Fabio Crisarà – Antologica. Opere 1969-2015
Il Museo Crocetti presenta un’ampia mostra antologica dello scultore Fabio Crisarà (nato in provincia di Reggio Calabria nel 1946, dal 1968 vive a Roma) che raccoglie il lungo percorso di ricerca di quattro decenni di lavoro e che presenta le diverse esperienze di un artista aperto agli sconfinamenti tra media e forme espressive.
Comunicato stampa
Il Museo Crocetti presenta un’ampia mostra antologica dello scultore Fabio Crisarà (nato in provincia di Reggio Calabria nel 1946, dal 1968 vive a Roma) che raccoglie il lungo percorso di ricerca di quattro decenni di lavoro e che presenta le diverse esperienze di un artista aperto agli sconfinamenti tra media e forme espressive. L’artista vanta infatti una lunga carriera come importante e stimatissimo scultore di scena per grandi registi teatrali e cinematografici come, ad esempio, Federico Fellini, Terry Gilliam, Sergio Leone, Franco Zeffirelli, Roberto Benigni e con maestri della scenografia Premi Oscar come Dante Ferretti, che hanno sempre apprezzato e utilizzato la sua straordinaria capacità di ideare e costruire apparati scenici spesso di dimensioni non di rado gigantesche, con una creatività e con una qualità immaginifica fuori dal comune.
La mostra ci presenta dunque uno scultore complesso, che ha sempre cercato nuove idee e nuove soluzioni attraverso un’idea aperta della scultura, vista non come un semplice oggetto, ma come un campo in perenne trasformazione, in una metamorfosi che conserva codici fissi ma che si arricchisce costantemente di nuove conquiste. In questo contesto lo spazio stesso che contiene la scultura viene sistematicamente ricodificato dall’artista nei suoi diversi passaggi, in un percorso in cui l’immagine viene sempre rielaborata e modificata per seguire i suoi diversi intenti metaforici e concettuali. La coerenza dell’opera di Crisarà è così rappresentata in modo efficace dallo sviluppo delle tematiche affrontate, in un discorso unitario che, nella rigorosa lucidità della sua visione critica, ha sempre messo in evidenza molti e brucianti problemi irrisolti del mondo che viviamo, dalla violenza del potere alla minaccia nucleare, in un percorso unitario che ha saputo unire la qualità della rappresentazione alla densità dell’elemento concettuale.