Emma Talbot

Informazioni Evento

Luogo
COLLEZIONE MARAMOTTI
Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
22/10/2022

su invito

Artisti
Emma Talbot, Jenna Gribbon
Generi
arte contemporanea, personale
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Emma Talbot, vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women presenta una mostra personale alla Collezione Maramotti.

Comunicato stampa

Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery
Emma Talbot | The Age/L'Età
23 ottobre 2022 – 19 febbraio 2023
Inaugurazione: 22 ottobre 2022

Emma Talbot, vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenta la sua nuova mostra The Age/L’Età alla Collezione Maramotti, che ne acquisirà le opere. Talbot, dopo la prima tappa dell’esposizione alla Whitechapel Gallery di Londra (30 giugno – 4 settembre 2022), ha rielaborato l’allestimento delle opere adattandolo agli spazi della Collezione.

The Age/L'Età è composta da animazioni, pannelli di seta dipinti e sospesi, un'opera tridimensionale e alcuni disegni. Questo nuovo lavoro esplora temi quali la rappresentazione e l'invecchiamento, il potere e la governance e gli atteggiamenti nei confronti della natura. Per il Max Mara Art Prize for Women, Talbot immagina un ambiente futuro in cui l'umanità si trova di fronte alle conseguenze disastrose del tardo capitalismo e, per poter sopravvivere, deve affidarsi a metodi più antichi e olistici di costruzione e di appartenenza, metodi che rielaborano le strutture ancestrali del potere e celebrano il mondo naturale.

La mostra è il risultato di un periodo di residenza in Italia della durata di sei mesi, organizzato appositamente per l’artista dalla Collezione Maramotti. Dopo aver ricevuto il prestigioso premio biennale nel 2020, Talbot ha viaggiato tra Reggio Emilia, Catania e Roma dedicandosi allo studio dell'artigianato tessile, della permacultura, della mitologia classica ed esplorando luoghi e istituzioni di grande interesse storico e che hanno ispirato il suo nuovo corpus di opere. The Age/L'Età assume come punto di partenza il dipinto Le tre età della donna (1905) di Gustav Klimt, che Talbot ha potuto ammirare da vicino durante la sua residenza. Klimt ritrae una donna anziana che si sorregge la testa col volto tra le mani, in un’espressione di apparente vergogna. Nella sua opera, Talbot reimmagina questa figura anziana come una donna dotata di volontà.
Collezione Maramotti presenta Mirages, prima esposizione personale in una istituzione europea dell’artista statunitense Jenna Gribbon, che ha concepito un nuovo corpus di dieci opere pittoriche specificamente per la Pattern Room della Collezione.

Gribbon spesso raffigura persone a lei vicine: gli amici, il figlio, la compagna, i colleghi artisti. I suoi dipinti catturano le complessità e le dinamiche all’interno di queste relazioni, affrontando le implicazioni insite nel vedere e nell’essere visti. L’osservatore condivide il punto di vista dell’artista nelle scene rappresentate ed è incoraggiato a esplorare le relazioni interne all’opera, tra l’artista e il soggetto, così come i rapporti oltre la tela, tra partner, familiari o amici. L’intimità e l’empatia di queste relazioni sono assorbite nel gesto e nel linguaggio pittorico utilizzati dall’artista per rappresentarle.

Soggetto privilegiato dei quadri in mostra è la compagna dell’artista, la musicista Mackenzie Scott (TORRES). La protagonista è plasmata da Gribbon con colori vividi e pennellate fluide, sensuali, che sembrano quasi sciogliere l’uno nell’altro i diversi elementi dell’ambiente e del suo corpo – un corpo riflesso, plasmato, ispezionato, a volte ipertrofico –, su cui l’artista ha qui sperimentato in una scala e con composizioni inedite.

Portatrici di una visione peculiare su un universo femminile in cui bellezza e piacere agiscono come dispositivi politici per scardinare i tradizionali schemi patriarcali ed eterosessuali, le sue opere pongono l’osservatore all’interno di complesse relazioni di sguardo, in cui si è coinvolti in quanto soggetti attivi.

In occasione della mostra sarà pubblicato un libro con testi di Flavia Frigeri, storica dell’arte e curatrice, e della scrittrice Alexandra Kleeman.