Fabrizio Plessi – Double Senses

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO12.COM
Via Ferdinando Rossi 49, Barasso, Italia
Date
Dal al

da Martedì a Venerdì su appuntamento - Sabato 15.00/19.00 – Domenica 10.00/13.00

Vernissage
01/10/2011

ore 18

Contatti
Email: adriana@spazio12.com
Artisti
Fabrizio Plessi
Generi
arte contemporanea, personale
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L’artista si distingue per il rapporto particolare con la tecnologia, messa al pari di materiali quotidiani e naturali come acqua, fuoco, pietra e carbone, uniti per creare un nuovo tipo di materia grazie all’uso del video.

Comunicato stampa

“Double Senses”, retrospettiva sul lavoro dell’artista Fabrizio Plessi è ospitata da Spazio 12, sede espositiva particolare che si differenzia dagli usuali contesti espositivi poiché vanta una storia che è ancora ben visibile nella sua struttura architettonica e d’arredo. Gli studi di Fabrizio Plessi iniziano al Liceo artistico e all'Accademia delle Belle Arti di Venezia dove in seguito sarà titolare della cattedra di pittura. Egli realizza diverse installazioni per alcune Biennali e partecipa a manifestazioni artistiche di rilievo in tutto il mondo. L’artista si distingue per il rapporto particolare con la tecnologia, messa al pari di materiali quotidiani e naturali come acqua, fuoco, pietra e carbone, uniti per creare un nuovo tipo di materia grazie all’uso del video. La sua poetica si sviluppa a partire dall’elemento chiave dell’acqua, che cattura da subito la sua attenzione per via dello stupore causato dal trasferimento dalla Romagna a Venezia, città apparentemente allagata, come lui stesso la definisce. “Mari Verticali” è una tra le più note installazioni dell’artista, “battezzata” alla 51esima edizione della Biennale, di cui poi è diventata il simbolo. Successivamente esposta all’Expo universale di Hannover, questa ”cascata digitale” è considerata la più monumentale scultura tecnologica mai costruita. Sui muri dello spazio espositivo, ben lontano dall’odierno asettico white cube, si possono osservare i disegni preparatori della performance che da il titolo alla mostra: “Double Senses” in cui l’acqua è analizzata con l’innovativo media del video, suddivisa in quattro parti, in cui vi è la partecipazione della musicista Christina Kubisch. Il fuoco, però, riveste la stessa importanza nella filosofia creatrice di questo alchimista dell’arte. Nel 2003 infatti, in occasione del Salone del Mobile a Milano, con la collaborazione di Philip Glass, crea sotto la trecentesca Loggia dei Mercati una nuova spettacolare e gigantesca installazione con 10 barche di fuoco capovolte che si muovono sulla testa dei visitatori stravolgendone ogni logica percettiva. L’artista fa convivere nel suo lavoro gli opposti, un fuoco e un acqua virtuali che non bruciano e non bagnano, diventano quindi parte di un percorso surreale che stimola vista e udito, due elementi fondamentali che ribadiscono l’opposizione percettiva di due elementi terrestri in un perpetuo moto di armonia, rafforzati dalla maestosa ma silenziosa presenza del video e di colonne sonore che sanno umanizzare il percorso tecnologico e far coesistere perfettamente i diversi media in un’unica emozione