Enrico Casmirri – Relazioni materiche
Esplorare forme, combinazioni e trasformazioni, cercare contatti primordiali, esprimersi nella naturalità degli stimoli: Enrico Casmirri è un vulcano in costante eruzione che ha bisogno di entrare in contatto con la materia e che si alimenta attraverso un incessante confronto con essa.
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Informazioni
- Luogo: ART FOR INTERIOR GALLERY
- Indirizzo: Via Pellegrino Rossi 5 20161 - Milano - Lombardia
- Quando: dal 29/10/2013 - al 18/11/2013
- Vernissage: 29/10/2013 ore 18,30
- Autori: Enrico Casmirri
- Curatori: Laura Angelone
- Generi: arte contemporanea, personale
Comunicato stampa
Esplorare forme, combinazioni e trasformazioni, cercare contatti primordiali, esprimersi nella naturalità degli stimoli: Enrico Casmirri è un vulcano in costante eruzione che ha bisogno di entrare in contatto con la materia e che si alimenta attraverso un incessante confronto con essa.
Tutto parte da una suggestione, da un’inspiegabile attrazione verso ogni elemento che lo circonda. La sua curiosità di trasformare e di testare l’inaspettato non pone limiti alla sua creazione
Metallo, sabbia, resina, legno, plastica si uniscono, guidati dall’irrefrenabile, istintivo, profondo desiderio dell’artista di fermare un istante, di creare attraverso la materia quell’equilibrio che corrisponde a una dimensione interiore, impossibile da raccontare in altro modo. Assemblare i diversi materiali diventa un confronto con la natura, una sfida verso l’imprevedibile, una continua scoperta nel lasciare che il naturale e l’artificiale si modifichino reciprocamente. È un’indagine che svela nuovi equilibri, che si lascia plasmare tra l’armonia e l’apparente disarmonia, che dà voce al momento in cui l’unione e il divenire degli elementi creano una nuova forma.
Suggestione che crea arte, dunque. Ecco che un improvviso sguardo dato alle lenzuola di un letto sfatto stimola l’impulso di vivere un’emozione: la sensualità che dolcemente infiamma la creazione. Quel momento è da fermare: quelle pieghe che il gesso rende eterne, quella purezza che il bianco protegge sono il limite da varcare; sono il ponte tra la realtà e l’ istintività.
Saper cogliere una suggestione e viverla nel profondo non è da tutti: significa essere pronti ad afferrare ogni stimolo che il mondo ci presenta. Ecco che la semplice presenza di una ragnatela su un cancello può, quindi, offrire nuovamente la possibilità d’indagare. Ricreare le dinamiche di quei fili, così sapientemente intrecciati per catturare possibili prede, spinge a liberare nuovamente un’emozione; calze di nylon vengono toccate, strappate, smagliate, reinventate proprio come vibranti ragnatele per giungere quindi a catturare e a vivificare la passione dell’artista stesso.
È solo quando ci si mette in gioco esplorando sino in fondo la complessità della materia che si comprende come sia necessario dar voce a un mondo che stimola la creatività e che è pronto a entrare a pieno diritto nell’arte. Rompere i pregiudizi, liberarsi dai vincoli estetici, dunque; non solo nell’arte, ma anche nella vita. Intrecciare, ramificare, trasformare, modificare relazioni al fine di varcare il limite delle sovrastrutture quotidiane. Come l’arte di Enrico Casmirri, anche noi siamo in evoluzione, basta solo prendere quei fili a cui siamo legati, lasciare che i nodi si sciolgano per poi tornare ad intrecciarsi liberamente ed imprevedibilmente.
