Elisa Talentino – Il tramonto birmano

Informazioni Evento

Luogo
MAO - MUSEO D'ARTE ORIENTALE
Via San Domenico 9/11, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
31/10/2017

ore 18

Artisti
Elisa Talentino
Generi
personale, disegno e grafica

Esposizione delle tavole originali, pitture, disegni e illustrazioni che Elisa Talentino ha realizzato per il libro “Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan” di Inge Sargent.

Comunicato stampa

Martedì 31 ottobre 2017 alle 18 inaugura al MAO. Museo d'Arte Orientale di Torino l'esposizione delle tavole originali, pitture, disegni e illustrazioni che Elisa Talentino ha realizzato per il libro "Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan" di Inge Sargent.

Per l’occasione Elisa Talentino e Ilaria Benini, curatrice della mostra oltre che editor della collana Asia di add editore, dialogheranno riguardo la genesi di questa collaborazione.

L’esposizione resterà aperta fino al 15 novembre 2017.

La mostra ha il patrocinio del Consolato del Myanmar per il Nord Ovest d'Italia. È realizzata in collaborazione con il MAO. Museo d'Arte Orientale e con il contributo di Flux Kit - Connecting Cultures e add editore.

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Le opere in mostra nascono dal progetto di illustrazione e interpretazione dell’autobiografia "Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan" di Inge Sargent, pubblicata nel 2016 da add editore con un inserto illustrato dall’artista Elisa Talentino (Torino, 1981), che ne firma anche la copertina. Le serigrafie d’arte, tavole originali, pitture su acetato, disegni e illustrazioni accompagnano il visitatore in territori poco conosciuti e frequentati, guidati dall’intervento dell’artista sul paesaggio e dalla sua personale lettura visiva della storia, della donna, della relazione amorosa . I temi sono tipici della produzione dell’artista, che investe la qualità del suo segno e della sua tecnica nello sviluppare una sensibilità delicata e amara con cui guardare il mondo. I suoi lavori offrono al pubblico un prisma di emozioni, arricchendo la scena, rendendola magicamente in bilico tra il tragico e il poetico.