Evgenyia Pankratova – Il teatro dell’ordinario

  • FURBA

Informazioni Evento

Luogo
FURBA
Via Tripio 145, Guardiagrele, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Sabato e Domenica 11-13 17-20

Fuori orario su appuntamento

Vernissage
08/06/2025

ore 11

Artisti
Evgenyia Pankratova
Curatori
Simone Marsibilio
Generi
personale, arte contemporanea

La mostra in collaborazione con la Galleria Mimmo Scognamiglio di Milano esplora la poetica dell’artista russa, da sempre interessata alla trasformazione del banale in straordinario, attraverso un linguaggio che intreccia pittura, installazione e oggetto scenico.

Comunicato stampa

“Il quotidiano si trasforma in un grande palcoscenico, il teatro dell’ordinario in cui ogni gesto, oggetto o simbolo assume un significato nuovo, inatteso”

Con questo incipit si apre “Il teatro dell’ordinario. Tra il rito e il gioco”, mostra personale dell’artista Evgeniya Pankratova, a cura di Simone Marsibilio, ospitata nello spazio espositivo /f urbä/ a Guardiagrele, dal 8 Giugno al 13 Luglio 2025, in collaborazione con la Galleria Mimmo Scognamiglio di Milano.

La mostra esplora la poetica dell’artista russa, da sempre interessata alla trasformazione del banale in straordinario, attraverso un linguaggio che intreccia pittura, installazione e oggetto scenico. I lavori in mostra danno vita a un “teatro muto”, fatto di gesti semplici, ripetizioni quotidiane, luci e ombre, in cui ogni elemento si carica di un significato simbolico, mitico, spirituale.

Evgeniya Pankratova costruisce scenografie silenziose in cui il familiare incontra il mistero, e il gioco diventa forma di rito. Oggetti come tessuti, fiori, figurine medievali o pianeti giocattolo si dispongono nello spazio con leggerezza e gravità, in un equilibrio sottile tra costruzione e spontaneità. Ogni opera si configura come una stanza narrativa, una soglia visiva tra realtà e immaginazione.

Il progetto si interroga sulla dimensione del gesto, sulla sua ripetizione e sulla sua carica archetipica. I lavori si offrono come spazi contemplativi, in cui la pittura – fatta di stratificazioni e riflessi – invita lo spettatore a rallentare lo sguardo, a scoprire la magia celata nei dettagli del vivere quotidiano.

Come scrive il curatore Simone Marsibilio: questo teatro dell’ordinario è un invito a guardare con occhi nuovi, in una nuova meraviglia. Ci ricorda che la dinamicità di un atto, per quanto piccolo e ripetitivo, ha significato, storia e poesia.