Elisabetta Rogai – Alba rosa. Pitture al femminile

Informazioni Evento

Luogo
GRAN TEATRO GIACOMO PUCCINI
Torre del Lago Viareggio, Torre del Lago, Italia
Date
Dal al

Orari: dalle 19 alle 23 nei giorni di spettacolo (10, 11, 13, 14 e 26 luglio; 6, 8, 14 e 21 agosto)

Vernissage
10/07/2020

ore 19

Contatti
Sito web: http://www.elisabettarogai.it
Artisti
Elisabetta Rogai
Generi
arte contemporanea, personale
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In tutto saranno visibili 11 opere dell’artista fiorentina – che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni di attività espositiva che ha spaziato in tre continenti – realizzate con varie tecniche, compreso la pittura con il vino.

Comunicato stampa

L’appuntamento è fissato venerdì 10 luglio 2020 nel Foyer del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago (Viareggio, LU). Alle ore 19 il Presidente della Fondazione Festival Pucciniano, Maria Laura Simonetti, inaugurerà la mostra “Alba rosa. Pitture al femminile di Elisabetta Rogai”.

Inserito nel calendario degli appuntamenti collaterali del 66° Festival Puccini (che inizia ufficialmente il prossimo 27 giugno), l’evento espositivo si protrarrà sempre con ingresso libero fino al 21 agosto 2020 e si preannuncia carico di aspetti emblematici a cominciare dal titolo che guarda a un’alba, cioè a un nuovo inizio, che si tinge di rosa, poiché molto spesso i soggetti dipinti da Elisabetta Rogai sono donne, ognuna con la propria storia da raccontare ricca di fascino, di vitalità, di speranza. In tutto saranno visibili 11 opere dell’artista fiorentina - che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni di attività espositiva che ha spaziato in tre continenti - realizzate con varie tecniche, compreso la pittura con il vino.

Nasce infatti nel 2011 la cosiddetta “Enoarte” di Elisabetta Rogai, risultato di una intuizione rivoluzionaria: sulla tavolozza, infatti, il vino diventa arte grazie alla tecnica di fissaggio naturale adottata dall’artista, cioè i colori non sbiadiscono oltre una certa soglia. Dunque il vino invecchia sulla tela passando dalle cromie tipicamente giovanili a quelle caratteristiche della maturità. Di norma, in cantina questo processo richiede diversi anni, mentre sulla tela la trasformazione della nouance si avvia già dopo un mese e si completa nei mesi successivi. E lo stesso vale per l’aceto balsamico, di cui in mostra si potrà ammirare un’opera.

Per dimostrare questa straordinaria tecnica pittorica, durante il vernissage Elisabetta Rogai darà vita a una live performance di Enoarte con una dedica speciale a Giacomo Puccini. Mentre dipinge, infatti, l’artista interagisce col pubblico al quale espone questa sua originalissima tecnica: avvicinandosi alla tela, i presenti possono odorare il profumo del vino, vivendo un’esperienza sensoriale e intellettiva capace di rimandare a ricordi e far rivivere emozioni, dunque diffondere e valorizzare la cultura enologica e “comunicare” il vino di qualità come prodotto della terra e del lavoro dell’uomo, unitamente al piacere della vista della creazione artistica che proprio attraverso il vino prende forma.

A fine live performance, Elisabetta Rogai donerà alla Fondazione Festival Pucciniano un'opera di Enoarte ispirata a Madama Butterfly di Giacomo Puccini.

Da segnalare, infine, che per i tipi di Angelo Pontecorboli Editore è stato realizzato il catalogo della mostra, la quale è resa possibile grazie al sostegno di alcuni sponsor: Minuterie metalliche Macuz e Malva, Velvetex, Tiziana Petracchi Santandrea Luxury Houses, Forme d’arte e Biondetti.

Il vino per la live performance sarà un Chianti Classico 2018 Le Filigare. La cantina, della Famiglia Cassetti Burchi, è stata scelta dall'Artista anche per ricordare Carlo, marito di Maria Grazia Cassetti, che tanto ha amato e tanto ha dato all'azienda vinicola ed è mancato di recente a causa del Covid 19.

L’Artista

Elisabetta Rogai è una degli artisti contemporanei toscani di maggior successo a livello nazionale e internazionale.

Ha rappresentato tante volte l’arte toscana negli USA, in Cina, Giappone e Grecia, in tutto il mondo, in occasione di celebrazioni che esaltano l’Italia come il suo Astrid dipinto nel 2006 con il Chianti Classico e diventata l’etichetta della bottiglia del vino ufficiale del semestre della Presidenza dell’Unione Europea.

In 50 anni di attività pittorica Elisabetta Rogai ha all’attivo una serie infinita di mostre: Washington, Cannes, Venezia , Assisi, Franciacorta, Lituania, Hong Kong, Forte dei Marmi, in Palazzo Medici Riccardi a Firenze (dicembre 2014) e nominata “Artista dell’anno” della sudamericana Friends of Arts Foundation.

Autrice il ritratto di Oriana Fallaci per il Consiglio Regionale della Toscana, Elisabetta Rogai è l’unica artista donna che ha eseguito l’affresco celebrativo per i 70 anni della Scuola di Guerra Aerea di Firenze e una “sintesi”, olio su tela, donata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per gli 85 anni della Forza Armata.

Inoltre il Corriere della Sera ha scelto un suo dipinto per la prima pagina del giorno inaugurale di Vinitaly 2015. Sempre nel 2015 – anno dell’Expo - ha dipinto il Drappellone del Palio di Siena (Palio dell’Assunta del 16 agosto) vivendo un’emozione “mai così forte in tutta la mia vita” ha rivelato l’Artista, rappresentando la Madonna Assunta in cielo con un'aureola di spighe di grano, con esplicito riferimento al contenuto dell’Expo “Nutrire il pianeta”.

Dal 2011 la pittrice fiorentina “comunica anche il vino”, cioè diffonde l’amore per l’arte e per il vino nel mondo in maniera singolare, anche perché con la sua EnoArte è riuscita ad incentivare l’incontro tra pittura e enologia.

Infatti la Rogai dipinge usando esclusivamente vino rosso e poi bianco per le velature, al posto del colore, una tecnica unica che apre un nuovo rapporto con la materia e la natura. Il vino si fissa sulla tela e poi invecchia esattamente come farebbe nelle bottiglie passando da tonalità rosso porpora a rosso ambrato, infine il processo si arresta mantenendo la luminosità delle tinte. I suoi dipinti hanno insomma qualcosa di vivo che conferisce nuovo fascino alle immagini, i suoi soggetti preferiti sono femminili, donne dai lunghi capelli, in momenti di riflessione e sogno, ma anche cavalli dalle criniere al vento, aquile, falchi.

I riferimenti artistici sono contemporanei, con una grande attenzione all’equilibrio compositivo e a un’espressività sussurrata, a volte triste ma sempre coerente, quasi una riflessione sul destino femminile, il parallelismo fra vino e donne.