaj Gallery, Toronto, 2014; Silvia Mei, Studio d’Arte Cannaviello, Milano, 2014; Singing Hair, Gallery Molly Krom, New York, 2013; Pensieri Ruvidi, Palazzo Delle Stelline, Istitut Francais, Milano, 2013; Ad Mirabilia, EXMà, Cagliari, 2012. E numerose collettive: Studio. Artisti dalla Collezione Mameli, CIVICO 27, Irgoli (Nu), 2017; Rivista 170, Apart Spaziocritico, Vicenza, 2016; Subculture fanzine, Edicola Radetzky, Milano, 2016; Life or Something Like it, Molly Krom Gallery, New York, 2015; Omnia Signa, Nero su Bianco, Studio d’arte Cannaviello, Milano, 2015; H (di SS) .H.O Legami, Laboratorio di Estetica Moderna, L.E.M, Sassari, 2015; Young Artists in Milan, Esentay Gallery, Almaty (Kazakistan), 2015; New Italian Painting, Galerie Michael Schultz, Berlino, 2014; Nuova Pittura Italiana, Spazio Soderini, Milano, 2014.
Dario Mellone (1929 – 2000). Per oltre trent’anni illustratore al Corriere della Sera, ha creato cicli sorprendenti di opere che raccontano la difficile vicenda dell’umanità nell’epoca del predominio tecnico e meccanico. Dal 2013 una selezione delle più significative opere dell'artista è esposta nella suggestiva cornice della Villa Rescalli Villoresi, edificata nel '600. Il Museo della Fondazione Dario Mellone è stato riconosciuto da Regione Lombardia come Raccolta Museale nel 2015.
Elena Monzo nasce a Orzinuovi (BS) nel 1981. Laureata in Pittura all’Accademia di Brera nel 2005, si specializza in tecniche grafiche come Mastro Incisore. Già nel 2002 partecipa alla mostra collettiva del Museo della Permanente di Milano: Salon I per poi iniziare nel 2006 la sua carriera all’estero con la mostra Obra Sobre Papel alla Galleria Mito di Barcellona. Dal 2010 al 2024 le opere di Elena sono state esposte in fiere importanti come la Scope di Basilea, New York e Miami, Beirut ArtFair, Art Verona e ArteFieraBologna. L’artista ha avuto spazio non solo in contesti collettivi, ma anche in mostre personali quali Inside, alla Bonelli Contemporary di Los Angeles nel 2007, La Dolce Vita e Dark Venice alla TZR Gallery di Dusseldorf nel 2010 e 2014, Moon Zoo e Stranger Things alla Gilda Contemporary di Milano nel 2017 e 2024 e Silk, La via della Seta all’Ex Filanda Meroni di Soncino nel 2018. Molta importanza hanno le sue esperienze nelle residenze d’artista: Kurashiki in Giappone nel 2013, Beirut, Libano nel 2014 e Shangai con The Swatch Art Peace Hotel nel 2015. Infine i premi, tra cui il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana tenutosi al Superstudio-più di Milano nel 2004, la partecipazione al Premio Cairo nel 2010 e il più recente Premio Combat del 2020.
Mauro Moriconi nasce a Lucca nel 1980. Dopo il liceo artistico, si trasferisce a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti. Dal 2003 al 2004 vive a Lisbona, dove prosegue gli studi e organizza la sua prima mostra personale. Tornato a Firenze, approfondisce l’opera di Mimmo Rotella, da cui apprende la tecnica del décollage, che utilizza nelle opere esposte alla Ken’s Art Gallery tra il 2004 e il 2007. Nel 2007 sviluppa una tecnica personale di incisione fotografica su alluminio, che lo porta a collaborare con gallerie a New York e Beverly Hills. Nel 2008 viene premiato come miglior artista emergente dal Comune di Prato. Collabora poi con la Galleria Die Mauer e partecipa a varie edizioni della fiera Mia Fair di Milano, dove ottiene riconoscimenti per le serie Le Cirque e Un-familiar. Nel 2017 FBML gli dedica una retrospettiva. Nel 2019 viene segnalato all’Affordable Art Fair per l’uso innovativo di arte e tecnologia.
Maurizio Pometti nasce nel 1987 a Catania dove vive e lavora. È Laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania. La pittura è per lui il luogo della memoria, ricostruita attraverso antiche foto in cui colloca un illusorio presente, dove a volte ne fa parte l’artista stesso. Scegliendo di dipingere ricordi mai vissuti, le sue opere sono sezioni di un ingannevole diario, nel tentativo di modellare una realtà nuova. Partecipa a diversi premi e mostre tra i più recenti: Je t’aime – l’arte contro la violenza sulle donne, Palazzo Ducale – Sala Dogana, Genova, 2024; Senza titolo, Galleria Quam, Scicli, 2024; Custodire l’immagine (bipersonale) Fondazione Brodbeck, Catania, 2024; D’Annunzio e la Cina, Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, 2024; Naturalmente Pianoforte, residenza artistica “Tracce nel vento”, Pratovecchio Stia (AR), 2024; SMart, residenza artistica, Pagliara (ME), 2024; Experimentum Crucis, rassegna internazionale di arte multimediale, Ex Caserma Cassonello, Noto, 2024; Se ti stavi nascondendo dall’amore, mostra personale, Parco letterario Salvatore Quasimodo – Torre Saracena, Roccalumera (ME), 2024.“Io cresco” mostra personale, Archeoclub di Licodia Eubea (CT), 2024; Chiamata alle Arti 2021-2024, mostra collettiva, Istituto Italiano della Cultura di New York, 2024.
Marco Abrate, noto come Rebor nel mondo della street art, è un artista nato nel 1996. Si avvicina all'arte durante il periodo del liceo, quando scopre di essere dislessico, trasformando quella che poteva sembrare una difficoltà in una spinta creativa unica. Nel corso della sua carriera, Rebor ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha partecipato a prestigiose esposizioni internazionali. Nel 2021, ha presentato la mostra personale "Hidden Images" curata da Giorgio Bonomi presso Hub Art Gallery di Milano. L'anno successivo, è stato vincitore nella sezione Street Art alla 59ª Esposizione Internazionale d'Arte di La Biennale di Venezia, dove ha anche realizzato un'opera su commissione per la facciata della Città di Venezia Mestre, in collaborazione con La Biennale stessa. Nel 2023, alcune delle sue opere sono state acquisite dal Museo Ca’ Pesaro di Venezia, e nello stesso anno è stato selezionato per una residenza di tre mesi presso il prestigioso Swatch Art Peace Hotel di Shanghai.
Agostino Rocco è nato a Padova nel 1971, città in cui vive e lavora. Artista autodidatta, Rocco si è dedicato allo studio della storia dell’arte, in particolare dei grandi artisti toscani e fiamminghi del XV secolo, così come delle scuole francesi e olandesi del XVII secolo. L’artista crea ritratti di persone inesistenti attraverso tecniche che spaziano dal digitale alla pittura a olio. Partendo da una fotografia, Rocco ne modifica età, sesso e tratti somatici, trasferendo poi l’opera su carta. Pur attingendo da fonti eterogenee, l’estetica della moda ha un richiamo distintivo, evidente nella posatezza delle sue figure da cui emerge una ricca espressività, enfatizzata da accenni di deformazione fisiognomica.
Dado Schapira è un pittore e artista tessile. Nel suo percorso artistico figurano mostre personali, collettive e partecipazioni a fiere in Italia e all’estero. Collabora regolarmente con diverse gallerie e i suoi lavori sono presenti in molte collezioni italiane e straniere. Fin dal suo esordio ha partecipato a importanti fiere nazionali come MIART, Arte Fiera Bologna, Arte Verona, ad esposizioni internazionali, a Londra con Saatchi Art, ad Abu Dhabi ed in America, a Huston ed a Los Angeles, oltre ad aste internazionali come Sotheby’s e alla Biennale di Gerusalemme. In varie occasioni ha lavorato a quattro mani, per realizzare opere con altri artisti.
Giovanni Sesia (Magenta, 1955). Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera si avvicina alla fotografia quale mezzo tecnico da affiancare all’espressività pittorica. La svolta è alla fine degli anni ’90 quando viene in possesso di un vecchio archivio fotografico di un ospedale psichiatrico in abbandono i cui materiali divengono motivo di costante ispirazione per l'artista. Ha tenuto numerose mostre personali sia in Italia che all’estero.
Fabio Sironi è nato a Milano nel 1956. Dopo il Liceo Artistico ha frequentato l’Accademia di Brera e lo studio di Fulvio Bianconi. Dal 1987 disegna per il Corriere della Sera. Ha inoltre pubblicato per: Il Giorno (vignette politiche in prima pagina, 1982), La Domenica del Corriere, Playboy, Capital, Humor Graphic, La Rivista dei Libri/ The New York Review of Books, Courrier International, El Mundo, Nigrizia, The Times. Nel 1992 gli è stato conferito il Premio Unicef per l’illustrazione alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna
Giorgio Tentolini nasce a Casalmaggiore (Cremona) nel 1978, dove vive e lavora. La sua ricerca ruota attorno al tempo come memoria e identità, attraverso una meticolosa stratificazione di materiali come tulle, rete metallica, tessuti e PVC. Il suo lavoro, un incrocio tra pittura e scultura, ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali fin dagli inizi degli anni 2000. Le sue opere sono state esposte in prestigiose sedi in Europa, tra cui Roma, Parigi, Amsterdam, Berlino, Londra e Ginevra, oltre che negli Stati Uniti e a Taiwan, includendo spazi pubblici di grande rilevanza come l’Istituto della Cultura Italiana di Atene, il Museo Etrusco di Roma, il Palazzo Reale di Milano, il Teatro Regio di Parma, il MAR - Museo d’Arte della Città di Ravenna, il MUSA - Museo di Salò, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e il Consiglio della Regione Lombardia nel grattacielo Pirelli a Milano. Partecipa alla 60ª edizione della Biennale di Venezia, nel padiglione del Camerun, presso le sale di Palazzo Donà Dalle Rose, con un progetto che riflette sulle radici e sull’identità del genere umano.
Lorenzo Tonda è nato a Fiesole, in Italia, nel 1992. Ha completato la sua formazione liceale presso il Liceo Artistico Leon Battista Alberti nel 2011 e si è laureato all'Accademia di Belle Arti nel 2017, specializzandosi in pittura a olio e affresco. Tonda ha presto esplorato il mondo della grafica 3D, integrando questo nuovo mezzo con la sua pratica pittorica tradizionale. Nel corso degli anni ha realizzato diversi murales di rilievo. Tonda ha creato la prima opera d'arte pubblica, sotto forma di murale, nella città di Trencin, in Slovacchia, commissionata dal museo d'arte cittadino Gallery of M. A. Bazovsky. Nel 2022, con il sostegno del Comune di Firenze, ha continuato ad avere un impatto significativo con la sua arte e ha dipinto un murale per un parco cittadino nel quartiere di San Jacopino.
Urbansolid, duo artistico composto da Riccardo Cavalleri e Gabriele Castellani. Ritrovatisi all’Accademia di Brera dopo un breve periodo di collaborazione capiscono che il loro lavoro scultoreo si stava avvicinando sempre più ad un linguaggio urbano, il ritorno sui muri della città fu immediato. In questa occasione il duo presenta un’opera della nuova serie “Icon”. La tematica dell’impoverimento culturale ricorre spesso nelle loro opere ed in particolare con “Icon” il tema viene esplicitato in modo netto, mediante la contrapposizione di due elementi apparentemente inconiugabili: una testa classica caduta sul cavallo di Frisia. Il concetto stesso di armonia, di bellezza viene sovrapposto ad uno degli elementi più emblematici della guerra, della distruzione. Una contrapposizione iconica forte, che crea il paradosso tipico delle opere di Urbansolid.