Ernesto Tatafiore – Ritorno ad Itaca

Informazioni Evento

Luogo
MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Piazza Museo Nazionale 19, Napoli, Italia
Date
Dal al

La mostra, organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli
con la collaborazione della Galleria 1Opera
e con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee,
resterà aperta al pubblico tutti i giorni, escluso il martedì, dal 22 gennaio al 6 marzo 2017

Vernissage
21/01/2017

ore 17

Artisti
Ernesto Tatafiore
Curatori
Patrizia di Maggio, Marco De Gemmis
Generi
arte contemporanea, personale
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Tatafiore propone, in una sede eccezionalmente coerente con il suo contenuto, un eccezionale e perlopiù inedito ciclo di opere interamente dedicato ai protagonisti di una delle creazioni più celebri e indimenticabili della fantasia dell’uomo.

Comunicato stampa

In una delle splendide sale intorno al Giardino delle Camelie del MANN sarà aperta al pubblico sabato 21 gennaio 2017 alle ore 17 la mostra “Ritorno ad Itaca” di Ernesto Tatafiore.

James Joyce sosteneva che «Il più bello e universale dei soggetti è quello dell’Odissea. È più grande e più umano di quello d’Amleto: superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust». Tatafiore, almeno dalla metà degli anni ’80, non resiste a tanta grandezza, e questa volta propone, in una sede eccezionalmente coerente con il suo contenuto, un eccezionale e perlopiù inedito ciclo di opere interamente dedicato ai protagonisti di una delle creazioni più celebri e indimenticabili della fantasia dell’uomo: a Ulisse anzitutto, con il suo fascino mai tramontato e le sue avventurose vicende, e ai personaggi legati al viaggio di ritorno alla sua isola, ai suoi affetti e alla sua casa, durato dieci anni tra innumerevoli traversie.

Il coloratissimo racconto di Tatafiore, come di consueto colto e raffinato eppure al tempo stesso “favoloso” e popolare, si svolge attraverso sculture in ferro, carta, bronzo e argento e dipinti su carta e tela spesso di grandi dimensioni.
Come già per gli altri personaggi storici e mitici da lui costantemente frequentati, anche per Ulisse Tatafiore rivolge l’attenzione all’iconografia e ai modi di rappresentazione propri del tempo della Storia cui era appartenuto, in questo caso riferendosi con particolare evidenza al linguaggio della pittura vascolare attica e dando luogo così, fra l’altro, a un serrato e suggestivo dialogo con l’Antico e con le raccolte del Museo.