Informazioni Evento

Luogo
DREAM FACTORY - LABORATORIO ARTE CONTEMPORANEA
Corso Giuseppe Garibaldi 117, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
26/09/2012

ore 18

Curatori
Alberto Mattia Martini
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra cerca di indagare il concetto di luogo, casa, dimora non solo come semplice sito dove ripararsi e vivere la quotidianità, ma primariamente come spazio dove stare in rapporto con l’altro e con il mondo.

Comunicato stampa

ETHOS
il luogo dell’abitare
a cura di Alberto Mattia Martini
opening 26 settembre 2012
Alessandro Bazan | Paul Beel | Matteo Bergamasco | Marco Cingolani | Pino Deodato
Andrea Di Marco | Fulvio Di Piazza | Giovanni Frangi | Elena Monzo | Alessandro Papetti
26 settembre – 4 novembre 2012
La mostra ETHOS il luogo dell’abitare presentata presso la Dream Factory, cerca di indagare il concetto di luogo,
casa, dimora non solo come semplice sito dove ripararsi e vivere la quotidianità, ma primariamente come spazio
dove stare in rapporto con l’altro e con il mondo; una radice innata che già risiede in noi prima della nascita e
diviene il nostro punto di riferimento, orientandoci nella vita.
Ethos è anche il termine greco dal quale scaturisce la parola Etica, che porta con sé il significato di criterio,
comportamento, usanze e soprattutto quella concezione che prende in considerazione i rapporti tra l’uomo e
l’ambiente nel quale il genere umano vive e dimora. L’individuo è quindi eticamente responsabile attivo del luogo
e dell’ambiente nel quale vive: noi siamo anche ciò che viviamo. Ogni singolo deve prendere atto e coscienza del
territorio che abita e assumere un comportamento etico-morale e non incosciente, solo così potremmo avere cura
e rispetto anche di noi stessi.
Ethos è anche comprender l’importanza delle nostre tradizioni, cultura, usanze, storia e quindi parte integrante
del territorio; oggi come afferma Massimo Cacciari, purtroppo siamo stati educati alla priorità della
peregrinazione e della mobilità, e sembra non essere più tempo per le abitudini. Nonostante le città divengono
sempre più “illimitate”, si sta perdendo il concetto di polis come luogo d’aggregazione, di confronto, di scambio e
svanisce il ruolo di supporto finalizzato a cercar di lenire le difficoltà e le fatiche dell’uomo.
Il luogo dell’abitare, l’Ethos non deve essere interpretato come un limite, le diversità delle città non devono voler
essere superate, così come vanno tutelati i differenti stili di vita di ogni paese, nazione, in modo da non rischiare
di divenire vittime dell’universale globale che tutto standardizza ed uniforma. Libertà non significa assenza
assoluta da ogni tipo di legame o appartenenza, ma liberi di vivere il nostro spazio e il nostro tempo.
Alberto Mattia Martini
In collaborazione con BonelliLAB