Enza de Pinto – Gioielli come metafore

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ESPOSITIVO PWC
Via Monte Rosa 91, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/06/2012

ore 18.30

Artisti
Enza de Pinto
Generi
arte contemporanea, personale

I gioielli di Enza de Pinto si collocano nell’universo fecondo di un trompe l’oeil tattile-visuale, per cui ciò che si vede non è ciò che nella realtà il tatto scopre poi essere.

Comunicato stampa

Enza de Pinto vive e lavora a Bisceglie (Bari). Dal 1988 si occupa di tecnica orafa e modellazione in cera. Ha frequentato scuole e corsi di specializzazione
orafa, design, modellazione in cera, incisione e incastonatura, gemmologia, creatività e tecniche di vendita e il corso di laurea in Scultura dell’Accademia
di Belle Arti di Bari. Allieva del maestro orafo Hubert Schuster, la sua tecnica e la sua professionalità sono il risultato di ricerca continua e aggiornamento costante.

Dal 1995 ha aperto un proprio studio di progettazione e modellazione orafa, realizzando prototipi destinati alla grande produzione ma anche a serie
limitate e oggettistica. Il suo lavoro ha applicazioni molto ampie che vanno dalla gioielleria all’argenteria, dalla microscultura all’accessorio d’alta moda,
dall’oggettistica in genere all’oggetto sacro. Con le proprie creazioni ha partecipato a numerose fiere ed esposizioni del settore orafo.

Dal 1998 è docente di modellazione orafa presso la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza e il Centro Padre Piamarta di Milano e dal 2008 presso l’Istituto
Europeo di Design di Roma. Dal 2000 è consulente in attività internazionali in Brasile, Colombia, Stati Uniti e Turchia come docente presso enti di formazione
e studi orafi.

I gioielli di Enza de Pinto si collocano nell’universo fecondo di un trompe l’oeil tattile-visuale, per cui ciò che si vede non è ciò che nella realtà il tatto scopre
poi essere. Parere qualcos'altro, far uso della metafora, che è una traslazione di senso, rende in arte il percepire molto più intrigante rispetto alla corrispondenza
analogica dell’oggetto con il suo significato. Il gioiello-scultura di Enza de Pinto può essere ciò che appare, ma può essere molto di più; l’artista si fa gioco di
noi con l’animo puro del bambino che quando gioca simula. D’altra parte l’ha scritto anche il grande scultore Marino Marini: “Gli artisti e i bambini non
appartengono a culture differenti”.

Destrutturare, sperimentare e al tempo stesso stare in equilibrio fra l’idea e la migliore realizzazione tecnica sono le caratteristiche dell’orafa Enza de Pinto.
La riconoscibilità stilistica - oggi ben evidente in una collezione che esce finalmente da dietro le quinte e si conquista il palcoscenico - la fa decollare nel
campo dell’arte.

Giusy Petruzzelli, critico d’arte
docente di Storia dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Bari