Elena Sevi – Sangue vivo

Informazioni Evento

Luogo
VILLA COMUNALE
Via Marco Tullio Cicerone 22, Frosinone, Italia
Date
Dal al

dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00

Vernissage
10/11/2013

ore 11

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Elena Sevi
Curatori
Loredana Rea
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra le opere recenti dell’artista, argilla o dipinti su tela, riflettone sull’identita’ femminile.

Comunicato stampa

Domenica 10 novembre 2013, alle ore 11,00 a Frosinone, presso la Villa Comunale, si inaugura la personale di Elena Sevi Sangue vivo, curata da Loredana Rea nell’ambito del ciclo espositivo progettato e diretto da Alfio Borghese.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia, rimarrà aperta fino al 19 novembre dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 12,00.

Per questa esposizione Elena Sevi un percorso che si snoda tra scultura e pittura, seguendo il filo tenace di una riflessione sull’identità femminile.

Sono opere recenti plasmate nell’argilla o dipinte su tela, in cui a dominare è il sapore di una classicità ricercata e ricostruita mai in maniera acritica, con l’intento di raccontare il presente. Quelle proposte dall’artista sono immagini, imponenti eppure fragili, senza tempo ma calate nel presente, per suggerire emozioni legate alla contemporaneità.

Come scrive Loredana Rea nel testo critico di presentazione “si propongono come presenze algide ed enigmatiche, allusive e poetiche al tempo stesso, materializzazione dello stare al mondo e di ogni imponderabile sommovimento dell’anima, offerto allo sguardo, eppure velato con pudicizia, come se fosse misura di ogni divenire. In esse lo spazio del vissuto e quello della memoria collettiva si mescolano inscindibilmente, a delineare la dimensione metaforica di una differente possibilità di vivere” per affermare la difficoltà di un quotidiano troppo spesso disattento ai valori fondanti dell’umanità. Alludono infatti alla condizione della donna, che malgrado il progresso continua ad essere oggetto di sopraffazioni e violenze, segnando con il sangue la vita di ognuno.